Foto Peppe Mura 2018

Partita fondamentale in chiave playoff a Sassari. Al Palaserradimigni va in scena lo scontro tra il Banco di Sardegna e la Sidigas Avellino. 2 punti in più in classifica per i campani costringono Sassari a non poter fare passi falsi.

Bella partenza per la Sidigas, che non vuole regalare niente ai padroni di casa. Grande impatto sulla gara dell’ex Caleb Green, che assieme a Sykes trova buchi nella difesa di coach Pozzecco e portano Avellino fino al +6: 19-25. Non ci sta la Dinamo e trascinata dalle giocate del solito Cooley e dalle triple di Thomas, prende fiducia e si porta all’intervallo fino al meno 1: 47-48.

Terza frazione di gioco a tinte biancoblu, coi padroni di casa che infiammano il palazzetto con le bombe di Mcgee e Pierre e dominano sotto le plance ribaltando il risultato e portandosi a +14 dagli avversari, massimo vantaggio; 79-65.

Quarto periodo dove non cambia la musica, la Dinamo continua a macinare punti con un immenso Jack Cooley e schianta la Sidigas col punteggio di 105-84, agganciando in classifica proprio la formazione campana. Quinta vittoria consecutiva per Coach Pozzecco e co. A conferma del momento strepitoso della compagine sassarese.

Coach Maffezzoli ai microfoni dei giornalisti: “ Complimenti alla Dinamo, ha giocato una partita solidissima, al di là dei nostri errori, oggi avrebbe vinto contro chiunque. Riguardo ai nostri giocatori i dati parlano chiaro, siamo stati schiacciati nel secondo tempo. Sono però convinto che la squadra è viva, siamo in corsa per i playoff e sono assolutamente ottimista nonostante la prestazione di oggi. “

Coach Pozzecco risponde alle domande dei giornalisti: “ Sono felice, abbiamo incontrato l’ennesima squadra tosta da affrontare, col cambio di allenatore hanno avuto l’impatto che aspettavamo. Col passare del tempo siamo stati bravi a farli capire che oggi non sarebbero passati a Sassari e vedere la squadra che gioca in questo modo, è una grandissima vittoria per me. Ormai noi siamo cazzuti, stiamo navigando con un isola intera e ci sentiamo forti anche perché abbiamo un popolo alle spalle.”