Dolomiti Energia Trento-EA7 Emporio Armani Milano 71-96 (serie 2-4)

Goudelock (foto di Valentino Vitali)

L’Olimpia Milano vince il 28esimo titolo della sua storia, lo fa fuori casa espugnando dopo 12 partite il PalaTrento, prendendosi la rivincita sulla Dolomiti Energia a distanza di 12 mesi e cancellando in un colpo solo le delusioni dell’ultima stagione. L’ Aquila Trento, come lo scorso anno, si ferma sul più bello, ancora una volta in gara-6 ed ancora una volta dopo aver accarezzato in gara-5 il grande sogno. La stoppata di Goudelock alla fine della gara del Forum arriva fino in Trentino ed il linguaggio del corpo delle due squadre e l’atteggiamento in campo lo conferma, con Milano che gioca 40′ in assoluta tranquillità, non andando in panico neanche nei pochi momenti in cui Trento ha alzato ritmo ed intensità, mentre la squadra di Buscaglia entra in campo scarica e si innervosisce subito facendosi scivolare di mano la partita. L’Olimpia è partita forte in attacco, con 10/17 da 2 e 8/17 da 3 nei primi 20′, ma soprattutto fa la voce grossa in difesa, lasciando Trento sotto il 30% al tiro nella prima metà di gara, che di fatto ha deciso il match, visto che nella seconda metà l’ EA7 è andato con il pilota automatico, gestendo senza problemi fino allo striscione finale.

Bella gestione offensiva anche per Jerrells in gara-6 (foto di Valentino Vitali)

LA PARTITA – Milano parte ancora bene segnando 4 dei primi 5 tiri, correndo spesso e volentieri in transizione, e costringe Buscaglia al primo time-out sul 2-10. La reazione di Trento si manifesta con una maggiore intensità difensiva da cui la Dolomiti trova anche ritmo in attacco con Shields già caldo che guida il contro-break da 13-2 che portano Trento sul +3. Si va a strappi, con l’ingresso di Jerrells, per un Cinciarini già a 2 falli, che dà a Milano più ritmo offensivo e con il 5/9 da 3 punti nel solo primo quarto la squadra di Pianigiani va alla prima pausa sul +5 con un contro-parziale di 13-5. La musica non cambia in avvio di secondo quarto con Trento che oltre a faticare in attacco (ancora a 0 assist dopo oltre 13′) sembra non avere la solita intensità difensiva con Milano che gioca in scioltezza e va oltre la doppia cifra (21-34) con Gudaitis che in attacco sfrutta a rimbalzo (8 punti e 3 rimbalzi offensivi) l’ottima fluidità offensiva della squadra. Dall’altra parte Trento non solo non trova fluidità ma spesso neanche un tiro pulito segnando la miseria di 8 punti in 12′ mentre l’ennesima tripla di Milano vale il +19 a 3′ dalla pausa lunga. Trento sbuffa e si innervosisce, ma non riesce a ricucire oltre il -15 rientrando negli spogliatoi.

Toto Forray, il migliore di Trento questa sera (foto Pasquale Cotugno)

Milano rientra perdendo due palle in attacco e lasciando 3 rimbalzi offensivi a Trento ma ci pensano Micov e Kuzminskas (9 punti con 3/4 da 3 punti) a non far scaldare troppo il PalaTrento, con un nervoso Shields già a 4 falli a metà del terzo quarto, così come poco dopo Tarczewski. Nonostante Milano abbia in mano il match l’Aquila non molla e con la seconda tripla della serata di Betinho si riavvicina sul -11 e poco dopo ritorna sotto la doppia cifra con i liberi di Hogue. Milano non si scompone e con Kuzminskas e Bertans ristabilisce le distanze prima dell’ultima pausa. Ed è ancora il lituano a trovare il fondo della retina dalla grande distanza firmando il nuovo +13 che frustra l’energia residua che Trento prova a mettere sul parquet. Trento sente il senso di urgenza e l’attacco fatica mentre Milano trova punti da tutti e quando Shields butta in tribuna un pallone in transizione sul 64-82 iniziano a scorrere i titoli di coda su partita e stagione.

Kuzminskas protagonista di gara-6 (foto di Valentino Vitali)

MVP – Altra gara da fuoriclasse per Andrew Goudelock (21 punti con 5/9 da 3), che si prende il premio di MVP delle finali. Ma nella serata che consegna a Simone Pianigiani un altro titolo di campione d’Italia e lo lascia imbattuto nelle serie playoff, è Mindaugas Kuzminskas l’hombre del partido con una prestazione tattica e tecnica che giustifica lo sforzo fatto da Milano per portarlo in Italia nel corso della stagione. Con il trash-talking mette fuori partita Hogue sin dalla palla a due e poi in attacco punisce senza pietà dalla grande distanza, segnando spesso e volentieri nei momenti in cui Trento ha provato a rimettersi in partita. Chiude con 15 punti con 5/6 dalla grande distanza e 5 rimbalzi.

Dolomiti Energia Trento-EA7 Emporio Armani Milano 71-96 (20-25; 13-23; 23-18; 15-30)

TRE: Sutton 15, Shields 14, Forray 15 .Rim 34 (Gomes 7); Ass 6 (Sutton, Forray 2)

MIL: Goudelock 21, Bertans 15, Kuzminskas 15. Rim 34 (Gudaitis 9); Ass 13 (Jerrells 6)


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