Dopo aver snocciolato nella giornata di ieri (QUI per leggere la prima parte) le otto squadre che, secondo le nostre previsioni, faranno parte del lato destro della classifica, adesso tocca alla parte più nobile della nostra Serie A. Vediamo assieme chi sono le otto squadre che si contenderanno un posto ai playoff e chi saranno i favoriti per l’obiettivo di una stagione, per alcuni di una vita: appuntarsi il tricolore sul petto.

8. Grissin Bon Reggio Emilia

Amedeo Della Valle_(Foto R.Caruso 2017)

Sembra l’alba di un nuovo ciclo per la Grissin Bon. Un ciclo che ricomincia sulle spalle del figliol prodigo Federico Mussini, che dopo due anni agli ordini di Chris Mullin a St. John’s torna all’ovile per prendere in mano le redini della squadra di Max Menetti. Il roster ha perso un paio di pedine importanti, due uomini che contraddistinguevano il vero animo reggiano come Pietro Aradori ed Achille Polonara; si è rischiato per molto tempo di salutare anche Amedeo Della Valle, alla fine rimasto in biancorosso, che sarà il leader offensivo assieme a Julian Wright, rimasto in Emilia dopo il ‘flirt’ della scorsa annata. Ad ampliare le rotazioni sarà Markoishivili, reduce però da un lungo infortunio, mentre Garrett Nevels metterà le bollicine sul playmaking reggiano. Sotto canestro Menetti ha l’imbarazzo della scelta: Cervi è chiamato nuovamente a diventare un giocatore importante, mentre Jalen Reynolds e Vene sono ottime alternative dalla panchina, se non qualcosa in più. Non ci stupiremmo però se riuscisse ad emergere Leonardo Candi, uno che ha tutte le qualità per sfondare.

7. Fiat Torino

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Ci si aspettava qualcosa di meglio sotto la Mole Antonelliana la scorsa stagione. Con il nuovo sponsor a disposizione e con la costruzione di un roster di talento affidata a Marco Atripaldi, ci si attendeva un accesso in post season; ma le cose non sono andate per il verso giusto. In Piemonte non si è mai trovata una certa continuità nella scorsa annata, e per ricominciare la dirigenza Auxilium ha deciso di ripartire dalle fondamenta. Dopo un biennio sabbatico Luca Banchi si cimenta nuovamente in panchina e si ritrova un discreto telaio da cui poter attingere. Trattenuto Deron Washington, forse l’americano più sottovalutato dell’intero campionato, a risaltare nel mercato torinese sono i ritorni in Italia di Trevor Mbakwe, dominante nel suo anno a Roma, e Sasha Vujacic, che col suo tiro mortifero metterà in apprensione tutte le difese avversarie. Il playmaker Diante Garrett e l’esterno Lamar Patterson sono due esterni che hanno toccato la NBA, ma senza riuscire a conquistarsi un posto al sole nella lega dei giganti: cercheranno il rilancio, come cercheranno invece fortuna in Italia lo shooter Andre Jones ed il rookie Quinton Stephens. In panchina Poeta e Iannuzzi sono due ottime polizze di assicurazione: la tavola è imbandita per la Fiat.

6. Segafredo Bologna

Stefano Gentile (Segafredo Virtus Bologna – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

Soltanto un anno fa tutti i tifosi delle Vu Nere stavano ancora rimuginando su una incredibile ed impensabile retrocessione, la prima della storia della società. Sembrava difficile, con una sola promozione per trentadue squadre, tornare subito ai massimi livelli, ma la Virtus di Zanetti è riuscita nell’intento. Il secondo passo è tornare subito ai piani alti della classifica, ed il mercato intrapreso dai felsinei è emblematico. Confermato Ramagli alla guida della squadra, si è data enorme importanza al nucleo italiano, riunendo i fratelli Alessandro e Stefano Gentile che vorranno dimostrare qualcosa per differenti motivi, ed affiancandogli Pietro Aradori. Assieme a loro la Segafredo ha optato per una squadra esperta, che sappia cosa vuol dire giocare in Italia: la scelta di Oliver Lafayette in cabina di regia e di Michael Umeh come ricambio degli esterni è emblematica. L’unico a non aver mai giocato nel Bel Paese è il lungo Marcus Slaughter, che vanta anni di buon livello in Europa; ma attenzione a Kenny Lawson, che può diventare un’importante arma offensiva.

5. Dolomiti Energia Trentino

La cavalcata della squadra di Buscaglia lo scorso anno è rimasta nel cuore di tutti gli appassionati. Una favola iniziata nel girone di ritorno con l’innesto di Dominique Sutton che ha tramutato il roster trentino in una macchina da guerra. Gli infortuni a catena tra il finale della stagione regolare ed i playoff non hanno fermato Craft e compagni, che si sono inchinati a Venezia in sei gare dopo aver preso lo scalpo di Milano. La dirigenza ha scelto la strada della continuità, tenendo in squadra ben sette giocatori che sono andati a tanto così da entrare nella storia. La novità più grande è rappresentata da Jorge Gutierrez, playmaker con trascorsi in NBA che non dovrà far rimpiangere Aaron Craft, mentre Chane Behanan sembra la copia carbone di Dustin Hogue. Sutton sarà ancora una volta il termometro della squadra, con Silins alle sue spalle, Franke ritroverà il parquet dove si ben espresse in Nazionale, ma molto sarà dipendente dalle prestazioni di Shavon Shields e Diego Flaccadori. Il primo si è ormai ambientato nella squadra, mentre il secondo è chiamato all’esplosione definitiva.

