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Sidigas Avellino – Dinamo Sassari 67-80

Una brutta Avellino incassa la terza sconfitta casalinga del suo campionato, concedendo a Sassari la possibilità di sperare nei playoff e indebolendo il proprio quarto posto, con Trento che soffia sul collo della squadra di Sacripanti. La Dinamo parte a ritmi altissimi, Polonara (16) e Stipcevic sono indiavolati in attacco e approfittando del momento no di Avellino vanno subito in vantaggio in doppia cifra (13-25 al 10’) con un break di 12-0. Avellino torna in auge con Filloy, ma la frittata viene combinata nel secondo tempo, quando il roster di Markovski inizia a fare a fette la difesa avversaria. Bamforth è un’iradiddio (13 dei suoi 16 punti nel terzo quarto), Spissu e Bostic sono chirurgici e Sassari mette il turbo, toccando il +17 al 30’ e addirittura il +23 sul 46-69. Scrubb tenta la rimonta impossibile, ma la Dinamo amministra il largo vantaggio.

EA7 Emporio Armani Milano – VL Pesaro 70-75

Clamoroso al Forum: Pesaro fa suo il confronto con Milano e guadagna due punti pesantissimi in chiave salvezza, grazie anche alla contemporanea sconfitta di Capo d’Orlando nel confronto incrociato testa-coda con Venezia. Di contro la EA7 vede allontanarsi la vetta e viene travolta dai fischi dei suoi tifosi. Complice una giornata pessima al tiro da fuori (5/28 da tre punti), i padroni di casa vanno sotto nel terzo parziale con l’attacco di Pianigiani che tira fuori dal cilindro un mesto 5/15 complessivo dal campo. Nel mentre Pesaro, trascinata da Bertone nei primi 20’ (19 dei suoi 23 punti arrivano in quel momento), trova in Rotnei Clarke il suo leader: il playmaker diventa un cecchino e non sbaglia più niente (18 punti senza errori al tiro nel secondo tempo), mentre Omogbo torna il totem di inizio stagione in area (16+11). La VL prende in mano la gara toccando il +9 e resiste al rientro avversario targato Tarczewski e Micov (11 e 13 punti).

Reyer Venezia – Betaland Capo d’Orlando 104-85

La Reyer non delude le aspettative e maltratta una malcapitata Capo d’Orlando (104-85), fanalino di coda solitario a causa della concomitante vittoria pesarese in quel di Milano (70-75). La compagine di coach De Raffaele, in controllo sin dalla palla a due, vede in Sosa (7 punti con un solo errore dal campo) e Watt (6 con 3/3 da 2) i suoi iniziali trascinatori mentre per il team siciliano è il solo Justin Knox a fare la voce grossa (13 punti e 4 rimbalzi, 25-19 al 10’). La seconda frazione, sulla falsa riga della prima, vede Venezia provare a scappare e Capo d’Orlando provare a rintuzzare i tentativi di fuga dei padroni di casa, con la gara che al ventesimo si arena sul 49-37. Alla ripresa delle ostilità Venezia scende sul parquet -se possibile- con una ancor maggiore determinazione e il team veneto piazza l’allungo decisivo sulle note di un fondamentale Sosa (18 punti) e del sempre valido Watt (10), con Knox che sull’altro versante ne scrive 22: si giunge all’ultimo mini intervallo sul 79-63. L’ultimo periodo vede la reazione di Capo d’Orlando troppo flebile e i padroni di casa banchettano su una Betaland ormai senza più energie fisiche e nervose.

