E’ un Meo Sacchetti in pace con se stesso e senza baffi (ha spiegato che era stata fatta una scommessa in palio su una eventuale vittoria a Siena) ad intervenire in sala stampa nel postpartita dell’ultimo match della stagione.

L’ultimo timeout della stagione per Meo Saccheti (Foto FM)

E’ finita, onore al merito a Siena, unica squadra che –pur avendola incontrata sei volte quest’anno- non siamo mai riusciti a battere. C’è poco da dire: hanno dominato per un tempo intero senza fare canestro da tre, poi ci ricorderemo di essere arrivati fino al -9 ma penso che l’aspetto rilevante sia questo. Finisce una bellissima stagione, con un po’ di amarezza: avremmo voluto chiuderla al meglio regalando un’ultima vittoria al nostro pubblico ma pazienza, di fronte a noi abbiamo trovato un muro. Il basket insegna che delle volte i valori si possono sovvertire, abbiamo vinto contro squadre a mio parere più forti di noi. Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi, abbiamo fatto un girone di ritorno incredibile  e abbiamo mostrato che squadra potevamo essere. Siamo gente che non ha mai pianto per gli arbitri in tutto l’anno e di certo non ci lamenteremo oggi, chiaramente tutti vorremmo qualche fischio favorevole in più ma non è questa la questione”.

Ma Meo Sacchetti per un frangente ci ha creduto?

“Al flash che ci ha portato fino a -11 con timeout chiamato da Siena si, avremmo dovuto fare almeno un altro canestro in scia per dargli  più pensieri ma non è andata, peccato. Siena è una squadra forte che, nonostante tutti i problemi di questa stagione e gli impegni in Europa, dimostra di essere ancora imbattibile. Si aspetta che loro perdano non che siano gli altri a vincere: è come un dittatore che da sei anni domina, bisogna prima batterlo e poi parlarci”.

Chi pensa abbia i numeri per contrastare il Grande Dittatore Siena?

Milano ha le qualità per giocarsela alla pari: un roster profondo ed una buona tendenza alla vittoria. Ho detto tante volte che chi vince continua a farlo”.

Progetti per la Dinamo del prossimo anno?

Adesso ci prendiamo qualche giorno per staccare, poi con Stefano Sardara ci siederemo ad un tavolo ed inizieremo a lavorare”.

Esce tra gli applausi il coach dell’anno ed entra il coach più vincente delle ultime stagioni, all’inseguimento del sesto scudetto consecutivo, Simone Pianigiani.

Coach Pianigiani

E’ innanzitutto doveroso fare i complimenti a Sassari per la sua stagione eccezionale che l’ha portata sin qui, superando squadre sulla carta più accreditate. Quando si arriva fino a qui significa che hai fatto qualcosa di importante. Sono contento ed orgoglioso dei miei giocatori, arriviamo alla sesta finale per quanto non fosse scontato. Abbiamo avuto una stagione difficile tra infortuni, Coppa Italia ed Europa. Siamo stanchi ma contenti di aver concluso con un 3-0: con Sassari devi avere una forza mentale e una continuità senza sosta. Se ti rilassi loro ti fanno un break in un amen e te li ritrovi addosso”.

Ha mai avuto paura che la partita potesse sfuggirvi di mano?

Onestamente no, il vantaggio era consistente ma sapevamo di non poterci rilassare neanche un minuto. Era importante chiudere la serie per poter avere maggior tempo per riposarci prima della finale”.

Contro chi preferirebbe giocarla?

E’ assolutamente indifferente, pensiamo prima a recuperare le energie noi”.

Ci dica l’onesta verità, in realtà Lei  agli arbitri racconta di ciò che fa fuori dal campo, non si può credere abbia tutte queste cose da dirgli durante la partita…

Ma no, con il fracasso del PalaSerradimigni facevo fatica a sentire perfino il mio assistente, figuriamoci” risponde sornione.

E’ contento di tornare qui ad agosto con la Nazionale?

Sono davvero molto contento, il mio non è buonismo perché sono qui, penso davvero che la nostra nazionale abbia bisogno di un ambiente stimolante come questo carico di valori positivi ed entusiasmo sano”.

Quinton Hosley (Foto FM)

La sala stampa si chiude con l’intervento di Quinton Hosley, accompagnato dal Ds Pasquini in versione traduttore.

Cosa farà Quinton Hosley l’anno prossimo?

Non lo so, non abbiamo ancora parlato di futuro. Per ora si va in vacanza poi ci penseremo

Che bilancio fai della tua stagione?

Sicuramente è un bilancio positivo, seppure con alti e bassi. Ho avuto dei buoni momenti ma sono convinto di poter dare ancora di più”.

Siena inarrivabile?

Sapevamo sarebbe stata dura, avremmo voluto fare meglio del 3-0 ma loro hanno letteralmente dominato. Il campionato italiano mi sembra una Lega molto valida, simile a quella spagnola nella quale ho giocato”.

Tirando le somme, un pregio ed un difetto di Sassari?

Il maggior pregio e allo stesso tempo difetto è che è piccola: da un lato è bello perché è come stare in famiglia, ci si conosce tutti. Dall’altra è strano, io sono abituato a New York, ho bisogno dei miei spazi e questa dimensione mi è nuova”.

Progetti per il futuro?

Per adesso vacanze in Messico con la mia futura moglie, poi vedremo”.

Ed i rumors narrano che i partecipanti della sala stampa abbiano cercato di autoinvitarsi al matrimonio di Terminator 2. Quantomeno in attesa della prossima conferenza stampa postpartita.

Valentina Sanna