Un Jason Rich cinque stelle extralusso decide la gara fra Pistoia e Avellino. L’esterno passato dalle parti di Cremona segna 14 dei suoi 28 punti nel secondo parziale, contribuendo in maniera determinante al break di 15-4 in cinque minuti capace di ribaltare l’inerzia della gara. La The Flexx era partita bene, sfiorando anche la doppia cifra di vantaggio prima dell’esplosione dell’uragano Rich che mette in calce il risultato sul  71-86. Con questo successo Pino Sacripanti diventa l’allenatore più vincente della storia dei biancoverdi raggiungendo Frank Vitucci.

È Capo d’Orlando a uscire vincitrice dalla ‘guerra fra poveri’ in casa di Reggio Emilia, con i siciliani che strappano il primo successo in campionato e lasciano i biancorossi nella polvere. La Grissin Bon può contare su un Amedeo Della Valle in stato di grazia e dopo tanti minuti sul filo del rasoio la spinge di forza verso il vantaggio all’intervallo; il figlio d’arte è però troppo solo in attacco e arriva spompato nel finale, mentre la Betaland impone il suo ritmo e mette a segno il break decisivo grazie ai punti del vecchio lupo Atsur e del giovane leone Kubolka. La squadra di Gennaro Di Carlo esulta sul 69-75, gli uomini di Menetti sono nei guai.

Torino si impone in rimonta contro Pesaro avanti al proprio pubblico per 88-79, rilanciando così le proprie ambizioni di classifica. L’avvio è di targa Erik Mika: il lungo mormone (20 in 20’ alla fine) è una chimera per la difesa piemontese nel primo parziale, segnando 14 dei 30 punti che portano avanti i marchigiani. La rimonta della Fiat inizia già nel secondo quarto, riducendo buona parte dello scarto con un ottimo movimento di palla (7 assist su 10 canestri dal campo nei secondi 10’), per poi mettere la freccia e sigillare la vittoria con le prestazioni balistiche prima con Deron Washington e poi con Sasha Vujacic. Non bastano per la Consultinvest le solite ottime prove di Marco Ceron e Dallas Moore.

Un terzo quarto da 33 punti indirizza la gara fra Milano e Brindisi dalla parte delle ‘scarpette rosse’. La Happy Casa, bisognosa di punti, riesce a resistere all’onda d’urto nei primi venti minuti, affidandosi all’atletismo di Cady Lalanne; non può però nulla di fronte alla ‘sgasata’ della squadra di Pianigiani a metà del terzo parziale, guidata dai soliti noti Gudaitis e Goudelock affiancati da delle interessanti iniziative di Cinciarini. L’EA7 passeggia nel finale, portando a casa il successo per 93-73 e lasciando la squadra di Dell’Agnello in fondo alla classifica.

La cervellotica Cantù ottiene la seconda vittoria del suo campionato piegando al suo volere Trento per 88-80. Una gara tirata per più di venti minuti, fino a che Jeremy Chappell decide nel terzo quarto di creare lo strappo decisivo con dieci punti in fila, mettendo in posizione di rincorsa la Dolomiti Energia. La squadra di Buscaglia non si fa pregare, si riavvicina fino al -1 al 31’ ma sbatte contro i punti del duo in pitturato Crosariol – Burns. Chappell si aggiudica la palma di MVP con 24 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e 7 recuperi per un roboante 37 di valutazione, a nulla valgono i cinque uomini in doppia cifra per gli ospiti.

Bologna deve vincere due volte la gara contro Sassari per salire a quota 6 in classifica. La Virtus, sotto la spinta del duo Gentile-Aradori, riesce ad allungare in maniera sostanziosa nel terzo parziale, toccando il +16 sul 60-44; la squadra di Ramagli non aveva però fatto i conti con gli americani della Dinamo, capaci di ricucire lo strappo in pochi minuti riaprendo il match alla vigilia dell’ultimo parziale. Le forze però sono al lumicino e i padroni di casa allungano con un break di 9-3 negli ultimi minuti, riuscendo a portarsi a casa i due punti e fermando una volenterosa Sassari.