VUELLE PESARO – GERMANI BASKET BRESCIA 70-73

Pesaro – Una Vuelle pazza, che in alcuni momenti fa dannare, in tanti altri fa innamorare. Una squadra combattiva, fresca, che quando può correre si esalta e che oggi ha lasciato il cuore in campo. Questo è quanto si è presentato agli occhi del pubblico dell’Adriatic Arena, dove i padroni di casa hanno dato tutto quanto potevano, a fronte di una rotazione ridotta dall’abbandono improvviso di Irvin. Un dominio emotivo importante quello messo in campo dai biancorossi che si è protratto per oltre 35 minuti, ma che non è riuscito a concretizzarsi quando Brescia, nel finale, ha stretto le maglie in difesa. I ragazzi di coach Diana, pur non finalizzando, hanno dominato a rimbalzo in attacco, forti di un controllo del gioco e di una compattezza che solo l’esperienza e la continuità di progetto possono dare. Esperienza che i biancorossi non hanno potuto fisiologicamente eguagliare, affannati e sfiniti nel finale: troppi rimbalzi in attacco concessi e troppa poca la lucidità quando la palla, nel finale ha pesato.

Cronaca – Pesaro approccia la partita con la faccia giusta, e’ reattiva e pronta. L’incoscienza di Ceron produce un 6-0 immediato. Brescia regge l’impatto di energia dei padroni di casa, si trova ad inseguire, ma rimane lì con una 3-2 che tenta di frenare la reattività pesarese. La squadra di coach Leka lotta su ogni possesso, ha intensità e entusiasmo, pressa a tutto campo: nel finale di quarto la tripla di Monaldi da 8 metri vale il 26-17. Le difficoltà non mancano però di arrivare ad inizio secondo periodo: con l’entrata delle seconde linee e il calare dell’adrenalina, i padroni di casa soffrono un fisiologico calo offensivo, del quale la Germani non riesce ad approfittare appieno. Pur rosicchiando qualche punto dalla spazzatura, Vitali e compagnia sprecano i tiri che costruiscono con buona qualità. Ne esce una partita combattuta nella quale la Vuelle mantiene l’inerzia, grazie all’intensità e la sana incoscienza di Omogbo e alle iniziative di Moore: all’intervallo il punteggio dice 40-36.

Il rientro in campo dopo la pausa e’ di nuovo lotta selvaggia e contropiede: entrambe le squadre vanno a mille, i padroni di casa si affidano all’istinto e alle triple in transizione di Ceron ma Brescia e’ sempre a contatto, in rincorsa ma ben presente. E’ un elastico continuo, Brescia si riavvicina più e più volte, ma Pesaro da sempre l’impressione di avere qualcosa in più per riprendersi l’inerzia.  Gli ultimi 10 minuti di gioco risultano essere quelli decisivi: I padroni di casa provano a conquistarsi definitivamente la partita con giocate di grande intensità. Lee Moore prova a negare la gioia ai biancorossi, accendendosi e tenendo i suoi a contatto (9 punti nel finale) quando la Vuelle sarebbe potuta scappare: la bomba di Bertone vale il 65-58 ma in amen Brescia è ancora lì, con l’ordine e la forza mentale giusta. Ad 1:35, il punteggio dice 70-69. Nel momento decisivo, Pesaro appare stanca, in affanno. La Germani è cinica, brava a guadagnarsi tiri in lunetta. Sacchetti e compagni costruiscono 5 tiri buoni che sbagliano ma lottano furiosamente a rimbalzo e ne escono ogni volta vincitori, controllando le situazioni e andando dalle punte nei finali che scottano. Prima Moore, poi Sacchetti, infine Landry, arriva dalla lunetta la vittoria e il primo sorriso stagionale per Coach Diana e compagnia. Finisce 70-73

Sala Stampa

Coach Leka: “Abbiamo giocato a testa alta anche se abbiamo perso. Non ho niente da recriminare ai miei ragazzi, nonostante ne usciamo senza i due punti. Abbiamo rispettato il piano partita, purtroppo nel finale abbiamo pagato degli episodi, qualche rimbalzo concesso di troppo per stanchezza.”

Coach Diana: “Faccio i complimenti a Pesaro per la capacità che hanno avuto di metterci in difficoltà. Ci hanno creato dei problemi, che abbiamo risolto solo cammin facendo, trovando piano piano la nostra confidenza, fiducia e esperienza. L’anno scorso questa partita l’abbiamo persa, quest’anno abbiamo saputo gestirla meglio, forti dell’esperienza di un anno di serie A sulle spalle. La zona? Era una nostra arma tattica, pronta per una squadra giovane come quella di Pesaro. Ci ha permesso di cambiare un po’ le idee.”

Tabellini

PESARO: Moore 20, Ceron 18, Omogbo 10; Rimbalzi: 40 (Omogbo 14); Assist: 7 (Moore 4)

BRESCIA: Moore 17, Landry 16, Vitali 11; Rimbalzi 41 (Sacchetti 9); Assist 10 (Vitali 4)