Arriva la seconda puntata del Power Ranking di Dailybasket, per scoprire la nostra griglia di partenza del campionato di massima serie che aprirà i battenti questa domenica. Dopo la prima puntata di ieri che potete trovare QUI, analizziamo le squadre che per noi si trovano tra la dodicesima e la nona posizione in classifica.

12: Pasta Reggia Caserta

Edgar Sosa, nuovo leader bianconero (Foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

Edgar Sosa, nuovo leader bianconero (Foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

Come accade spesso all’ombra della Reggia, la Juve ha passato un’estate  turbolenta, fatta di dichiarazioni d’acquisto, passaggi di proprietà, emiri e banche. Alla fine i colori bianconeri resistono e si presentano alla massima serie con una nuova proprietà, la Fortune Investment and Consulting, e una rinnovata voglia di poter riportare la squadra campana ai piani alti del basket. La squadra consegnata a coach Dell’Agnello è improntata ai ritmi veloci, fatti di tanta corsa, tiri da fuori e tanti cambi difensivi; al leader Edgar Sosa il compito di indicare la strada. Al suo fianco si destreggiano americani tutti dotati di una discreta mano, a partire dalla coppia di lunghi Watt-Putney capace di colpire da dietro l’arco, passando alla point forward Bostic e al bombardiere Darryl Jackson. Praticamente confermato il nucleo italiani e il leader difensivo Gaddefors, i problemi potrebbero nascere dal poco tonnellaggio in pitturato: se le scommesse vengono vinte, Caserta potrebbe rischiare un bel terno al lotto…

11: Vanoli Cremona

Elston Turner dovrà prendersi molte responsabiità in quel di Cremona

Elston Turner dovrà prendersi molte responsabiità in quel di Cremona

Al PalaRadi quest’anno si vivrà un’aria di rivoluzione. Salutata la coppia Vitali-Cusin, che tante fortune aveva costruito negli ultimi anni, Cesare Pancotto dovrà ripartire da un reparto americani quasi completamente nuovo e dovrà farlo adeguare alle sue esigenze di gioco. Si potrebbe aspettare la definitiva esplosione di Elston Turner, devastante nel suo anno a Pesaro, ma sarà affiancato da giocatori a cui piace avere la palla in mano. Fa un po’ pensare la scelta di Tu Holloway, giocatore che pensa prima al suo fatturato che a quello degli altri, in posizione di playmaker, in netta controtendenza rispetto alle meccaniche di gioco che hanno portato Cremona a fantastici risultati lo scorso anno. La panchina è rimasta identica, ma si sono persi alcuni pezzi importanti come Deron Washington, uno degli americani più sottovalutati dell’intera Serie A. Al suo posto un vecchio leone come Omar Thomas, sperando sia più vicino che mai al suo anno da MVP ad Avellino.

10: Enel Brindisi

Meo Sacchetti riparte da Brindisi per aprire un nuovo ciclo

Meo Sacchetti riparte da Brindisi per aprire un nuovo ciclo

Dopo l’egemonia Bucchi, in Puglia si è voltata pagina. La squadra del presidente Marino ha preso l’allenatore migliore disponibile sul mercato, quel Meo Sacchetti campione d’Italia poco più di un anno fa, per dargli in mano un roster da rendere competitivo inserendo la sua filosofia di gioco fatta di tanti tiri da fuori e lunghi atletici capaci di catturare più rimbalzi possibili. Ad oggi però, sembra mancare qualcosa: la Enel è una delle squadre che ha cambiato di più (solo Durand Scott è rimasto dallo scorso anno) e le ultime amichevoli hanno mostrato ancora qualche problema di adattamento. Il talento però c’è: Nic Moore ha qualità e visione di gioco tali per essere uno dei migliori playmaker dell’intera stagione. Carter ed English sono altri due rookie che potrebbero far girare tante teste verso Brindisi, mentre Kris Joseph, ancora fuori per infortunio, potrebbe togliere tante castagne dal fuoco. Per ora la piazziamo al numero 10, ma se le cose girano non sorprendiamoci di vederla in una posizione migliore.

9: Dolomiti Energia Trento

Aaron Craft destò ottime impressioni negli anni all'università. Le confermerà anche in Italia?

Aaron Craft destò ottime impressioni negli anni all’università. Le confermerà anche in Italia?

Come in Puglia, anche in Trentino è finita un’era. Quella di Davide Pascolo, giocatore che cinque anni fa era considerato uno dei tanti e poi si è imposto, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, come uno dei migliori italiani del nostro panorama cestistico. Merito del lavoro della dirigenza e di Maurizio Buscaglia, che oramai non scopriamo adesso; ma adesso il coach di Bari, miglior allenatore dell’ultima Eurocup, dovrà trovare le giuste alchimie. Si riparte da una gran bella colonia azzurra composta da due ragazzi chiamati al definitivo salto di qualità come Flaccadori e Baldi Rossi e da un gringo di sangue argentino che oramai è di casa tra le Dolomiti come Toto Forray. Qualche incertezza, ed il conseguente nono posto, deriva dalla qualità degli stranieri che vestiranno il grigionero. Giocatori di talento, a partire dal playmaker Aaron Craft passando per il cavallo di ritorno Lighty, la batteria di lunghi Hogue-Jefferson e il talento del filiforme Gomes. Nessuno mette in dubbio l’abilità dei singoli, ma la paura più grande è che manchi quel giocatore a cui dare i cosiddetti ‘possessi decisivi’. Lieti di essere smentiti.

A domani per il terzo appuntamento con il nostro Power Ranking, per analizzare le squadre che potranno puntare ai playoff: dall’ottavo al quinto posto.