EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 81-86 dts (3-4)

MILANO – Si scrive la storia ad Assago, con Sassari che espugna Milano dopo un tempo supplementare e approda per la prima volta in finale scudetto, sfruttando le evidenti difficoltà di un’EA7 che non è riuscita a chiudere la partita quando ne aveva la possibilità, trovando sporadici punti solo dalla linea del tiro libero negli ultimi 7 minuti del quarto periodo.
Insomma, tanta fatica per nulla per l’Olimpia, che, quando tutti ormai la davano per spacciata dopo essere andata sotto 3-1 nella serie, ha compiuto due miracoli di fila, forzando gara 7, salvo poi buttare via tutto una manciata di secondi dal termine, sul +3, con Dyson in lunetta. Lì si è vista la profonda differenza tra le due squadre a livello mentale, con Milano che recupera l’arroganza che l’ha caratterizzata per larghi tratti di stagione e che crede di aver già vinto, mentre Sassari lotta fino all’ultimo decimo di secondo, prendendo il rimbalzo sul secondo libero sbagliato da Dyson, sbagliando di nuovo con la guardia americana, prendendo di nuovo rimbalzo con Sanders e segnando a fil di sirena il canestro che vale il supplementare. Che poi va come ormai tutti si aspettano: l’EA7, a corto di energie fisiche e mentali, forza e sbaglia con ammirevole costanza soprattutto con Gentile e Hackett, senza cercare alcun tipo di soluzione alternativa, mentre Sassari, ugualmente senza energie, si affida al talento e alla leadership di Logan, che porta i suoi in finale con 7 punti negli ultimi 5 minuti.

Samardo Samuels, troppo solo nell'attacco milanese (Foto: Alessia Doniselli)

Samardo Samuels, troppo solo nell’attacco milanese (Foto: Alessia Doniselli)

Ma se la guardia di passaporto polacco è stata decisiva nel finale, il vero fattore per il Banco di Sardegna nell’arco dei 45 minuti è stato Shane Lawal: se da un lato del campo ha faticato parecchio a contenere i chili di Samardo Samuels, dall’altro ha messo le mani su quasi ogni pallone che colpisse il ferro, catturando 21 rimbalzi di cui 10 in attacco. «A volte le partite, se si guardano le cifre, sono particolari: abbiamo sempre subito a rimbalzo, invece stasera ne abbiamo presi 9 più di Milano» ha detto coach Sacchetti nel post-partita, aggiungendo: «Alla fine del primo quarto eravamo sotto di 11 punti, e la partita avrebbe potuto benissimo finire come era finita in campionato. Ma ho visto che eravamo diversi, reattivi anche negli errori».
Qui sta la chiave: rimbalzi e reattività. Milano, forse provata dalle due gare “win or go home” appena giocate, gioca un buon primo quarto, anche se il punteggio è viziato da un paio di bombe insensate di Ragland, ma si spegne gradualmente nella ripresa, con Banchi che ruota 6-7 uomini lasciando in panchina Brooks ed Elegar per tutto il secondo tempo e Kleiza e Tabu per tutta la partita (oltre a Melli, che gioca solo 7 degli ultimi 25 minuti). «È difficile trovare parole appropriate per descrivere la delusione di un momento come questo», ha detto il coach dell’Olimpia, «è stata una gara molto combattuta, in cui non abbiamo avuto la lucidità, il cinismo, la fortuna di portare a casa una vittoria che per larghi tratti di partita abbiamo accarezzato, fino agli ultimi istanti, con un fallo commesso ingenuamente a metà campo, una palla vagante finita nelle mani di Sassari e il loro rimbalzo d’attacco prima della sirena. Siamo stati costretti a inseguire per tutta la serie, in emergenza per infortuni e squalifiche, esaurendo forse le nostre energie nervose».

Ma alla fine, al di là di tutto, forse sono le parole di Meo Sacchetti a inquadrare in modo semplice ed efficace quanto successo stasera: «Questa partita finita al supplementare è stata la degna conclusione di una lunghissima serie: abbiamo giocato 11 partite contro Milano quest’anno, 5 vinte da noi, 5 da loro; noi abbiamo vinto l’ultima, e non solo, abbiamo vinto anche le altre due gare che avevano qualcosa in palio (Supercoppa e Coppa Italia, ndr). Questo mi fa pensare che forse in certe situazioni noi abbiamo qualcosa in più».

EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 81-86 dts (25-14, 10-23, 24-18, 16-20, 6-11)
Milano: S. Samuels 25, J. Ragland 16, D. Hackett 11. Rim (45): S. Samuels 9. Ass (13): A. Gentile 6.
Sassari: J. Dyson 21, D. Logan e R. Sanders 16. Rim (54): S. Lawal 21. Ass (11): S. Lawal 3.