Dopo più di tre mesi la Sidigas Avellino ritorna alla vittoria davanti al proprio pubblico e lo fa nella prima da capoallenatore di Fabrizio Frates. A farne le spese è la Granarolo Bologna dell’ex Giorgio Valli che cade per 96-79 con quattro quinti del quintetto base in doppia cifra.

La ventata di novità in casa Scandone la si intuisce immediatamente dall’arrivo di Frates che lancia quintetto base Gaines nello spot di guardia affiancato da Marques Green. L’ex Cantù manda a bersaglio i primi due punti della serata contro una Bologna che parte forte in attacco dove fa valere chili e centimetri con White e Hazell che lanciano i virtussini su 4-8. I lunghi di Avellino, che qualche difficoltò difensiva la avvertono, non si fanno trovare impreparato in attacco dove tengono a contatto la propria squadra. Avellino gioca di rimessa, volendo usare un gergo calcistico, con Green che costruisce per i compagni. Il primo vero strappo avviene sull’asse Ray – Gaddy: l’americano con trascorsi i Celtics inventa dal palleggio e in mezzo ad una selva di maglie biancoverdi e trova nell’angolo Gaddy che insacca dai 6,75 metri al 7 (10-15). E’ ancora Anosike, bravo a costruirsi il tiro dal palleggio contro Cuccarolo, a tenere a galla in due circostanze che valgono il rinnovato avvicinamento dei padroni di casa. Il break di 6-0 è chiuso in un giro di lancette da una magia che si libera con un bel cambio di mano retroschiena di Ray e va a schiacciare il 17-17. Valli decide di stoppare sul nascere il buon momento degli avellinesi col timeout. La Granarolo torna a timbrare il cartellino con Fontecchio; la Sidigas risponde con cinque punti in un amen e tanta intensità difensiva che le assegnano il primo parziale sul 22-19.

La Scandone riesce pesino ad allargare la forbice con Trasolini che non riesce a convertire il gioco da tre punti ma si fa perdonare con l’assist ad Anosike col semigancio vincente (decimo punto) del 26-21 all’11.   I felsinei cambiano registro in difesa, affidandosi ad una zona fronte pari che viene agevolmente aggirata dalla rapida circolazione di palla che trova in Anosike il principale finalizzatore. Si fa notare anche Banks con una mortifera uscita dai blocchi. L’intensità difensiva e ben tre palloni recuperati, rappresentano la chiave del break Sidigas che le dà la doppia cifra di scarto coi due tiri liberi siglati da Hanga (36-25), il leader silenzioso di questo capovolgimento di fronte. Bologna scompare in attacco iscrivendo a referto solo sei punti nei primi cinque punti della frazione. Nemmeno il secondo timeout dell’incontro riesce a riaccendere le polveri bagnate della Granarolo che sprofonda sul 40-25 dinanzi al settimo punto di Harper. I tiri liberi di Allan Ray costituiscono il magro bottino di una Virtus che ha poco dai suoi americani e che segna col contagocce (47-32).

La terza frazione si inaugura ancora nel segno di Gaines che rimette in moto il contagiri di Avellino che vola sul 51-34. Bologna ha la necessità di dover rimettere le cose a posto in attacco. Dalle mani di Okaro White prende il via il miniparziale di 7-0 che vede protagonisti White, Mazzola e Ray prima del canestro piazzato dalla media di Trasolini che ridà ossigeno ai padroni di casa che respingono il pericolo al mittente (55-41). La Sidigas tira fuori gli artigli e riparte da uno dei principi di Frates: la difesa. Ne scaturiscono tre canestri che rimettono sedici lunghezze di distanza tra le due formazioni. Il PaladelMauro applaude alla reazione e al carattere dimostrato sul parquet da Hanga e soci. A proposito dell’ungherese che si riscopre un piacevole tiratore dalla lunga distanza , piazzando il 66-47 del 27’ che sembra quasi una sentenza anticipata sull’incontro. La prepotenza e la fame di vittoria della Scandone di rispecchiano pochi secondi dopo quando Banks prima schiaccia il + 21 , urlando al cielo tutta la propria rabbia. La tripla di Hazell è un timido segnale di presenza della Granarolo che paga a caro prezzo un altro passaggio mentale a vuoto che la porta sul – 25 prima di un controparziale di 6-0 a meno di sessanta secondi dal suono della penultima sirena.

Due tiri fotocopia dall’angolo di Harper aprono le danze dell’ultimo periodo in cui Bologna risponde con Ray che serve l’assist per l’affondo di White. I lupi allentano la pressione dei minuti precedenti e la Granarolo ne approfitta per riavvicinarsi prepotentemente con un con un megabreak di 19-9 (86-73). Le penetrazioni di Gaines (più una tripla fondamentale) e Hanga riportano il match su binari tranquilli   (93-79 al 38’) dinanzi ad una Bologna che con Gaddy era riuscita ad aprire la scatola difensiva biancoverde. Nel finale comincia il garbage time e gli applausi per una serenità ed una vittoria ritrovata.