4. Banco di Sardegna Sassari

Stipcevic (foto R.Caruso 2015)

Stipcevic (foto R.Caruso 2015)

Lo scudetto di due anni fa sembra lontanissimo. Dopo aver raggiunto il massimo risultato, i sardi non sono più riusciti a confermarsi fra i primissimi della classe, e con questo intendiamo ad essere una seria contendente per il titolo. Squadra di nuovo in mano a Pasquini e roster nuovamente rivoluzionato, tenendo il solo Rok Stipcevic come trait d’union fra presente e passato. Una squadra che sarà probabilmente votata molto di più all’attacco rispetto allo scorso anno: Scott Bamforth avrà probabilmente le chiavi dell’attacco, con William Hatcher che potrà distribuire tanti palloni. Levi Randolph e Shawn Jons vogliono confermare di poter essere ottimi giocatori nell’ambito italiano, mentre Achille Polonara guida una pattuglia di lunghi dotati di buon atletismo assieme a Dyshawn Pierre. ‘Fuori contesto’ Darko Planinic, un 2.11 che dalle parti della Sardegna non si vedeva da un po’. La Dinamo parte con i fari leggermente spenti rispetto al passato: potrebbe essere un bene per la banda Pasquini, che potrebbe essere il ‘cavallo oscuro’ di questo campionato.

3. Sidigas Avellino

Maarten Leunen (Foto R.Caruso 2015)

Sembrava l’anno buono in Irpinia. La squadra di Sacripanti aveva dato sfoggio di indiscutibili abilità durante l’annata, ma nella post season ha incontrato la sua bestia nera dal nome Reyer Venezia. I biancoverdi sono stabilmente fra le grandi del campionato, ma oramai l’obiettivo è diventato quello di vincere. E anche quest’anno lo sponsor Sidigas è d’accordo con questa visione: salutato Marques Green, coach Sacripanti ha rinnovato la coppia di playmaker, richiamando in Italia Bruno Fitipaldo e coprendogli le spalle con la garra tutta argentina di Ariel Filloy. Il testimone offensivo passa da Joe Ragland a Jason Rich, realizzatore sopraffino in quel di Cremona, mentre Scrubb e Wells potranno essere le sorprese di questa Sidigas. Attenzione al gioco interno dei biancoverdi: Kyrilo Fesenko sta tornando dall’infortunio e ha già fatto vedere che in Italia è un vero e proprio fattore, e assieme a N’Diaye forma la coppia di centri più ‘lunga’ (216 e 213 centimetri) del campionato. Ed intanto si aspetta Shane Lawal, che potrà essere un fattore importantissimo nella seconda parte di stagione.

2. Umana Reyer Venezia

Quando riesci a vincere tocchi il cielo con un dito. Quello che è successo alla Reyer lo scorso anno se lo aspettavano in pochi, e la Laguna è tornata tricolore dopo più di settant’anni. Ora però, dopo aver raggiunto l’apice, tocca la cosa più difficile: confermarsi. Per poterlo fare è stata costruita un roster a misura di Walter De Raffaele: tanto il talento distribuito fra i suoi esterni, con Dominique Johnson e Michael Jenkins ad impreziosire un reparto che può vantare un Marquez Haynes che, quando vuole, diventa devastante. Le conferme di Bramos e Tonut rappresentano delle alternative spettacolari, mentre l’innesto di Orellik può regalare solidità nei due lati del campo. Due nei nella costruzione della squadra: la mancanza di un playmaker puro, che nei piani sarebbe dovuto essere Julyan Stone (L’uomo che ha cambiato la squadra lo scorso anno) e un settore lunghi non propriamente enorme. Mitchell Watt e Paul Biligha hanno atletismo e verticalità, ma sono tutti da verificare ad altissimi livelli al fianco di Peric.

1. EA7 Emporio Armani Milano

Una stagione da dimenticare per le scarpette rosse. Due trofei portati a casa, ma negli occhi rimangono l’ultimo posto in Eurolega e la prematura uscita in semifinale scudetto con Trento. Risultati poco soddisfacenti per Proli e Portaluppi, che hanno optato per l’ennesimo anno zero riportando in Italia Simone Pianigiani e mettendogli fra le mani una fuoriserie (per l’Italia) da oliare alla perfezione. Andrew Goudelock e Jordan  Theodore sono una coppia di esterni tremenda per le difese avversarie, con il MiniMamba libero di attaccare palla in mano e l’ex Banvit a gestire il gioco e a rompere le difese con le sue penetrazioni, senza dimenticarci di Zoran Dragic. Bertans è uno scorer solido ma sa anche essere molto di più di questo, gli equilibratori M’Baye e Micov possono prendere in mano la partita quando vogliono. Sotto canestro Gudaitis ha dimostrato già la sua utilità, mentre nutre ancora qualche riserva Cory Jefferson, non propriamente perfetto nelle prime uscite stagionali, in attesa del rientro di Patric Young. Ma Pianigiani si aspetta un apporto anche dagli azzurri Pascolo, Cusin, Fontecchio, Cinciarini e Abass, per una stagione che sarà lunghissima. Non si potrà arrivare con le energie al minimo quando ci si gioca tutto, il ricordo dello scorso anno è ancora vivo in tutti.