Archiviato il primo trofeo stagionale, il campionato italiano di pallacanestro si prepara ad aprire i battenti. Un copione che parte con i soliti presupposti: tutti pronti a combattere contro la favorita d’obbligo Milano, uscita a braccia alzate dallo scorso weekend cestistico. A parlare, come sempre, sarà il parquet, con sedici squadre che si sfideranno per il titolo di campione d’Italia e sfilare la corona dalla testa della banda di coach Pianigiani.

A. Banks torna a Brindisi ( Foto Alessandro Montanari 2016 )

BOTTOM OF THE LEAGUE – Cominciamo con la neopromossa Trieste, che mettiamo in questo gruppetto solo per i 14 anni lontano dalla massima serie e quel po’ di emozione che si potrà sentire all’inizio. Il roster di Damasson ha sette giocatori di buon livello, con l’esperienza di Peric e Chris Wright sugli scudi. Da tenere d’occhio Justin Knox, che bene ha figurato durante la sua breve esperienza a Capo d’Orlando lo scorso anno. Quel che manca per poter ambire a qualcosa di più è la panchina, con grandi vecchi come Cavaliero e Cinciarini costretti a giocare minuti importanti, ma l’esperienza potrebbe sorprendere. Reggio Emilia e Cremona sono squadre con più punti di contatto: quintetto abbastanza esperto che può tranquillamente cavarsi dagli impicci ma una panchina che lascia un minimo a desiderare per puntare ai primi otto posti in classifica. Due nomi che ci faranno divertire? Peyton Aldridge in casa Vanoli, Ricky Ledo in maglia Reggiana. Sperando che in biancorosso possa risvegliarsi anche Federico Mussini. In casa Brindisi si punta ad un campionato più tranquillo rispetto all’ultimo, con il ritorno di Adrian Banks che ha reso felici tutti i tifosi pugliesi; con Jeremy Chappell, arrivato da Cantù, potrà formare una coppia veramente esplosiva. Durante il precampionato la New Basket ha fatto strabuzzare gli occhi, rimanendo imbattuta, ma la poca profondità della panchina potrebbe farsi sentire in alcuni passaggi stagionali, frenando le ambizioni del gruppo di coach Vitucci. Chiudono la nostra griglia di partenza Pistoia e Pesaro: i toscani, salutato coach Esposito, ripartono da Alessandro Ramagli, ma i tagli al budget hanno consentito di metter su una panchina con ben poca esperienza. Molto passerà dalla vena realizzativa di Dominique Johnson e dalla crescita degli azzurri, con i giovani Della Rosa e Di Pizzo chiamati a dare qualcosa di importante. Pesaro parte invece un passetto avanti rispetto all’Oriora: quintetto straniero che può subito dire la sua, con le solite scommesse USA chiamate a fare ferro e fuoco in attacco. Mockevicius dovrà dimostrare le sue abilità da rim protector e rimbalzista per chiudere a chiave la metà campo difensiva, mentre a portare in alto il settore italiani ci dovranno pensare Ancellotti e Monaldi. A meno di qualche sorpresa.

Peppe Poeta, uno dei leader di Torino (Foto Uff. Stampa Fiat Auxilium Torino)

LOTTA AI PLAYOFF – Perde posizioni Avellino, che ha rinnovato completamente: Norris Cole potrà ricoprire il ruolo del messia (vista la sua grande fede cristiana), ben supportato da una buona batteria di americani (il ritorno italiano di Caleb Green è una garanzia), ma fra gli italiani, a parte Filloy e D’Ercole, manca qualcosa. Coach Vucinic conta su Campani e la sua completa guarigione. Torino vuole proporsi come mina vagante della stagione: squadra completamente rinnovata e sotto la guida di un santone del basket internazionale come Larry Brown. Tutti gli occhi sono per James Michael McAdoo, due titoli vinti con i Golden State Warriors, ma incuriosisce il ritorno di Carlos Delfino in Italia dopo quattordici anni. Un roster composto da stranieri giovani e col sangue agli occhi come Carr, Rudd, Cotton, Taylor e Stojanovic e giocatori di esperienza come Cusin, Poeta e lo stesso Delfino: se gira tutto per il meglio, la vedremo anche più su rispetto ad un settimo-ottavo posto. Varese vorrà continuare a dire la sua dopo il gran girone di ritorno della scorsa stagione. Salutato Okoye, a vestire i panni di variabile impazzita saranno il confermatissimo Avramovic e Thomas Scrubb, reduce da un buon anno ad Avellino. Innesti di esperienza e qualità quelli di Archie e Ronald Moore, buona la conferma di Cain mentre Bertone si alzerà dalla panchina per tirare da tre punti. Sotto ci si aspetta il salto di qualità da Antonio Iannuzzi. Cambia invece tutto Cantù, che non parteciperà alle coppe europee dopo il ko al preliminare con gli Antwerp Giants. La squadra che ha divertito tutti non c’è più, ma il talento è d casa in Brianza: fiducia a Tony Mitchell, MVP del campionato nel 2015 e in cerca dell’ennesimo rilancio. L’ex Trento ha visto la sua carriera scendere a sud dopo la grande stagione in maglia Dolomiti, ma se ha voglia rimane un attaccante di razza. L’arma segreta può essere Frank Gaines, che vuole spazzare via le sue 0 vittorie in 15 partite del 2014/2015, in sei mesi spesi fra Caserta e Pesaro. Calhoun, dopo la stagione finlandese a 20 punti di media, può dire la sua anche in Italia, mentre Davon Jefferson può essere un’altra bocca da fuoco molto intrigante.

IL POWER RANKING DAILYBASKET

#16 Oriora Pistoia

#15 VL Pesaro

#14 Happy Casa Brindisi

#13 Vanoli Cremona

#12 Grissin Bon Reggio Emilia

#11 Alma Trieste

#10 Red October Cantù

#9 Openjobmetis Varese

#8 Sidigas Avellino

#7 Fiat Torino

A più tardi per la seconda parte della nostra classifica, che vedrà le migliori sei del campionato protagoniste.

Alessandro Aita