PAGELLE BRINDISI

 

MOORE 7,5: Proprio come nel match contro la Fiat, coach Vitucci nell’intervallo deve averlo strigliato per bene perché si svegliasse e giocasse più concentrato, e per innescarlo lo fa giocare in posizione di guardia, ed è la mossa vincente: il folletto brindisino lo ricompensa con una prestazione da 100% al tiro (1/1 da due, 2/2 ai liberi ma soprattutto il 5/5 al tiro dalla lunga distanza) e 24 totale di valutazione. Nell’ultimo quarto Vitucci fa come Kerr con Curry quando i Golden State Warriors vincono largamente: lo lascia in panchina quasi tutto il tempo per fare giocare anche altri. Off/on

SUGGS 7: La partita di domenica lo ha visto più dentro il gioco rispetto alle recenti discese in campo: buona la difesa su McGee e in attacco fa poche ( anzi no, mica poche…) cose e quasi tutte giuste, attaccando anche con più sicurezza il ferro e totalizzando un più che rispettabile score personale di 15 punti. Prezioso.

MESICEK 7-:  Ha l’intelligenza cestistica di vedere spazi nelle difese che gli avversari e gli spettatori neppure immaginano, e la sfrontatezza giovanile di buttarvici dentro a capofitto. Se si impegnasse parimenti pure in difesa (McGee ha gioco più facile solitamente quando è lo sloveno a marcarlo, prima che Vitucci lo spostasse da ala piccola), potrebbe iniziare a suscitare l’interesse di altolocati club europei. Il Kaukenas brindisino.

LALANNE 6,5: A fare notizia non è la nuova doppia-doppia, che ormai è una gradita prassi, con 12 punti e 12 rimbalzi di cui ben cinque offensivi-dando l’idea di quanto si sia dimostrato reattivo nel pitturato- ma i ben sette falli subiti: i lunghi avversari in giornata negativa riescono solo così a fermarlo, ma lui non si è mai scomposto per tutti i 32 minuti sul parquet. Misirizzi.

TEPIC 6,5: Non essendo ancora al 100% delle forze fisiche, attua la saggia tattica del meglio poco ma fatto bene, e dando con il suo bagaglio di esperienza ai suoi compagni la sensazione che tutto andrà per il meglio. Così come per Moore, il coach gli concede il lusso di guardare quasi tutto il quarto finale dalla panchina, come spettatore non pagante. Sono il dottor Tepic, risolvo problemi.

SMITH 6,5: La vena realizzativa non è come quella delle partite contro Varese e Reggio Emilia, ma poiché Moore domenica era più impegnato a bersagliare letalmente il canestro di Pistoia, ci pensa lui a indossare il vestito buono di assistman servendo ben 6 cioccolatini ai compagni, e quindi se personalmente ha segnato solo 5 punti, vuol dire che dalle sue mani ne sono provenuti almeno altri 12. Accordatore.

CARDILLO 6,5: Entra solo nel terzo quarto, creando ulteriori grattacapi a McGee come se già non bastassero quelli causati da Suggs. La sua solerzia difensiva è premiata con una bella tripla nel terzo, decisivo, quarto. Defense! Defense!

GIURI 6+: Da quando non c’è più Barber come altro playmaker, non sente più su di se la stragrande maggioranza della responsabilità in cabina di regia e in fase offensiva, dunque prende meno tiri e non spara più a caso facendosi prendere dalla foga. Infallibile da 2 con 6 punti su 3 tiri, ha un po’ perso lo smalto dalla lunga distanza, con 3 tentativi a vuoto. Chetatosi.

DONZELLI 6: Un po’ aumentato il minutaggio rispetto al match contro Cantù, ancora non riesce ad incidere in fase realizzativa, ma non sono stati malaccio i minuti in cui messo in posizione da 5 ha marcato Ivanov. Versatile.

COACH VITUCCI 7,5+: Lui è la dimostrazione che un roster magari non fortissimo, vittima anche di scelte estive scellerate (come il fumantino Barber e Randle sì forte ma fisicamente impresentabile ), non solo possa migliorarsi con il mercato ma anche entrando nella testa dei giocatori, gli stessi che sotto la gestione Dell’Agnello si disunivano alla prima avvisaglia di probabile sconfitta, e adesso guardano dentro di sé trovando mezzi e motivazioni per provare a vincere. Bravo anche a apportare modifiche tecniche al piano partita per mettere ulteriori granelli negli ingranaggi pistoiesi (vedi pagelle di Donzelli e Cardillo). Condottiero.