Fiat Torino – Dolomiti Energia Trento 88-92

Con un’altra solida prestazione la Dolomite Energia Trento porta a casa una vittoria importante contro la Fiat Torino. Non è stata una vittoria facile per la squadra di coach Buscaglia, sotto di 17 punti in chiusura di primo quarto, ma capace di una rimonta basata sulle ottime percentuali al tiro e dalla gran vena di Diego Flaccadori e di Toto Forray. Trento che ha saputo approfittare della difficoltà prima di tutto mentale della squadra di coach Galbiati, che nonostante una partita aggressiva e tutto sommato positiva, è andata in confusione nei minuti finali, lasciando scappare gli avversari sul +8 e poi, dopo averli recuperati, scegliendo una  scriteriata conclusione da due punti, quando sotto di 3 a 20 secondi dalla fine avrebbe dovuto cercare il tiro del pareggio. Una sconfitta che per Torino vuol dire addio ai sogni playoff, giustamente sfumato dopo aver raccolto due sole vittorie nel girone di ritorno e vittoria che invece conferma Trento come possibile protagonista anche nella post season.

The Flexx Pistoia – Segafredo Virtus Bologna 61-74

Vittoria importante per Bologna, che in virtù dei buoni risultati delle squadre in lotta per i playoff, tiene ancora integre le proprie speranze di rimanere fra le migliori otto contro una Pistoia apparsa pasticciona e scarica ma che nonostante tutto conserva il diritto di rimanere in massima serie anche il prossimo anno. La Virtus si mette a tirare il gruppo sin dall’inizio con Aradori (16+6) e Slaughter (18+8), mentre Pistoia ottiene qualcosa solo da Ivanov (17 alla fine). Esposito perde anche McGee per falli e Bologna ha la strada spianata per aprire la forvice, sono due triple di Lafayette nel terzo parziale (15 e 4/8 da tre) a scrivere il assimo vantaggio sul +19. Pistoia tenta la disperata rimonta, tocca anche il -9 ma nel finale Aradori rimette le cose a posto, regalando la vittoria alla Segafredo.

Openjobmetis Varese – Happy Casa Brindisi 69-65

Partita dal punteggio basso e non molto spettacolare al PalA2A di Masnago, Varese supera Brindisi solo con un ottimo terzo quarto dopo una prima parte di gara completamente anonima e sottotono rispetto alle solite prestazioni casalinghe della Openjobmetis. La partita per gli uomini di coach Caja inizia solo nel secondo tempo, quando riesce a portarsi in vantaggio dopo aver sofferto gli ospiti ed aver chiuso all’intervallo sotto 25-27, retta da un ottimo Tyler Cain (17+12). Il parziale decisivo all’inizio del secondo tempo lo mettono insieme Avramovic (21 alla fine), Vene e Natali con una serie di tiri dall’arco che finalmente tolgono lo zero dalla percentuale da tre fino a quel momento scritto sul tabellino dei padroni di casa. La squadra dell’ex coach biancorosso Vitucci, non ci sta a perdere così si danna l’anima per rientrare in partita soprattutto con i canestri di Donta Smith e di Mesicek (16 punti per loro alla fine). I pugliesi rincorrono sempre anche nell’ultimo quarto, quando riescono a portare Varese alla lotteria dei liberi nei secondi finali dell’incontro, forzando il fallo sistematico e arrivando sotto nel punteggio fino al finale di 69-65.

Red October Cantù – Grissin Bon Reggio Emilia 90-79

Ottima dimostrazione di forza da parte di Cantù, che fra le mura amiche riesce a metter sotto Reggio Emilia, rimasta in gara per più di 30’ grazie ad un’ottima fluidità offensiva ma che con questo ko dice addio alle tenui speranze di partecipare ai playoff. Il primo tempo è tutto di Amedeo Della Valle: il numero 8 si conferma letale con la palla in mano segnando in ogni modo; Cantù rimane in gara coinvolgendo tutti in attacco, con Burns solito padrone sotto le plance (15+13) e Thomas (19 punti). Dopo 20’ ad alto punteggio, Reggio tenta di allungare toccando anche il +7 in avvio di terzo parziale ma la difesa brianzola mette la museruola a Della Valle (28 alla fine) mentre Culpepper (21) e Smith (13) continuano a segnare. Complice anche un tecnico a De Vico la Red October allunga, Reggio è dura a morire ma inizia a perdere troppi palloni (18 alla fine) e la mira inizia a sporcarsi, regalando a Cantù il 15esimo successo in campionato.

(Alessandro Aita, Bruno Crippa, Federico Ionata, Davide Rosa)