Vuelle Pesaro – Umana Reyer Venezia 77 -74 (20-21; 38-37; 60-53; 77-74)

Pesaro – La Vuelle Pesaro continua il suo buon momento e risponde alla fiducia dei 7111 spettatori giunti all’Adriatic Arena con una vittoria importante contro i campioni d’Italia. I ragazzi di coach Galli hanno approcciato una partita da vita o morte con il fuoco negli occhi e nonostante l’assenza di Bertone, hanno retto agli assalti degli orogranata per tutti i quaranta minuti. Dopo un primo tempo in equilibrio, segnato dal forte avvio veneziano, i padroni di casa sono rientrati dagli spogliatoi con una diversa energia e hanno strappato l’inerzia della partita conducendo fino a pochi secondi dalla fine, salvo vedersi rimontare nel finale dalle fiammate di talento di Haynes (suo il canestro del sorpasso a pochi secondi dalla sirena) e Daye. Proprio l’ex Pesaro ha però buttato via una palla sanguinosa sulla rimessa, permettendo a Pesaro di gestire e vincere. 

Una vittoria importante, che alimenta le possibilità di salvezza e rimanda la chiusura dei giochi all’ultima giornata, anche in virtù della vittoria dell’Orlandina al fotofinish. Le chiavi della vittoria biancorossa: la continuità nell’arco dei quaranta minuti e una diversa energia rispetto ad una Venezia che è apparsa troppo stanca e a strappi nei momenti decisivi della gara.

Cronaca – Venezia inizia forte con una 3-2 in difesa e coinvolgendo Watt nel pitturato. Pesaro risponde con un pressing a tutto campo ma fatica in attacco a costruire gioco trovando nel solo Omogbo una sicurezza (8 punti in fila per lui, il solo della Vuelle a segnare per i primi 4 minuti) La Reyer si allontana subito sul punteggio di 5-11, ma i biancorossi sono pronti a reagire, partendo dalla difesa e da una reattività che gli avversari non hanno; qualche palla persa veneziana di troppo, contropiedi concessi e anche brani di buona pallacanestro a nome Clarke e Ceron. E’ un 9-0 di parziale che riapre i giochi (14-11) e dal quale comincia un momento di bella pallacanestro, intensa e dura. Il primo o periodo termina a contatto (20-21) e Venezia cerca di allungare anche nel secondo, scatenando il suo potenziale offensivo e le sue numerose opzioni,con Biligha e Sosa a dare freschezza e talento dalla panchina. Pesaro regge l’urto con l’intensità difensiva e i rimbalzi in attacco, inseguendo e inceppando i meccanismi di una Reyer che dopo la prima sfuriata appare invece stanca e nervosa: un fallo sul tiro da tre punti e un tecnico a nome di Peric, distrazioni eccessive in difesa e MiKa a dominare sotto i tabelloni insieme a Clarke che costruisce. C’è solo Pesaro in campo negli ultimi minuti di secondo quarto e all’intervallo il punteggio dice sorpasso: 38-37.

Il rientro in campo non cambia l’inerzia; i padroni di casa hanno un’altra aggressività e partono con un 5-0. I campioni d’Italia, anche in difficoltà al tiro, riescono a costruirsi sempre canestri di talento e a rimanere in scia, ma è Pesaro ad avere in mano la partita, ogni minuto di più, grazie ad un Clarke che si scatena e che porta i suoi sul 60-53 alla vigilia degli ultimi dieci minuti di gioco, decisivi per alimentare le speranze dell’Umana. I ragazzi di De Raffaele sfruttano la miglior tenuta e la lunghezza delle rotazioni per provare a rientrare; a 3 minuti dalla fine Pesaro ha in mano il più cinque  (70-65), ma due palle perse improvvise, due canestri in contropiede e una tripla di Daye dall’angolo riaprono completamente tutto in un amen (73-72). Haynes segna il sorpasso a pochi secondi dalla fine con un grande arresto e tiro, ma Daye perde palla sulla rimessa pochi secondi dopo. Pesaro chiama time out, recapita la palla nelle mani giuste, con una schiacciata di Mika e un 2/2 dalla lunetta del centro pesarese. Finisce 77-74.

Tabellini
Pesaro: 26/47 da due; 1/17 da tre; 22/26 tl; Mika 21; Clarke 18; Omogbo 17; Rimbalzi 41 (Brown 8); Assist 9 (Clarke 4)
Venezia: 24/42 da due; 7/24 da tre; 5/8 tl; Peric 14, Daye 11, Haynes 10; Rimbalzi 32 (Daye 7); Assist 13 (Daye 3)