Coach Meo Sacchetti teso durante il match (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

E’ un Coach Sacchetti nervoso quello che si siede nella sala stampa del PalaSerradimigni e affronta i giornalisti “Sono contento della vittoria di oggi anche se vi può sembrare strano, e c’è una precisazione che voglio rimarcare. L’ho già detto negli anni passati ma forse è il caso che lo rinfreschi: noi non siamo una squadra da scudetto, se giochiamo una partita contro Cremona non vuol dire che dobbiamo vincere di cinquanta punti.  I giocatori di Cremona hanno due mani e due gambe e non vedo perché non possano batterci, come hanno dimostrato oggi. Quello che è fondamentale è che restiamo tutti uniti fino alla fine: mi ha dato molto fastidio il mormorio che ho sentito a tre minuti dalla fine e qualche fischio contro il Capitano. Noi non siamo una squadra da scudetto, probabilmente vi abbiamo abituato male l’anno scorso ma sappiamo bene quali sono i nostri obiettivi. Oggi abbiamo vinto una partita difficile giocando tutti bene: il PalaSerradimigni è sempre una bolgia e tale la considerano gli avversari, francamente non mi aspettavo  questi mormorii. I nostri giocatori devono essere sempre sostenuti, non abbiamo lavativi in squadra quindi non capisco il perché delle lamentele”.

Chiusa la parentesi sule polemiche Meo Sacchetti ha commentato la partita “Impatto difficile, nel primo quarto ha giocato praticamente solo Travis. Queste sono partite pericolose che generalmente si perdono con l’ultimo tiro avversario. Siamo stati bravi a portare a casa i due punti”.

Coach Luigi Gresta fa il suo esordio in sala stampa come neo coach della Vanoli Cremona “Ai miei ragazzi ho detto che sono due i sentimenti da provare:da un lato la rabbia per la sconfitta in una partita che potevamo vincere dall’altra l’orgoglio per essere arrivati a giocar cela all’ultimo tiro con una squadra talentuosa come Sassari con il suo basket entusiasmante. Voglio ringraziare un giocatore in particolare, Jackson, anche se non posso dirvi il motivo: oggi ha deciso di entrare in campo dimostrando grandi attributi. Torniamo in palestra dominati da questi due sentimenti ma consapevoli che andiamo nella giusta  direzione”.

Che l’atmosfera fosse tesa lo si era capito quando insieme a Coach Sacchetti è entrato in sala stampa il Presidente Stefano Sardara che, infatti, interviene dopo i due coach.

Lo faccio oggi che abbiamo vinto così che non si possa mormorare che si tratti di una lamentela per una sconfitta. Sassari è davvero stufa di ricevere arbitraggi che mancano di rispetto al nostro palazzetto. Non è possibile che al coach che chiede spiegazioni per un fischio venga sanzionato un tecnico e all’accompagnatore (nello specifico proprio il Presidente Sardara, ndr) che chiede spiegazioni ne venga sanzionato un altro. Assistiamo in tutta Italia ad allenatori che sbraitano e si sbracciano e non capiamo perché si debbano usare due mezzi e due misure: se Sassari inizia a dare fastidio che lo dicano”.

E si accoda alle affermazioni di Coach Sacchetti “Vi ricordo che Sassai è una piccola cittadina di provincia dove il sistema Dinamo funziona in concerto tra istituzioni, pubblico e società. Se uno di questi anelli viene meno il meccanismo scricchiola. L’obiettivo non è lo scudetto, è già stato detto: vogliamo essere ambiziosi, certamente non mediocri, ma con  piedi ben saldati a terra. Partecipare all’EuroCup è stancante e ora più che mai nessuno di noi si può prendere delle pause: né noi nè il pubblico. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti”.

Capitano Manuel Vanuzzo (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Capitan Manuel Vanuzzo commenta così il match “Vittoria importante in una partita difficile contro una squadra che, con il cambio di allenatore, voleva sicuramente mostrare qualcosa in più. Siamo stati bravi a rimanere lì e nonostante non sia stata una partita bellissima abbiamo portato a casa due punti importanti per il campionato. Adesso andiamo passo per passo: il prossimo obiettivo è mercoledi contro la Stella Rossa poi domenica saremo a Milano”.  E sui mormorii “So che non dovrei guardare i commenti post partita la domenica sera ma mi capita di farlo. Ho trentotto anni e non mi faccio buttare giù da queste cose. A Varese ho sbagliato il tiro della vittoria ma stasera mi sono preso responsabilità importanti: se tiro si arrabbia il pubblico, se non tiro si arrabbia Travis. E non offendetevi ma io preferisco andare d’accordo con i miei compagni di squadra”.

Valentina Sanna