Banco Sardegna Sassari-Reyer Venezia 84-92

Continua la corsa in vetta della Reyer, alla quarta vittoria consecutiva, che complica i piani playoff di Sassari. Inizia la gara senza paura la Reyer, imponendo il proprio ritmo alla formazione sarda; subito in palla Daye e Watt. Il Banco, però, fa girare bene palla nei primi due quarti e rimane incollata agli ospiti che hanno in Tonut una grande risorsa dalla panchina (14 punti per lui).  L’Umana non si lascia intimorire dai fischi del Palaserradimigni e guida la gara negli ultimi due quarti senza dare possibilità alla Dinamo di rientrare in partita. Risultato finale 84-92.

Vuelle Pesaro-Red October Cantù 82-91

La Vuelle ci prova, ma non è abbastanza. Nonostante gli sforzi, la sensazione è che ci sia davvero troppa Cantù, e troppa differenza di qualità tra le squadre in campo. Pesaro deve cedere le armi sul punteggio di 82-91 abbattuta da una avversaria coriacea e capace di segnare con tutti i suoi terminali offensivi (e 5 uomini in doppia cifra). Dopo un primo periodo comunque positivo, i padroni di casa sono stati seppelliti dal potere fisico sotto le plance di Burns e Thomas e hanno faticato a contenere l’estro offensivo degli esterni canturini, incappando in un secondo quarto di digiuno offensivo che ha fatto davvero male alle speranze biancorosse. A poco è servito il tentativo di rimonta nel terzo periodo che Cantù ha saputo brillantemente gestire e contenere. A nulla sono valsi i 29 punti di Clarke e la prova di intensità e voglia di Bertone (18 punti). Una sconfitta che allarma e impensierisce, in vista di un finale di stagione che si preannuncia sempre più infausto.

Happy Casa Brindisi-Vanoli Cremona 72-99

Vince nettamente Cremona, alla fine di una partita dalle due facce. Il primo tempo è equilibrato, tanti break e contro break. Sembra però Brindisi ad avere un po’ l’inerzia dalla sua, con una buona prova di Suggs maggiormente responsabilizzato, 19 punti, e positivo anche Iannuzzi voglioso di rivalsa, con 13,  con Cremona che però rintuzza con il talento individuale. Poco da dire nel secondo tempo: Cremona gioca e difende meglio, Brindisi è stanca e corta, il vantaggio si dilata irrimediabilmente e la partita si compromette già a metà terzo quarto. Prestazione monstre di Johnson Odom e Martin, 27 punti ciascuno.

Betaland Capo d’Orlando-Sidigas Avellino 73-77

Non riesce alla Betaland la doppietta di vittorie e dopo un overtime deve cedere contro una Scandone svogliata e poco concentrata, che ci mette molto del suo per rimettere in partita la squadra siciliana e nell’overtime deve ringraziare Leunen e D’Ercole per due missili dalla grande distanza che frustrano i tentativi degli uomini di Mazzon. Avellino parte in controllo, gestendo la voglia di Capo d’Orlando, con il solito Knox a fare onde sotto canestro, ma lentamente la Sidigas prende in mano il match, grazie anche e soprattutto alla lunghezza della sua panchina. Ed il match sembra in cassaforte a metà dell’ultimo quarto sul 57-66 per la squadra di Sacripanti, che paga però una lunga pausa per mettere a posto la retina di un canestro e quando si riparte subisce un 11-2 di parziale che manda le squadre all’extra-time. Qui non segna nessuno, Leunen dà il +1 da 7 metri, Stojanovic e D’Ercole mettono due missili da lontano e gli ultimi assalti di Capo finiscono sul ferro.

Segafredo Bologna-Openjobmetis Varese 69-71

Priva di Alessandro Gentile e Umeh e con un Lawson presente solo per onor di firma, la Virtus perde un importante spareggio playoff a beneficio di Varese, che continua invece la sua corsa in un girone di ritorno da favola. Tanti minuti per Pajola nella Virtus ma alla fine le rotazioni ridotte hanno fatto affrontare alla Virtus le ultime curve della partita con la spia della riserva accesa. Punteggio alto in avvio, con 17 punti prodotti dalla coppia bianconera Baldi Rossi-Aradori, ma la Segafredo non sa dare spallate e la partita è rimasta sempre in equilibrio, con entrambe le squadre che hanno abusato del tiro da fuori provando pochissimo a cercare fortuna dentro il pitturato. Fattore importante soprattutto per la Openjobmetis che nei secondi venti minuti ha messo a segno 9 siluri su 13 tentativi sorpassando i padroni di casa e andando ad espugnare il Paladozza, anche se nel finale, dopo una clamorosa palla persa sulla rimessa la Virtus ha avuto l’opportunità, con meno di un secondo da giocare, di pareggiare la partita con Slaughter, ma gli Dei del basket hanno premiato la squadra di Caja.

Germani Brescia-EA7 Emporio Armani Milano 88-85 dts

La Germani non finisce di stupire e mette una seria ipoteca sul terzo posto fermando la corsa dell’Olimpia Milano nel big match di giornata. Brescia, pur priva di Hunt, mette in piedi una grande prova corale con Landry e Michele Vitali a trascinare i compagni, mentre dalla parte opposta sono Cinciarini e Gudaitis, tenuto però a sedere nel finale, gli uomini in più per Pianigiani. Brescia parte meglio e tiene saldamente la testa nei primi 20′ toccando anche il +13, ma Milano nel terzo quarto si rimette in carreggiata, soprattutto grazie alla difesa e l’ultimo quarto è punto a punto, con Goudelock prima e Vitali poi che sbagliano il colpo del ko mandando la partita all’overtime. Qui Cinciarini prova a spingere Milano ma Brescia è più fredda ed è ancora Vitali a firmare le giocate decisive.

Dolomiti Energia Trento-The Flexx Pistoia 85-70

Vince ancora Trento e consolida la sua posizione in classifica, ma contro una coraggiosa Pistoia serve il meglio dai vari Sutton, Hogue e Gomes. La squadra di Buscaglia parte con il freno a mano tirato mentre dall’altra parte Mian e McGee giocano al tiro a segno e con il 50% da 3 punti permettono alla The Flexx di tenere la testa del match per 15′, fino a quando Hogue non prende in mano Trento e firma il primo parziale che vale il +3 all’intervallo lungo. Nel terzo quarto è Sutton a dirigere le operazioni e la Dolomiti Energia sembra prendere decisamente in mano la partita allungando fino al +11. Pistoia però non molla, tiene Trento senza punti dal campo per 4′ e con Mian e McGee di nuovo caldi firma un 14-0 che vale il +3. Nel momento più difficile, però, Buscaglia trova un paio di giocate di Sutton ed una tripla di Gomes che fanno partire il contro-break di 13-4 che chiude i giochi.

(a cura di LucioUsai, Klaus Krug, Luigi Piarulli, Gianluca Lo Masto, Fabrizio Quattrini, Marco Bogoni)