 

Preziosa vittoria per Vitucci, prima di un quadrittico terribile.  (foto Alessia Bruchi 2014)

 

PAGELLE PISTOIA

 

MCGEE 7: L’artefice delle poche gioie della stagione 2017/2018 di Pistoia di quest’anno è uno dei problemi tattici che Vitucci ha dovuto risolvere per portare a casa la vittoria. Bravo anche nell’iniziativa personale quando l’attacco pistoiese non riesce a girare bene il pallone, è l’ultimo ad arrendersi e fino alla fine cerca nel quarto finale quella giocata che avrebbe potuto dare alla sua squadra un barlume di speranza di vittoria, ma negli ultimi minuti il canestro Brindisi era come se fosse turato. I’m (still) the Champion! 

In sette incontri, prima sconfitta contro Brindisi per McGee(a sinistra nella foto di Pasquale Cotugno)

GASPARDO 6,5+: Come McGee, ma a differenza sua si spegne quando ormai la partita per Pistoia è compromessa. Candela al vento.

IVANOV 6,5:  L’unico lungo di Pistoia che si salva, anzi ai punti batte leggermente il suo dirimpettaio Lalanne, con un maggior numero di punti (13 vs 12) e percentuale al tiro (6/9 vs 3/9), ma se Brindisi riesce comunque a trovare inaspettate risorse nel ruolo di 5 senza Oleka, Pistoia non trova apporto consistente dalla panchina da chi invece è un centro di ruolo, come Magro. Solo.

DELLA ROSA 6: Pochissimi minuti in campo bastevoli però per mettere a segno due triple con personalità. Inutile dire, anzi è d’uopo ricordarlo, che i suoi 6 punti sono la migliore prestazione in A per questo ragazzo classe 1996. Coraggioso.

MOORE R. 6-: Fa quello per cui è noto ( distribuire assist, 4), ma non è quasi mai protagonista in fatto di punti. La battaglia fra i Moore in posizione di point guard è ovviamente appannaggio di quello di Brindisi. Svilito.

DIAWARA 5+:  Causa antichi dissapori, è preso di mira dalla curva brindisina, prima del match con una coreografia allusiva ed una ben più icastica (per il quale la società è stata multata di 2400 euro), e durante con assordanti fischi ad ogni pallone che tocca. Cerca di mettersi in ritmo e di metterle a tacere cercando la via del canestro, ma invano e neppure a cronometro fermo va benissimo (1/4), quando il rumorio dei tifosi diventa ancora più disturbante. Anche il coach lo relega spesso in panchina capendo che non sarà la mai la sua partita, e i 10 rimbalzi che cattura non possono rendere la sua prestazione sufficiente. Fammi un fischio!

MIAN 5: Entra in campo e subito buca la retina dalla lunga distanza, ma sarà quasi tutta qui la sua partita. MI (h)ANno marcato troppo bene!

LAQUINTANA 5: Buoni i primi minuti per quanto riguarda l’impatto tattico, poi col passare dei minuti la sua partita è il fedele specchio della sua stagione, che sarebbe dovuta essere quella della sua esplosione ed invece lo sta vedendo molto spesso ai margini. E’ meglio Lafroome.

MAGRO 5-: Male come sostituto di Ivanov, il suo score di 0/2 al tiro, 2 rimbalzi, 2 palle perse e un assist è un….MAGRO bottino.

BOND 5-: Se Pistoia ha perso questo importante scontro salvezza, un fattore è stato anche il contributo nullo delle ali grandi fra lui e Diawara, un punto in due, senza neppure sfruttare una serata non tra le più memorabili di Smith. Trasforma almeno un facile tap-in in un errore marchiano. Il mio nome è….boh, non ricordo.

BARBON S.V: Ingiudicabile

COACH ESPOSITO 5,5: Il “Diablo” sa che può metterci tutta l’energia e la grinta di cui è capace per catechizzare i suoi giocatori, così come sa che dalle rape il sangue non si può cavare. Predicatore nel deserto.