Chris Wright in azione in Torino - Avellino (foto Ufficio stampa Fiat Auxilium)

Chris Wright in azione in Torino – Avellino (foto Ufficio stampa Fiat Auxilium)

FIAT AUXILIUM TORINO – SIDIGAS SCANDONE AVELLINO (21-20, 17-17, 22-21, 24-21)

TORINO – Prima giornata di ritorno di Serie A PosteMobile al PalaRuffini, dove la Fiat Auxilium Torino, delusa dalla mancata qualificazione alla Coppa Italia, affronta nel posticipo serale la Sidigas Avellino, appaiata a Venezia al secondo posto in classifica.

Torino ancora costretta a giocare senza Peppe Poeta, ancora alle prese con il recupero dai problemi alla schiena, che ne hanno condizionato la seconda parte del girone di andata e con le voci di mercato che parlano di un imminente partenza di Aka Fall in direzione Brescia e di un approdo a Torino, come quarto lungo, di Gino Cuccarolo.

Torino fatica ad entrare in ritmo offensivo, sbloccando il punteggio solo dalla lunetta, mentre Avellino prova a scardinare la difesa della squadra di casa con il tiro da fuori con fortune piuttosto alterne come testimonia l’1 su 8 dei primi 10 minuti, ma trovando buone conclusioni da sotto e seconde opportunità da rimbalzo d’attacco.

Torino riesce ad alzare il ritmo e Avellino inizia a patire i tagli degli esterni, che permettono alla Fiat di portarsi avanti nel punteggio, con la tripla di Chris Wright sulla sirena che suggella il buon primo quarto della squadra dell’ex Frank Vitucci, portando il punteggio sul 21-20.

L’ingresso di Fesenko si fa sentire in area e l’Ucraino, dall’alto dei suoi 2 metri e 16 trova posizione profonda facilmente e castiga la difesa torinese. Il suo secondo fallo a inizio secondo quarto però costringe coach Sacripanti a metterlo a sedere. Avellino non ne risente, anche a causa di qualche palla persa di troppo di Torino, rimettendo la testa avanti grazie alla tripla dall’angolo di un fino a quel momento sonnecchioso Ragland.

La partita è combattuta e i ritmi si alzano. Coach Vitucci in più di un’occasione piazza Washigton a inizio azione su Ragland per infastidire il play avellinese e sfruttare poi il cambio sul pick and roll con Leunen. Dall’altra parte la squadra si Sacripanti fa girare il pallone e riesce a trovare facili conclusioni.

In apertura di terzo quarto il terzo fallo di Deron Washington, seppur non in giornata particolarmente positiva, rischia di contare molto sull’economia della gara per Torino, soprattutto perché Avellino segna le prime due triple della ripresa dopo il 3/15 dei primi 20 minuti. Torino però riesce ad alzare i ritmi in attacco e come spesso le capita in queste situazioni piazza un buon break e raggiunge il massimo vantaggio sul +6. Avellino però è squadra solida e non si lascia intimorire dal buon momento dell’Auxilium, riuscendo a ricucire subito lo strappo, nonostante un Chris Wright particolarmente ispirato in attacco.

L’ultimo quarto inizia con DJ White che prova a caricarsi la squadra sulle spalle, dopo aver segnato solo 7 punti nelle tre frazioni precedenti. Anche la difesa di Torino funziona, costringendo Avellino a lavorare molto in attacco per arrivare al tiro. Le bombe di Zerini e di Ragland sono fondamentali per la squadra di Sacripanti per restare attaccata alla partita, anche dopo che Torino raggiunge il massimo vantaggio sul 71-64.

La partita si fa più intensa e sotto i tabelloni i lunghi fanno sentire maggiormente il fisico. Una probabile infrazione di passi di Washington non fischiata fa infuriare la panchina di Avellino, che prende un tecnico a 2:30 dalla fine che rischia di pesare enormemente sull’economia della partita. Torino chiude l’area difensivamente ma non concretizza le azioni d’attacco, permettendo ad Avellino di portarsi nuovamente sul -5 con la tripla di Ragland, che si ripete poco dopo per il -4. Ancora la difesa di Torino però si dimostra decisiva nell’evitare il rientro sella Sidigas e la freddezza ai liberi di Wright fissa il punteggio finale sull’84-79.

Proprio i liberi, per coach Sacripantisono stati la chiave della partita. Torino ha tirato 15 liberi in più di noi e dovevamo essere più accorti nella gestione difensiva“.

Una vittoria che per Frank Vitucci vale molto perché “è arrivata meritatamente con una grande partita e con i ragazzi che hanno applicato al meglio il piano partita, supplendo al meglio anche all’assenza di Peppe Poeta. Era una partita importante perché avevo chiesto ai ragazzi di usare questa partita come biglietto da visita e la risposta è stata la migliore possibile

MVP
Chris Wright con i suoi 26 punti è il miglior realizzatore della partita e soprattutto il suo 5/5 ai liberi nell’ultimo quarto è stato fondamentale per portare a casa una partita molto complicata.