Dolomiti Energia Trento – EA7 Emporio Armani Milano 55-74

La squadra di Pianigiani dà un colpo di spugna alla brutta sconfitta subita in EuroLeague contro lo Zalgiris Kaunas e torna al successo piegando una Trento volenterosa nei primi venti minuti. La squadra di Buscaglia, nonostante le assenze di Shields e Gutierrez fra gli esterni, si regge nei primi minuti con il tiro da tre punti (4/8 dall’arco nel primo quarto), mentre Milano resiste cercando di concludere l’azione vicino canestro. Il parziale a favore di Trento è griffato Chane Behanan, che concede ai suoi il 22-16 ad inizio secondo parziale, ma la Dolomiti smarrisce la sua verve offensiva (2/12 complessivo nel quarto); Milano continua ad utilizzare il pitturato come arma e rimette il naso avanti a ridosso dell’intervallo. La zampata della squadra di Pianigiani arriva nella seconda parte della terza frazione, quando l’EA7 firma un break di 14-2 che decide la gara: Goudelock e Theodore segnano la strada, Gudaitis rifinisce, la tripla di Abass mette la ciliegina sulla torta. Trento prova a rimettersi in gioco, ma un’altra tripla di Abass condanna i padroni di casa a rimanere a quota 4 in classifica.

Grissin Bon Reggio Emilia – The Flexx Pistoia 90-42

Festeggia finalmente la squadra di Max Menetti, e lo fa in maniera superlativa annichilendo Pistoia. La The Flexx rimane in gara soltanto per otto minuti, quando il canestro di Laquintana significa il 15-14; da lì inizia il dramma per la squadra di Esposito, che non trova più la via del canestro, segnando la miseria di 13 punti nel secondo e nel quarto parziale e chiudendo con imbarazzanti percentuali al tiro (16/43 da due, 0/12 da tre e 10/19 in lunetta, nessuno in doppia cifra) abbandonando la gara e naufragando su un vergognoso -48. Di contro c’è la grande prova della Grissin Bon sui due lati del campo, grazie ad un gioco più sinuoso e redditizio rispetto alle ultime uscite. Discreto il debutto di Chris Wright con 9 punti in 19 minuti, la coppia Julian Wright – Reynolds fa onde in pitturato e Della Valle torna ad essere il solito killer. Reggio si smuove dallo zero in classifica, Pistoia è in crisi nera con il quinto ko consecutivo.

Red October Cantù – Reyer Venezia 92-93

I campioni d’Italia hanno dovuto vincere non una, non due, ma tre volte la gara del PalaDesio. Cantù, a dispetto dei problemi societari che l’affliggono, ha venduto carissima la pelle e ha rischiato più volte di vincerla, nonostante una partenza ad handicap che avrebbe steso anche un toro. La Reyer parte fortissimo ed è già 12-0 dopo tre minuti, con Bramos, Haynes ed Orelik che fanno praticamente quel che vogliono. Il 13-30 al 10’ sembra indirizzare la gara, ma la squadra di Sodini stringe le maglie in difesa e rosicchia punto su punto nel secondo parziale. Culpepper (26 e 5 rimbalzi alla sirena finale) inizia a spingere il carro, Smith, Crosariol e Burns lo aiutano e l’equilibrio è servito già all’intervallo. Venezia trova difficile scrollarsi di dosso un mastino del genere, tenta con i soliti Haynes (19) ed Orelik (20+8 rimbalzi) ad allungare ma la Red October risponde sempre. E ha anche la possibilità di vincerla, ma Culpepper non converte un gioco da quattro punti a 40’’ dal termine e si va ai supplementari. Nell’extratime le due squadre combattono all’arma bianca, la stanchezza si sente ed incide sui liberi: con la Reyer avanti di due, Culpepper fa un viaggio a vuoto in lunetta, Orelik spreca la possibilità di chiuderla, mentre con poco più di 10’’ sul cronometro Chappell pesca il fallo di Bramos su un tiro da tre. L’esterno USA segna i primi due e fallisce il terzo, la palla finisce a Johnson che, nonostante le brutte percentuali al tiro (8 punti con 2/10 complessivo, ma anche 10 assist) rimane freddissimo, concedendo alla Reyer la possibilità di tornare in vetta alla classifica per una notte, in attesa di Brescia.