Openjobmetis Varese – Sidigas Avellino 82-75

Varese piega anche Avellino nel suo fortino di Masnago, e si rilancia per il miracolo playoff che tutti i tifosi biancorossi sognano. Avellino deve abdicare dopo aver condotto in porto una rincorsa coronata con il primo vantaggio irpino dell’incontro a 6 minuti dalla sirena finale sul 67-69. Da qui Varese ha avuto il grande merito di crederci e di non mollare mai, andando a vincere una partita condotta fin dal primo quarto con grande lucidità e buone percentuali al tiro. La Openjobsmetis deve ringraziare soprattutto Okoye, MVP del match, sue sono le cifre da capogiro con 36 di valutazione, 26 punti segnati e 8 rimbalzi. Tutta la truppa di coach Caja è stata all’altezza, citiamo Avramovic 13 punti e Vene 12 punti. Avellino ha reagito un po’ tardi, e ha subito Varese sotto i tabelloni e nella grinta espressa in campo. Dezmine Wells è stato fondamentale nel secondo tempo per ricucire il gap negativo di Avellino, ma i suoi 15 punti e i 22 punti di Rich non sono bastati. La rincorsa al primo posto della classifica si fa ora molto più complicata per gli uomini di Sacripanti.

Germani Basket Brescia – Segafredo Virtus Bologna 66-70

Vince la Virtus, 70 a 66 alla Germani sotto gli occhi di Sergio Scariolo ambasciatore bresciano della pallacanestro nel mondo e coach della nazionale spagnola. Match vibrante, maschio vinto dalla squadra che è stata in grado di non perdere la concentrazione nel momento caldo del match a cavallo del terzo periodo (break 10-0) e che ha tirato meglio dalla lunetta 53% contro il misero 10% dei padroni di casa. Nelle file bresciane pesa tanto l’assenza di Moss, soprattutto nell’economia difensiva dove Slaughter e Baldi Rossi hanno vinto il match a rimbalzo 38 a 30 con Dario Hunt troppo solo contro lo strapotere fisico bolognese. Il “bresciano” Aradori ha avuto il compito di mettere il sigillo sul match con due liberi ad una manciata di secondi dalla sirena, ma il titolo di MVP del match è da assegnare a Slaughter autore di 15 pt. (75%) e 10 rimbalzi (6D-4O). Per la Leonessa buona prova balistica di Michele Vitali con 22 pt. e di Luca Vitali 12 pt e 10 assist.

Betaland Capo D’Orlando – Banco di Sardegna Sassari 89-103

Secondo successo in fila per Sassari e seconda volta consecutiva oltre i 100 punti per Sassari, che cancella il precedente record di 102 punti di settimana scorsa e lo aggiorna con una lunghezza in più, portando sei uomini in doppia cifra. Vittima questa volta è Capo d’Orlando, all’undicesima sconfitta consecutiva ed in un vero e proprio marasma tecnico e tattico. Sassari ci mette cinque minuti a prendere le misure alla Betaland grazie alle triple di Stipcevic ed i punti in pitturato di Jones, break di 12-4 e Dinamo che scappa via. Gli USA ospiti sono protagonisti, con Bostic e Pierre che fanno il bello e cattivo tempo; Capo d’Orlando affonda e non riesce più a risalire, con la coppia Faust – Knox a mettere punti sul proprio carnet ma senza dare mai l’impressione di poterla ribaltare.

Happy Casa Brindisi – Vuelle Pesaro 93-83

Torna al successo la Happy Casa, che si allontana dall’ultimo posto occupato dalla Vuelle e mettendosi così a distanza di sicurezza. I primi due quarti della delicata sfida salvezza fra Brindisi e Pesaro sono stati quasi senza storia: troppo moscia Pesaro e Brindisi che approccia la gara con il piglio giusto; un Nic Moore formato deluxe (22 punti) porta la sfida anche al +20, 52-36 alla sirena. Alla ripresa Pesaro è più convinta, Brindisi presume di avere già vinto ed è una lunga sofferenza, si arriva anche al – 3 all’ultimo quarto ma alla fine Br ha quel quid di energia e talento per dare un 93-83 che ribalta anche la differenza canestri. Per Pesaro ottimo apporto di punti di Omogbo (17),Clarke (16),Mika (11), Moore D (17), gli uomini su cui la squadra marchigiana punta per salvarsi

Reyer Venezia – Red October Cantù 107-83

Venezia vince e convince, sbrigando la pratica Cantù in poco più di 25 minuti e riagganciando Milano in vetta alla classifica. Al Taliercio, dopo 40 minuti di basket champagne i padroni di casa si impongono con un rotondo 107-83, punendo i canturini per le numerose palle perse (16) e per le basse percentuali da oltre l’arco (6/24). La contesa, dopo il vantaggio iniziale di Cantù, ha visto i lagunari sempre in controllo, abili a piazzare sin da subito, grazie anche alle spettacolari giocate di un indemoniato Haynes, un importante parziale (12-4). Dopo 10 minuti di buon basket, il primo parziale recita 28-16, con Bramos e Culpepper come migliori realizzatori (7 punti per entrambi). La seconda frazione prosegue sulla falsa riga della prima, con Cantù che prova a diminuire il gap e con i veneziani che sono puntualmente bravi a mortificare i tentativi di Thomas e compagni, beneficiando anche del 6/7 da 2 di Watt (12). Alla pausa lunga si giunge sul 49-38 per gli orogranata. La terza frazione, decisiva per il pesante passivo finale, ha visto i veneziani godere della buona precisione balistica da oltre la linea dei sei metri e settantacinque, con Jenkins che merita una menzione di lode (79-56 al 30′). L’ultimo periodo, valido solo per gli onori di cronaca, ha visto Venezia dilagare, con il neo arrivato Sosa che ha dato saggio delle sue doti tecniche. Al quarantesimo i tripudianti tifosi veneziani possono festeggiare per un roboante 107-83.

Vanoli Cremona – Fiat Torino 92-70

Vanoli di autorità’ sulla Fiat Torino al PalaRadi che rilancia le proprie chance play off in un match dove si guadagna anche il doppio confronto favorevole. Molto bene il gruppo italiano di coach Sacchetti con Ruzzier, Ricci ma anche Gazzotti non solo come contorno a due Usa come Kelvin Martin (5/6 da tre) e Johnson Odom. Per i ragazzi di Galbiati troppe perse ed un Vujacic nervoso che di fatto con l’espulsione toglie il suo talento e la sua pericolosità ai suoi. I padroni di casa viaggiano subito a mille correndo e tirando con percentuali alte (10/17) ma Torino resta in scia grazie ai rimbalzi (11 a 6) e Mbakwe con 3 in attacco e due subiti. La freschezza di Fontecchio fa partire un primo allungo della Vanoli che con Odom in versione finalizzatore (12) scappa sul 30-22 con la Fiat già in doppia cifra con le perse (10). Torino rientra in partita con Vujacic che pochi secondi dopo si fa’ espellere frettolosamente dopo un antisportivo e conseguenti sue vibranti proteste. Martin dalla lunetta (5/5) nonostante problemi alla caviglia porta Cremona al massimo vantaggio (47-32), stessa sinfonia nel secondo tempo con Martin (24 punti) inarrestabile per chi viaggia che mantiene avanti nel punteggio i suoi con margine di sicurezza. Dalla parte opposta Garrett Diante (20 con 7/9 dal campo) non basta a ricucire lo strappo.

(Bruno Crippa, Klaus Krug, Alessandro Aita, Gianluca Lo Masto, Federico Ionata, Alessandro Salvini)