Clark (foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno)

LA PARTITA

Le due squadre che si contendono la vittoria arrivano da condizioni psichiche e fisiche diverse: Brindisi con la forma e il buonumore delle tre vittorie consecutive, Brescia invece con la sensazione sempre più forte di non riuscire a ripetere la straordinaria, se non anomala, stagione appena trascorsa e con la consapevolezza di balbettare non soltanto in campionato ma pure in Europa, pagando il classico scotto dei neofiti alle grandi manifestazioni fuori dai confini nazionali.

Emozione per il ritorno di Zerini, seppur da nemico, al Palapentassuglia.

Pur con la seguente premessa, Brescia conduce il primo quarto 14-20, e il motivo è alquanto semplice: Brescia ha giocato piuttosto meglio di Brindisi, molto più intensamente. Coach Diana riesce a annullare il pericoloso asse play-pivot della Happy Casa e infatti Clark spara a salve da tre e mancando il bersaglio di parecchio e a Brown non riescono quei canestri dallo smile che normalmente metterebbe facilmente, mentre per Brescia paiono avere iniziato bene Hamilton e Beverly. La squadra di casa però trova insperati punti proprio in quei giocatori che avevano deluso sul piano realizzativo contro Cantù, e tutto ciò senza tradire la loro vena di protezione del canestro: Gaffney e Chappell, 9 punti in due.

L’intensità di Brescia viene meno nel secondo quarto, e il merito è di coach Vitucci che riesce a pescare dal proprio mazzo ( leggasi, la panchina, che mai è stata molto profonda) quell’Eric Rush che sempre più si sta dimostrando decisivo a partita in corso, con 10 punti frutto di un 2/2 da due e un insolito 2/3 dalla lunga distanza. Ovviamente non c’è solo lui: Gaffney continua a giganteggiare, anche Wojciechowski contribuisce con 4 punti e il pareggio sul 27 a 27 non tarda ad arrivare. Per Brescia invece i subentranti non danno il contributo sperato, essendo che Laquintana è evanescente, Zerini spende presto tre falli e Moss non riesce a convertire la sua solita voglia ed agonismo in qualcosa di concreto. La sirena dell’intervallo suona sul 35-32 per i padroni di casa.

Nel terzo quarto Brindisi continua ad attaccare bene la zona bresciana, e ad entrare in partita sono anche coloro un po’ in ombra precedentemente come Brown e Banks (da sottolineare di quest’ultimo un fallo di sfondamento guadagnato su Moss, di certo non l’ultimo arrivato!). Brescia è sostanzialmente solo in qualche tripla di Vitali, di cui almeno un paio assai fortunate. Il boato sulla tripla di Banks del 62-48 chiude il terzo quarto.

Quando tutto pareva presagire una sconfitta di Brescia ben più ampia, coach Diana punta il tutto per tutto ingabbiando i lunghi brindisini e impedendo loro di andare a canestro facilmente ( e ciò funzionerà alla perfezione, poiché Brindisi non segnerà nemmeno un canestro dall’area per tutto il quarto!) ma in attacco non riesce ad essere ugualmente cinica perché l’attenzione brindisina nella fase difensiva non è calata di un centimetro. Tutte le speranze di Brescia di sovvertire il risultato si spengono con la tripla di Moraschini del 65-58, poi altre triple di Rush e Chappell e un libero di Clark definiscono il risultato finale di 72-65.

Chiave dell’odierna vittoria, così come delle precedenti tre, è nella difesa che continua a concedere pochissimi punti ( il massimo in esse sono stati i 74 punti presi a Pistoia), e saltano all’occhio i soli 11 falli spesi, senza fare mai andare in bonus Brescia, sintomo di una difesa sì molto funzionale ma incredibilmente corretta.

LE CONFERENZE STAMPA 

Coach Diana 

 

Coach Vitucci