Un Shavon Shields monumentale in gara-4 (foto Pasquale Cotugno)

Dolomiti Energia Trento-EA7 Emporio Armani Milano 77-74 (serie 2-2)

L’Aquila Trento vince una incredibile, per svolgimento, gara-4, mantenendo l’imbattibilità casalinga nei playoff, impatta la serie e sposta adesso tutta la pressione su Milano, che non può assolutamente sbagliare gara-5 al Forum mercoledi sera. In una serata in cui entrambe le squadre hanno faticato tanto al tiro, Milano gioca una partita tatticamente perfetta per 27′, non facendo correre Trento con una perfetta transizione difensiva, non brillando in attacco ma lucrando sui tanti errori di Trento (4/21 al tiro nei primi 15′) ed appoggiandosi soprattutto sulla classe di Goudelock e Micov. L’errore di Milano è stato quello di non uccidere Trento quando ha visto il sangue (+11 a 3′ dall’ultima pausa), perché l’Aquila è dura a morire e quando Sutton e Shields hanno acceso la miccia Trento ha cambiato pelle, grazie anche al quintetto piccolo con Silins da 5, soprattutto nella metà campo difensiva riuscendo finalmente ad accendere i motori in transizione, mettere assieme un clamoroso break di 29-4 e portare a casa il match nonostante qualche patema di troppo nel finale.

Vladimir Micov, insieme a Goudelock l’unico a salvarsi per Milano (foto Stefano Gandini 2018)

LA PARTITA – Si parte a ritmi blandi ma soprattutto con difese molto aggressive e tanti errori in attacco, il risultato è un 4-6 Milano con 3/13 complessivo dopo 5′ di gioco e più palle perse (5) che canestri. La notizia negativa per Trento è che segna un solo canestro dei primi 7 tiri tentati, quella buona è che Tarczewski e Gudaitis sono già a 2 falli in meno di 7′ di gioco, con Pianigiani costretto a chiamare Cusin in campo. Trento prova ad aumentare i ritmi con Gutierrez ma il canestro resta una chimera (2/12 alla prima pausa) ed è solo grazie al 7/9 ai liberi che la squadra di Buscaglia limita i danni al -2 alla fine di un primo quarto di pura sofferenza. Milano prova a costruire un mini-parziale in avvio di secondo quarto, anche perché Trento non riesce proprio a fare canestro (4/21 dopo 15′) e così bastano una penetrazione di Goudelock ed un paio di inchiodate di Tarczewski per allargare il divario fino alla doppia cifra (15-27) sulla prima tripla della serata, dopo 17 errori consecutivi. Trento prova ad aggrapparsi all’energia di Sutton e Shields per restare mentalmente in partita e riuscire a ricucire il margine prima della pausa lunga, grazie soprattutto al 5/7 al tiro negli ultimi 3′ del secondo quarto.

Insieme a Shields, è stata l’energia di Sutton a tenere Trento in partita (Foto V.V.2018)

Goudelock prova a mettere un pò di qualità sulla partita ma Trento sembra essere rientrata con più energia, nonostante Hogue continui ad essere spettatore non pagante. Ma ci pensano Forray con due scippi e Shields con 5 punti consecutivi a riportare Trento sul -2. Vlado Micov è però un killer silenzioso e tutte le cose migliori di Milano, sia in attacco che in difesa, passano dalle sue mani e così l’Olimpia ritrova la doppia cifra di vantaggio a 3′ dall’ultima pausa (42-53), costringendo Buscaglia a chiamare time-out. Da cui l’Aquila esce con le marce alte e sono ancora Shields e Sutton a confezionare un 10-2 che riporta Trento ad un solo possesso dopo 30′, con il campo che diventa improvvisamente una tonnara e Tarczewski ne fa le spese con una profonda ferita alla testa. Trento deve fare i conti con il quarto fallo di Sutton e Hogue, ma con il quintetto piccolo l’Aquila ritrova l’intensità difensiva dei giorni migliori con Milano che fatica anche a costruire i tiri. Shields e Silins costruiscono l’incredibile +10 che si materializza sul tabellone con 5′ da giocare. L’Olimpia è in rottura prolungata, non riesce neanche a rimettere in gioco la palla e si consegna ad un’Aquila Trento dalle mille vite e risorse, che impatta la serie e si guadagna come minimo un’altra serata davanti al suo pubblico.

Shields, naturale MVP del match(foto Pasquale Cotugno)

MVP – E’al momento l’uomo in più di Trento nei playoff ed in queste finali, ma Shavon Shields ha giocato una gara-4 monumentale, caricandosi la squadra sulle spalle in una serata in cui Hogue e Gomes hanno faticato tantissimo a fare canestro e Forray si è limitato alla regia. Trento ha tirato malissimo ed è per questo che il suo 11/13 da 2 punti acquista ancora più peso, ma l’importanza di Shields è soprattutto nel finale di secondo quarto, quando l’onda di Milano stava salendo, ed insieme a Sutton ha tenuto Trento attaccata con i denti alla partita, e poi negli ultimi 3′ del terzo quarto, in cui ha cambiato da solo l’inerzia della partita, facendo partire il clamoroso parziale di 29-4 che ha ribaltato la partita come un calzino. Chiude con 31 punti, con 11/16 al tiro, 8 rimbalzi e 7 falli subiti per un clamoroso 39 di valutazione.

Dolomiti Energia Trento-EA7 Emporio Armani Milano 77-74 (11-13; 18-21; 23-21; 25-19)

TRE: Shields 31, Hogue 14, Sutton 13. Rim 34(Shields 8); Ass 13 (Forray 5)

MIL: Goudelock 14, Micov 13, Jerrells 10. Rim 36 (Gudaitis 6); Ass 8 (Micov 4)


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