E’ un Meo Sacchetti provato ma felice ad aprire la sala stampa post partita e commentare così la gara “Diciamo che è stata una partita particolare con un inizio particolare: loro hanno sicuramente mostrato un approccio diverso da gara 1 ed i nostri primi cinque minuti sono da dimenticare. Si vedeva che i ragazzi faticavano, sono stati bravi a crederci fino alla fine nonostante lo strappo finale delle V nere. Il canestro di Drake può essere considerato al pari di quello di Marcellus Kemp  contro Casale. Partite come questa richiedono molte energie fisiche ma anche mentali, abbiamo portato a casa una partita difficile”.Ad un certo punto il Coach biancoblu ha incitato insieme ai suoi giocatori il pubblico, un avvenimento insolito “Abbiamo bisogno del supporto anche e soprattutto quando le cose vanno male, mi sembrava che aleggiasse un po’ di rassegnazione ed a me le persone che buttano giù la testa non piacciono. I conti si fanno sempre al quarantesimo“ oppure ad 86 centesimi dalla fine, Drake docet. E sul play di Fond du Lac, provato nel finale, dice “Travis era stanco, oggi andiamo a letto ancora prima..ma non io, io dopo le partite non dormo mai”.

Meo Sacchetti in timeout durante Gara 2 (Foto FM)

E’ come sempre lucida l’analisi di Coach FinelliFaccio innanzitutto i complimenti alla mia squadra che ha sostenuto una partita di ottimo livello e grande spessore. Sono tanti gli episodi da rivedere al video ma come diceva anche Coach sacchetti fanno parte del basket e lo rendono bello ugualmente. Sono sicuro che se avessimo vinto non avremmo rubato niente a nessuno, usciamo da qui con fiducia e un obiettivo: tornare qui a giocare gara5. Oggi abbiamo mostrato di poterlo fare, sono contento dalla risposta data dai miei ragazzi avevo chiesto maggiore ferocia difensiva e intensità. Abbiamo fatto un passo avanti in difesa e speso con intelligenza i falli prima del bonus e in attacco abbiamo avuto maggiore pazienza con una migliore circolazione della palla. Nostro errore è stato non chiudere sul +8 e nell’overtime a +4”. Appuntamento lunedì a Bologna “Adesso la priorità è recuperare le energie fisiche e mentali, resettare e focalizzare l’obiettivo. Il basket è sempre una metafora di vita : lascia sempre aperta una possibilità. Voglio infine sottolineare due cose: uno è l’apporto di oggi della nostra panchina, con i complimenti ai miei ragazzi, l’altro è la splendida cornice di pubblico ce c’è a Sassari. Complimenti, abbiamo trovato una correttezza fenomenale”.

 

La nostra Valentina Sanna con i Terminator: Quinton Hosley e il padre Ron Mathias (Si ringrazia E.G. per la foto)

Quinton Hosley arriva in sala stampa sorridente accompagnato dal DS Pasquini, solito ineccepibile traduttore, e dal padre giunto dagli USA per assistere ai playoff. La prima domanda di rito è sul, presunto, muso che Hosley ha sempre “Sorrido, sorrido sempre” dice “chiedete a mio padre”. E sulla partita dice “Partita combattuta fino alla fine, è stata dura anche per i problemi di falli miei e di Travis sul finale. Sapevamo che sarebbe stata durissima dall’inizio alla fine e così è stata. Sono contento della mia prestazione rispetto a gara1: ho giocato con maggiore aggressività fin dall’inizio era importante dare un segno da subito.” Gli si chiede come sia giocare davanti al padre, leggenda dei playground newyorkesi “L’ho fatto tante volte ma oggi mi fa davvero piacere che sia qui per vedermi, così abbiamo anche il tempo per stare insieme”. Qualcuno chiede a Terminator Senior se voglia essere intervistato ma lui risponde “No, è il momento di Quinton non il mio”e Quinton “cuore di ghiaccio” vacilla mostrando una grande emozione, iniziando a sventolarsi con il cappellino  lamentando caldo ma con un grande sorriso sul volto. “Adesso bisogna concentrarsi sulle partite a Bologna, vogliamo chiudere la serie e dovremo giocare molto più aggressivamente di stasera”.

A chiudere la sala stampa c’è Giuseppe Poeta che con grande simpatia commenta così la partita “Sono fisicamente cotto, oggi il coach ci aveva chiesto un lavoro supplementare su Travis per chiudergli le possibilità di gioco. Ci siamo riusciti per tre quarti ma non è bastato. Un pubblico straordinario ha trascinato la Dinamo dal -11 al vantaggio e noi siamo stati poco lucidi nel finale. Chapeux e adesso si pensa a gara3 con un po’ di energie in più. Dobbiamo resettare e cercare la stessa intensità che abbiamo messo oggi in campo”. Sul tiro a fil di sirena di Drake Diener ironizza “Io a Drake gli voglio bene, abbiamo giocato insieme un anno a Teramo però ha fatto 28 punti con Koponen alle costole, uno dei migliori difensori della Lega.. ma quel tiro se lo poteva risparmiare” ride. “Abbiamo fatto una partita di spessore limitando Sassari ma non è bastato, adesso ci concentriamo sul nostro obiettivo: vogliamo venire a giocarci gara 5 qui”.

Valentina Sanna