EA7 Emporio Armani Milano-Dolomiti Energia Trento 91-90 (serie 3-2)

Andrea Cinciarini (foto Stefano Gandini 2018)

Vince l’Olimpia Milano la partita che potrebbe valere lo scudetto, contro una Dolomiti Trento che ha visto sfumare nel finale la possibilità di sbancare il Forum e giocarsi il match point in casa. Invece alla fine la spuntano i ragazzi di Pianigiani che, pur superiori tecnicamente e numericamente, faticano ad imporre il proprio ritmo e permettono a Trento di restare sempre dentro il match e di portarlo di nuovo dalla propria parte quando il gioco si fa duro. Milano era partita, come spesso è successo nella serie, molto bene, tirando addirittura 10/14 nel primo quarto, ma non appena la difesa di Trento è entrata in partita ecco riemergere i soliti problemi per la squadra di Pianigiani, che ha mostrato poche idee e non si è fatta risucchiare da Trento solo perché la squadra di Buscaglia ha avuto grossi problemi di falli che hanno fatto perdere spesso ritmo in attacco, nonostante tutti, da Betinho a Gutierrez abbiano provato a portare il proprio mattoncino. Ma quando nel finale Shields si è caricato la squadra sulle spalle, segnando 17 degli ultimi 18 punti di Trento, l’incredibile di stava materializzando. A deciderla, però, sono 2 liberi (un pò generosi) di Jerrells ed un’ incredibile stoppata di Goudelock sull’ultimo tiro di Sutton. Un finale amaro per Trento, mentre Milano festeggia come se avesse già il tricolore sulle maglie.

LA PARTITA – Inizio diametralmente opposto rispetto a gara-4, con punteggio alto e Milano che parte addirittura 6/7 da 2 punti ed il 50% da 3 riuscendo a mettere subito pressione su Trento con un ottima circolazione di palla e variando molto le conclusioni sia dentro che fuori. Anche Trento parte bene attaccando il canestro, ma quando Milano chiude l’area continua a faticare con le conclusioni da dietro l’arco ritrovandosi sul -6 (22-16) sulla tripla di Bertans. Milano gioca in scioltezza e tocca il +11 sull’ennesima tripla di un primo quarto scoppiettante in cui l’Olimpia mette 31 punti a tabellone mentre Trento finisce faticando e soprattutto con Sutton e Shields con 2 falli. Milano però, come spesso è successo nella serie, abbassa l’intensità, soprattutto Jerrells tiene troppo ferma la palla, mentre Trento accelera con Hogue (7 punti e 5 rimbalzi) ed un intraprendente Betinho (9 punti in 10′) rientrando sul -1 in meno di 4′, e poco dopo firma il sorpasso chiudendo un parziale di 16-6, costruito anche grazie alla maggior intensità a rimbalzo (ben 6 in attacco) ed una difesa che mette le mani dappertutto. La gara diventa equilibrata con Gudaitis che riporta davanti Milano ma i soliti Shields e Sutton (11 punti con 2 triple) mandano Trento sul +2 negli spogliatoi.

Milano fatica a ritrovare il ritmo del primo quarto, accontentandosi spesso del primo tiro e facendo lavorare poco la difesa di Trento, che attacca con pazienza e riesce a tenere la testa della gara nonostante i 3 falli di Shields. La scossa per Milano arriva da capitan Cinciarini e da un insospettabile Kuzminskas che firmano il 9-2 interno che permette all’Olimpia di rimettere la testa avanti, in una gara adesso molto equilibrata in cui Trento risponde colpo su colpo ma va all’ultima pausa sul -5 dopo un canestro di puro talento sulla sirena di Micov. Le difese salgono di intensità con il punteggio che fatica a muoversi e la tripla dall’angolo di Kuzminskas, per il +6 Milano, è festeggiata quasi come un gol di Icardi. Con Shields in panchina con 4 falli Trento fatica a trovare soluzioni offensive ma resta attaccata alla partita anche perché Milano non fa le onde e così quando, rientrando in campo, Shields trova 8 punti consecutivi il tabellone dice 82-80, preludio a 2′ di rara intensità. Gudaitis e Cinciarini fanno pentole e coperchi ma lo stesso capitano biancorosso commette un fallo ingenuo da cui, uno Shields completamente on-fire, regala il pareggio a Trento con 40″ sul cronometro. Goudelock si inventa un canestro nel traffico lasciando l’ultimo tiro  a Trento, che però non aspetta e trova con il solito Shields addirittura il +1 con 16″ da giocare. Jerrells si butta nel traffico e trova un generoso quinto fallo di Shields e due liberi convertiti per il +1  interno. Con 6″ da giocare Trento riesce anche a costruire un buon tiro con Sutton che va ad appoggiare troppo morbido e viene stoppato da Goudelock per una vittoria che profuma di scudetto.

MVP – Sono Cinciarini e Kuzminskas, oltre al solito Gudaitis, i giocatori che tengono in piedi Milano quando l’attacco batte in testa nella seconda metà di gara, garantendo all’Olimpia di presentarsi nel finale con la testa avanti. Ma a deciderla è il Mini-Mamba Andrew Goudelock (16 punti, 7/16 al tiro) che soffre come in gara-4 la marcatura di Sutton, sparacchiando da dietro l’arco e prendendosi in avvicinamento quello che la difesa di Trento gli concede. E poi ha il grande merito di trovare prima un canestro di puro talento e poi di firmare la giocata decisiva in difesa, quella che vale un pezzo di tricolore.

EA7 Emporio Armani Milano-Dolomiti Energia Trento 91-90 (31-22; 17-28; 23-16; 20-24)

MIL: Gudaitis 19, Kuzminskas 19, Goudelock 16. Rim 28 (Gudaitis 6); Ass 18 (Micov 7)

TRE: Shields 27, Sutton 15, Hogue 14. Rim 32 (Hogue 9); Ass 18 (Gutierrez, Sutton, Forray 4)


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