Sergio Tavčar

Sergio Tavčar

Sulla finale del campionato. Faccio ammenda: la serie non era 50-50, come pensavo io prendendo in considerazione solo i valori tecnici e soprattutto quella che io reputo la dote fondamentale di ogni squadra di ogni sport, di essere appunto una squadra nella quale ognuno sa il suo ruolo che è finalizzato esclusivamente al bene del collettivo. Non ho preso in considerazione il fatto che Siena, per quanto abbia completamente cambiato squadra, era comunque la società che aveva vinto sei scudetti di fila, cosa questa che porta ad un vantaggio enorme su qualsiasi avversario che si trovi davanti, e ciò per ragioni che ancora non so spiegarmi e che comunque mi affascinano in modo straordinario, ragioni che sembrano impalpabili, ma che hanno un peso preponderante e che affondano probabilmente le radici in una specie di psicologia vincente collettiva dovuta alla memoria ed all’eredità dei successi passati che si impossessa di giocatori che magari prima, in altre squadre, non avevano mai avuto la possibilità di essere vincenti. Ripeto, si tratta di un argomento affascinante che sarò felice di discutere con voi dal vivo.

Chiosa: gli incidenti di Varese e di Roma? Sarò anche cinico, ma mi sembrano inevitabili vista la mancanza assoluta di cultura sportiva della stragrande maggioranza del pubblico italiano, soprattutto quello di estrazione calcistica che si avvicina agli altri sport quando sente profumo di possibile successo. Nel senso che il basket si giocherà in un’atmosfera tollerabile quando la posta in palio sarà bassa, ma quando le cose cominceranno a diventare importanti la maleducazione sportiva emergerà comunque. E questo vale per ogni sport con forse, lo spero ardentemente, l’unica eccezione possibile che è quella del rugby che è sport troppo nobile per essere solo capito dalla media feccia di ultras calcistici. Il fatto che 30 energumeni grandi e grossi si spintonino e placchino violentemente per 80 minuti senza fare nessun tipo di intervento vigliacco perché sarebbero uccisi dagli stessi compagni di squadra penso sia assolutamente alieno alla comprensione dell’ultra medio idiota.