EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 75-84 (0-1)

MILANO – «Venire a Milano e pensare che l’EA7 facesse 7 punti nell’ultimo quarto non era preventivabile – ha detto coach Sacchetti a fine gara –. Il nostro merito è stato di non aver mollato nemmeno per un minuto». Forse i 7 punti di Milano negli ultimi 10 minuti non erano preventivabili, ma non ci sono più dubbi ormai: Sassari è il peggior avversario possibile per l’EA7, soprattutto quando la posta in palio è alta. Dopo la sconfitta in Supercoppa e quella in Finale di Coppa Italia, ecco gara 1 di semifinale playoff, in cui salta già il fattore campo e la pressione sui campioni in carica aumenta ancora di più.

David Logan, decisivo nel finale (Foto: Savino Paolella)

David Logan, decisivo nel finale (Foto: Savino Paolella)

L’Olimpia parte impallata già nei primi minuti, ce ne mette due per andare a segno con il primo canestro, mentre Sassari va avanti 6-0 con Logan, Sanders e Lawal. Entrambe le squadre perdono e recuperano parecchi palloni, ma è più confusione che buone difese. Milano soffre, prova a rientrare, e piano piano ci riesce (pareggio di Brooks a quota 20 al 9º minuto), ma la Dinamo non concede nulla e rimane avanti con due triple di Formenti e Sosa. L’Olimpia però cresce minuto dopo minuto, soprattutto a livello di concentrazione, e i risultati si vedono: dopo tre minuti e mezzo del secondo quarto Gentile firma il primo vantaggio milanese (31-30); ancora una volta Sassari è pronta a rispondere, ma a poco a poco la distanza tra le due squadre aumenta fino al massimo vantaggio su cui si va all’intervallo, frutto di 5 punti nel giro di un paio di secondi di MarShon Brooks, che segna in penetrazione (subendo vari contatti non sanzionati), ruba palla sulla rimessa e infila senza esitazione la tripla del +7 (49-42).
L’inerzia ora è tutta dalla parte dell’EA7, e in molti si aspettano un terzo quarto decisivo per i biancorossi. In effetti l’inizio della ripresa risulta sì decisivo, ma non come si aspettano gli oltre 10.000 del Forum: Hackett segna dalla lunetta il +9, ma poi Milano si blocca e perde un paio di palloni in attacco; dopodiché, Gentile va in penetrazione e per l’ennesima volta viene letteralmente menato dagli avversari. Stavolta non solo gli arbitri non fischiano nulla, ma gli sanzionano addirittura fallo in attacco; l’automatica imprecazione che gli esce dalle labbra secondo coach Banchi è dettata dalla frustrazione per il brutto inizio di terzo quarto. Per gli arbitri invece (che sia coda di paglia?) è diretta a loro, e così, in un attimo, il capitano biancorosso esce dalla partita, con il 3º e il 4º fallo fischiati in un attimo dopo meno di un minuto e mezzo della ripresa. Sassari ricuce, Milano torna a +9 con un Hackett che sta salendo di tono e con un Samuels viceversa in affanno contro i più reattivi, e maneschi, lunghi avversari, ma l’EA7 sembra in fase calante, mentre Sassari capisce che ormai mancano 10 minuti e deve giocarsi il tutto per tutto.

Non è bastata la grinta di Daniel Hackett nel secondo tempo (Foto: Savino Paolella)

Non è bastata la grinta di Daniel Hackett nel secondo tempo (Foto: Savino Paolella)

E lo fa giocando “alla Sassari”: nell’ultimo quarto i sardi iniziano a sparare verso il ferro ogni pallone che transiti oltre la linea dei tre punti. Con risultati alterni a livello di percentuali, ma efficaci nei fatti: tra triple segnate e rimbalzi offensivi (con conseguenti altre triple tentate e talvolta segnate), il break della Dinamo è di 18-2, con Logan e Sosa che praticamente da soli dal -7 si portano sul +9 con 100 secondi da giocare. A peggiorare una situazione ormai tragica, poco prima del massimo vantaggio sassarese, l’espulsione di un nervoso Gentile (e per certi versi è comprensibile), da poco rientrato in campo. Cerella ruba palla e lancia Moss in contropiede, ma ormai è tardi e Milano deve alzare bandiera bianca. In casa. In gara 1 di semifinale. Ancora contro Sassari. Gara 2, domenica, sarà una partita molto, molto difficile.
Coach Banchi non riesce a nascondere il suo disappunto, e forse nemmeno ci prova: «Abbiamo pagato a caro prezzo il 3º e 4º fallo di Gentile all’inizio del terzo periodo. Soprattutto perché Ale si è visto fischiare un fallo tecnico a causa di un’imprecazione diretta a se stesso e a quello che stava succedendo in campo, non di certo alla terna arbitrale. Lì abbiamo perso l’inerzia che ci aveva permesso di costruire un buon vantaggio negli ultimi minuti del primo tempo. Degli arbitri però non voglio parlare, perché non scendo al livello dei nostri avversari. Chi ha la memoria corta si vada a rileggere certe dichiarazioni alla vigilia della Finale di Coppa Italia; se il clima di questa sera è stato quello che è stato, non è stato per caso, ma una situazione creata ad hoc dai nostri avversari».

MVP. Per l’impegno e la costanza durante tutta la partita meriterebbe Rakim Sanders, ma sono David Logan e Edgar Sosa a decidere il match nell’ultimo quarto. Logan, dopo un primo tempo disastroso, chiude con 14 punti, mentre il dominicano finisce con 16 punti e 6/11 al tiro, oltre a 5 rimbalzi e 3 assist, per 23 di valutazione.

EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 75-84 (23-25, 26-17, 19-22, 7-20)
Milano: M. Brooks e D. Hackett 14, S. Samuels 12. Rim (40): S. Samuels 8. Ass (18): D. Hackett 5.
Sassari: R. Sanders 17, E. Sosa 16, D. Logan 14. Rim (33): E. Sosa 5. Ass (12): E. Sosa 3.