Con il posticipo tra la Montepaschi Siena e la Granarolo Bologna, stravinto dalla formazione toscana 89-65 sulla Virtus arrivata alla corte di coach Crespi da imbattuta, va in archivio anche la terza giornata della Serie A.

Trascorsa qualche ora, dunque, è il momento di fare un primo bilancio a mente fredda.

Dando un rapido sguardo alla classifica, si nota come non ci sia ancora alcuna squadra in testa solitaria a quota 6, tutti i roster hanno perso almeno una gara, segno di un campionato che, come dai pronostici iniziali, si presenta molto equilibrato.

Keith Langford (Foto di Leopardi Luca 2012)

Keith Langford (Foto di Leopardi Luca 2012)

Nel gruppone delle formazioni testa di serie a quota 4 figurano ben 10 squadre. Oltre alle già nominate Siena e Bologna, ci sono anche l’EA7 Emporio Armani Milano e la Pasta Reggia Caserta che si sono affrontate e nello scontro diretto la formazione di coach Banchi è riuscita ad imporsi al Pala-Maggiò 77-81 trascinata da un Langford immarcabile e trovando ottime giocate e fluidità offensiva sotto la guida del playmaker Jerrels, criticato durante le prime gare. Altro confronto ad alta quota, quello tra la Sidigas Avellino e l’Acea Roma in cui il team di Vitucci è riuscito ad imporsi al fotofinish superando i capitolini di appena 2 (84-82) lunghezze e ha raggiunto i romani in classifica. Buona prestazione del collettivo biancoverde, in cui spiccano Ivanov e  Will Thomas, che hanno reso vano la rimonta di 12 punti firmata Goss, Baron e Taylor che ha avuto anche il possesso finale della potenziale vittoria.

Anche le lombarde Varese e Cantù hanno avuto vita facile rispettivamente contro Venezia e Pesaro, aggiungendo 2 punti in classifica ed appaiandosi nel gruppone delle prime. Tra le file canturine, da segnalare l’ottima prestazione di Ragland (35 di valutazione), ma anche l’infortunio di Pietro Aradori costretto ad abbandonare il terreno di gioco al 22’ per una distorsione alla caviglia che lo costringerà a restare a riposo per qualche giorno e a saltare la sfida infrasettimanale di Eurocup. In campo neutro a Casale Monferrato, invece, non sono bastate le gran giocate dei lagunari Vitali e Peric che si sono dovuti arrendere contro le triple del capitano varesino Ere e l’esplosione del pivot Hassel che ha segnato 18 punti e arpionato 13 rimbalzi in soli 22’.

Drake Diener (Foto Salvatore Madau)

Drake Diener (Foto Salvatore Madau)

Insieme a loro sono a 4 punti in graduatoria anche il Banco di Sardegna Sassari, che con un Drake Deaner stellare, autore di ben 29 punti ha surclassato la Pistoia e l’Enel Brindisi trascinata da un Jerome Dyson stratosferico che ha messo a referto 31 punti contro Cremona.

Proprio i lombardi della Vanoli e la neopromossa toscana Tesi Group chiudono la graduatoria essendo ancora al palo, a secco di vittorie durante i primi 3 incontri della stagione.

A metà classifica con 2 punti si presentano la Sutor Montegranaro che, grazie ad una buonissima difesa e all’ottimo 43% dall’arco, spinta dal leader Josh Mayo e da capitan Cinciarini è riuscita a centrare la prima vittoria stagionale e ad avere la meglio sulla Grissin Bon Reggio Emilia, anch’essa nella medesima graduatoria insieme alle sopracitate e sconfitte Umana Venezia e Victoria Libertas Pesaro.

 

Will Thomas in conferenza stampa

Will Thomas in conferenza stampa

MVP: Will Thomas

Il centro della Scandone risulta essere decisivo nel tiratissimo confronto tra la Sidigas e l’Acea. Segna 25 punti (9/12 da 2, 1/1 da 3, 4/6 ai liberi), arpiona anche  11 rimbalzi per un totale di 39 in valutazione, giudizio più alto della giornata.

Oltre a Thomas, diversi giocatori “on fire” come Dyson (31), D. Diener (29), Mayo (25),  Langford (23), Anosike (22), Ragland (21),  Campbel (21), Ere (21), Ivanov (20), Washington (20), Cinciarini (20), Ware (20), Walsh (20)… Lo si potrebbe definire il campionato del “ritorno dei cannonieri”, come recita Chiabotti dalla Gazzetta che continua mettendo in risalto come questi stessi dati possano essere visti sia positivamente sia come testimonianza dell’abbassamento del livello del massimo campionato italiano di basket… al lettore l’interpretazione e la scelta personale…

Fabio Facchini in veste di arbitro

Fabio Facchini in veste di arbitro

Infine capitolo arbitri: non si può concludere tralasciando una questione fondamentale come il metro arbitrale. Anche durante questa giornata sembra si sia esagerato perché assistere a gare piene zeppe di sanzioni arbitrali non fa bene al basket. Due esempi lampanti sono senza dubbio le gare Caserta-Milano in cui sono stati fischiati ben 5 tecnici e 2 antisportivi o quella di Porto San Giorgio tra la Sutor e Reggio Emilia in cui il conto si è fermato a 4 (tecnici) + 1 (antisportivo). Numeri che parlano da soli, che rischiano di rovinare lo spettacolo ed irritare il pubblico… cifre su cui il commissario Facchini dovrà riflettere, per poi discuterne durante il prossimo collegio arbitrale e al limite rivedere il regolamento aggiornato proprio quest’anno.