La faccia di Meo Sacchetti in sala stampa è più esplicita di qualsiasi suo commento: “Da dove volete che inizi?” esordisce. “Nella nostra squadra c’è una supponenza e una presunzione che è imbarazzante, sinceramente mi aspettavo un approccio mentale totalmente diverso e sono molto preoccupato. Non vi fate ingannare dagli ultimi due minuti: se possibile quelli sono anche peggio dei 38 di sonno: a due minuti dalla fine con quindici punti di svantaggio ti metti a giocare davvero?“. Sacchetti fa nomi e cognomi e non si nasconde “i nostri migliori come Caleb Green e Drake Diener oggi hanno giocato il primo tempo con grande sufficienza, senza difendere: hanno dato l’impronta alla squadra e nessuno è riuscito a sbloccare la situazione. Vi chiedo una cosa senza guardare le cifre per dimostrarvi come i numeri mentano: Caleb ha fatto 30 punti e subito 12 falli. Indovinate quanti falli ha fatto?”. La risposta racchiude la chiave del match: zero. In tribuna stampa è circolata la voce del travaglio della moglie di Travis Diener, Rosa Maria,presente al PalaSerradimigni e poi scomparsa: spiegherebbe la partitaccia di Travis che sembrava un alieno in campo? Alla domanda Meo Sacchetti fa gli occhi in gloria e risponde “era lui in travaglio. Non ho parole“. I playoff sono alle porte, e i segnali non sono incoraggianti “Abbiamo due settimane in cui dobbiamo incontrare Milano e Brindisi: non mi aspettavo questa ricaduta e forse non sono riuscito io a trasmettere l’importanza della difesa. Siamo una buona squadra, ma non fortissimi, il problema è che stiamo diventando presuntuosi  e questa nel basket è una brutta malattia“.

Lele Molin (Foto di Roberto Caruso 2013)

Lele Molin (Foto di Roberto Caruso 2013)

Coach Lele Molin entra in sala stampa e ci tiene a precisare subito una cosa “Chiedo scusa al pubblico di Sassari: il timeout chiamato a poco più di un minuto dalla fine sopra di 15 è stato chiamato non per prendere in giro il lavoro della Dinamo ma perchè conosco i miei ragazzi e infatti mi hanno dimostrato che avevo ragione. Mi spiace per questo fraintendimento. Detto questo voglio dire che abbiamo giocato la nostra migliore partita fuori casa: il merito è dei ragazzi che hanno giocato con coesione e umiltà. La mia squadra oggi si è superata per 35 minuti“.

Caleb Green (Foto di Salvatore Madau)

Caleb Green (Foto di Salvatore Madau)

Caleb Green entra in sala stampa accompagnato dal Direttore Sportivo Federico Pasquini, la faccia è quella di uno che è appena stato pesantemente catechizzato nello spogliatoio. “Abbiamo perso la partita nel primo tempo concedendogli 57 puntie non difendendo: loro hanno preso fiducia ed il resto è venuto da se“. Il coach è stato duro in sala stampa “Meo ha ragione siamo stati pessimi da un punto di vista difensivo. Negli ultimi due minuti loro si sono rilassati e noi abbiamo trovato due o tre giocate ma non hanno cambiato nulla“. Il tempo stringe in vista dei playoff ed è necessario trovare il bandolo della matassa “Abbiamo due settimane per riordinare le idee e capire che ognuno di noi deve fare qualcosa in termini di difesa“.

Il recap di Sassari-Caserta