Max Menetti

Nonostante una partenza da incubo, con la squadra di casa che nei primi minuti del match sembra esser rimasta negli spogliatoi, Trieste batte Treviso nel derby triveneto della Serie A. Al primo time out i giuliani sono già sotto 4-14 con un Elmore che definire imbarazzante e quasi fargli un complimento. Alviti e Nikolic portano per mano la squadra e la Dè Longhi Treviso comanda il campo. Justice è l’ unico nel quintetto giuliano, che prova a salvare la barca ma da solo poco può e il primo quarto si chiude con il punteggio di 10-27.

Si riparte ed è ancora Justice per Trieste a mantenere vive le speranze con 6 punti di fila, Treviso rallenta un pò i ritmi e si limita a controllare, il pubblico di casa alterna fischi e cori per cercare di motivare i ragazzi. Decide di iniziare a giocare anche Jones che si ricorda per cosa è pagato e con una serie di canestri il secondo quarto sorride alla squadra di casa che chiude sotto di 5 col punteggio di 33-38.

Si torna in campo e si torna a vedere la brutta Pallacanestro Trieste del primo quarto, non tanto in difesa dove Treviso ci mette del suo per non concretizzare, quanto in attacco dove Cavaliero e compagni non azzeccano un tiro. L’assenza di Fernandez si fa sentire e molto, coach Minetti si gioca la carta dell’ ex Parks ed è proprio lui insieme a Tessitori a riprendere il controllo del gioco e chiudere il terzo quarto sul punteggio di 40-53.

L’ ultimo quarto dovrebbe sancire la definitiva sconfitta della squadra di casa, nel complesso sotto tutto il match, Treviso deve gestire 13 punti di vantaggio e giocare con il tempo. Ci si mettono pure gli arbitri con un tecnico fischiato a Trieste dopo un fallo su tiro da 3 punti, 4 liberi per gli ospiti che sfruttano solo in parte realizzandone 2.

Da questo momento qualcosa cambia, il pubblico di casa non smette per un secondo di sostenere i propri giocatori e i pur numerosi tifosi accorsi da Treviso sembrano scomparire come i loro giocatori in campo. Il calo di Treviso e repentino sia dal punto di vista fisico che di gioco, tutto ad un tratto l’ Allianz Trieste sembra averne davvero molto di più e grazie a 2 liberi di Cavaliero ( poco brillante nel complesso ) trova per la prima volta il vantaggio. E’ la svolta, Elmore, un fantasma in campo fino a quel momento, decide di mettere a segno una tripla pesantissima portando trieste sul +10 a 2 minuti dalla fine.

La Dè Longhi non ha più benzina ed alza bandiera bianca dopo aver dimostrato per 35 minuti di poter vincere il match. Punteggio finale 69-61, Trieste trova di nuovo la vittoria e il sorriso.