VL PESARO – ORIORA PISTOIA 83-77 (18-23; 39-43; 57-58; 83-77)

Chi ben comincia è a metà dell’opera. E si può dire che la Vuelle abbia davvero approcciato bene a questo campionato, vincendo davanti al proprio pubblico, pur non senza sofferenza, una partita dall’indiscusso valore, perché di fronte ai propri tifosi e perché contro una concorrente diretta a giocarsi la permanenza nella massima serie.

Che era una partita da approcciare con il coltello tra i denti per entrambe le squadre è apparso chiaramente fin dai primi minuti. Pesaro e’ partita forte con un gioco di squadra a cavalcare i suoi americani ma Pistoia ha risposto subito presente imponendo il proprio ritmo per larghi tratti della partita, tirando benissimo (10/16 dal campo alla fine del primo quarto) e trovando nel gioco di squadra e nel talento di Kerron Johnson (16 punti all’intervallo, 4/5 da tre punti) le risorse per controllare e per respingere con autorità i numerosi tentativi di aggressione e rientro pesarese.

La reazione dei padroni di casa arriva nel terzo quarto: la difesa biancorossa sale di tono, la qualità della pallacanestro pesarese sale di conseguenza; palle recuperate, contropiedi convertiti e tanti canestri di talento a nome Blackmon e Murray.  Pistoia viene riagganciata ed è lei che si trova ad inseguire. Pur reggendo il colpo grazie al killer instinct dei suoi giocatori e ad una compattezza che stupisce, i ragazzi di Ramagli vedono ribaltarsi la partita tra le mani e la reattività e il cinismo che nel primo tempo erano tutti della formazione toscana, sono tutti dei padroni di casa. I minuti passano in un continuo susseguirsi di allunghi pesaresi e riprese pistoiesi.

Mccree e compagni si conquistano l’inerzia definitivamente e solo nel finale, grazie alla precisione dalla lunetta (19/23 alla fine), alla maggiore reattività sulle palle vaganti e ad un numero considerevole di rimbalzi offensivi nella seconda parte di gara. 

MVP: Mockevicius. Leader silenzioso. In una squadra in cui le bocche da fuoco americane saranno spesso sulla copertina, anche perché da loro passano le possibilità di salvezza dei biancorossi, il lituano spicca per concretezza e compattezza. Presente a rimbalzo (13 carambole per lui), ha offerto alla squadra difesa, aiuti importanti e punti fondamentali nei momenti decisivi della partita senza sprecare niente. (4/5 da due e 5/5 ai liberi). 

SALA STAMPA

Ramagli: “Queste sono partite che si decidono su piccoli dettagli e noi in questo abbiamo mancato: palle vaganti, rimbalzi concessi in modo puerile e i tiri liberi sbagliati hanno deciso la partita. In una gara equilibrata questi piccoli dettagli fanno la differenza. Abbiamo giocato la partita che dovevamo, sapevamo non avremmo potuto controllare il ritmo per tutta la partita, ma ce l’abbiamo fatta a sufficienza. Il non bel inizio del terzo quarto ci ha fatto male, ma contano questi dettagli in fare con un significativo livello di tensione.”

Galli: “Siamo abituati a soffrire. E’ stata una partita combattuta, equilibrata e contro una squadra esperta che ci ha messo in difficoltà per 40 minuti. La chiave è stata concedere solo trentaquattro punti nel secondo tempo. Questo ci ha dato la tranquillità per giocare più ordinati in attacco, aumentando nell’ultimo quarto la qualità della nostra pallacanestro offensiva. I giocatori della panchina devono supportare un quintetto da tanti minuti. Stasera ognuno ha fatto molto bene. La prestazione dei nostri due lunghi è stato fondamentale, con Ancelotti a finire assist e Mokevicius a convertire con continuità dalla lunetta. Se vogliamo competere in un campionato come questo dobbiamo crescere assolutamente come squadra.”