Pistoia torna a far esultare il PalaCarrara dopo un tempo interminabile: l’ultima vittoria casalinga dei toscani risaliva infatti alla scorsa epifania contro Varese. Una vittiria arrivata quando ormai non ci credeva nessuno con i ragazzi di Dalmasson avanti anche di dieci lunghezze all’inizio del terzo quarto ed ottenuta grazie ad una prestazione da incorniciare del giocatore più inviso dai tifosi (e non solo…) di questo avvio di stagione, Jean Salumu che nella seconda parte della gara ha preso per mano la squadra trovando le soluzioni giuste al momento giusto e terminando da mpv della serata con un bel 23 di valutazione. Chiaro che come una rondine non fa primavera, anche un giocatore non fa, da solo, una vittoria: Wheatle e Brand sono stati fidi scudieri del belga e Petteway operaio silenzioso ma preziosissimo a tenere la regia delle azioni al di là dei sette punti realizzati. Ma anche gli altri non sono stati da meno e anche chi ha numericamente portato un contributo apparentemente esiguo, in realtà magari l’ha fatto al momento clou quando fare o non fare canestro avrebbe dato o non dato una svolta alla gara. Trieste ha cercato, ed in parte c’è riuscita, a far valere i centimetri di Cooke e Peric spesso avvoltoi del pitturato. Una parola a parte per Mitchell, genio e sregolatezza, che a fianco di giocate e soluzioni da gran campione ha avuto la sciocca idea di voler mettere la partita sui binari della caciara prima con un gesto irrispettoso verso la curva (non visto), poi verso Justin Johnson questa volta notato e sanzionato con un tecnico decisamente controproducente in quella fase di gara per i suoi. Non sappiamo se i ragazzi di Dalmasson abbiano creduto troppo presto di avere i due punti in tasca o se Pistoia abbia capito nell’ultimo momento utile che tutto non era perduto trovando così tanta energia da travolgere gli avversari: probabilmente entrambe le cose. Sicuramente una gara che servirà da lezione per tutti: crederci sempre e non mollare mai fino all’ultimo istante, questa le legge fondamentale, perchè questo è il basket, e non per niente è lo sport più bello del mondo.

OriOra Pistoia – Pallacanestro Trieste 76-72 (14-19 / 30-36 / 49-53 )

OriOra Pistoia : Della Rosa 2, Petteway 7, D’Ercole 3, Quarisa n.e., Brandt 6, Landi 7, Salumu 21, Dowdwll 11, Johnson 8, Wheatle 11 All. Michele Carrea : “ Abbiamo sofferto tanto il dinamismo dei lunghi avversari ed abbiamo accumulato un numero di palle perse che all’inizio ci hanno minato anche dal lato emotivo. Quando siamo stati sotto nel punteggio sono calate le energie e di conseguenza anche la tecnica. Poi sotto di dieci abbiamo avuto il merito di reagire ed abbiamo ribaltato la gara. Ovviamente non abbiamo fatto niente , abbiamo solo vinto una partita ma da questa vittoria dobbiamo tutti imparare ad essere razionali nelle difficoltà singole o di squadra: dobbiamo metterci nei panni dei giocatori, capire le problematiche e che un certo percorso può essere quello giusto anche se non si vedono subito i risultati. Questa vittoria credo sia importante per farci trovare quel coraggio con cui affrontare gli impegni futuri.“

Pallacanestro Trieste : Coronica n.e., Cooke 8, Peric 12, Fernandez 4, Jones 12, Strautins 3, Janelidze n.e., Cavaliero 27, Da Ros 2, Mitchell 13, Elmore 8, Justice 5 All. Eugenio Dalmasson : “ Complimenti a Pistoia che nel finale è riuscita a trovare la grinta e la determinazione per vincere la partita. Noi lo avevamo fatto all’inizio ma nei momenti decisivi l’Oriora ha avuto più lucidità ed ha prevalso ai rimbalzi. Merito dei nostri avversari anche il non averci permesso di scappare via quando avevamo una decina di punti di vantaggio rimanendo in partita e trovando le soluzioni decisive nel finale. Noi siamo caduti anche nel nervosismo e loro sono stati bravi ad approfittarne. Dobbiamo giocare con intensità per quaranta minuti perchè farlo per trenta non basta e stasera ne abbiamo avuto la prova

Arbitri: Saverio Lanzarini – Gianluca Sardella – Sergio Noce


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