Trento. Al termine di 40′ infuocati Reggio Emilia ha espugnato il PalaTrento confermandosi vera e propria bestia nera dei bianconeri, rimanendo ancora l’unica compagine imbattuta in campo nazionale contro l’Aquila.
La partita è stata equilibrata coi padroni di casa che hanno regalato momenti di grande basket, sostenuti da un PalaTrento infuocato. A fare la differenza è stata una giornata terribile al tiro dei trentini, oltre alla maggior lucidità degli emiliani nel finale, come sottolineato da Buscaglia nel post gara.
Decisiva per gli ospiti è stata la prova di uno straordinario Pietro Aradori, che si conferma ancora una volta vero e proprio top player di questo campionato e giocatore decisivo per le ambizioni della squadra di Menetti.  Per Trento questa è la prima sconfitta interna stagionale, mentre Reggio Emilia sale al secondo posto in classifica.

In avvio Cervi è grande protagonista, Trento reagisce bene con intensità grazie alle giocate di Flaccadori, Craft e Lighty, ma il mattatore della serata, Aradori inizia a scaldarsi e a incendiare la retina bianconera, segnando sulla sirena il 18-22 di fine primo quarto.
Nel secondo quarto Trento trova un super apporto dalla panchina, con Moraschini  e Gomes grandi protagonisti, e i bianconeri siglano un parziale di 15 a 2; gli ospiti rimangono in gara grazie ai punti degli esterni, Aradori su tutti, che si accendono, mentre nella terza frazione Lighty si scatena provando a trascinare i trentini, che però non riescono a creare un divario importante complice una difesa errata su Cervi e l’imprecisione dall’arco e ai liberi.
In apertura di ultimo quarto Trento sciupa diversi palloni per scappare via e Reggio grazie a uno straordinario Aradori- 25 punti, 7 rimbalzi e 6 assist per lui- e al canestro di Della Valle – capace suo malgrado nell’impresa di far imbufalire il pubblico trentino, con qualche atteggiamento al limite della sportività- sorpassa (69-70 al 36′). I padroni di casa rimangono lì e tornano addirittura avanti grazie all’appoggio di un super Craft,  facendo impazzire i 3400 sugli spalti, ma la precisione dalla lunetta degli ospiti, oltre a un rimbalzo offensivo di Cervi, decidono la gara.
Da segnalare, purtroppo, il comportamento poco edificante di un “tifoso” ospite, che è stato calmato solo dall’intervento di uno steward, a differenza dello spettacolo offerto sugli spalti dai tifosi di entrambe le squadre.

Federico Fuiano