Torino – Pesaro (Foto Uff. Stampa FIAT Auxilium Torino)

FIAT AUXILIUM TORINO – VL PALLACANESTRO PESARO 88-79 (17-30, 24-16, 26-16, 21-17)

TORINO – Dopo la bella vittoria contro Andorra in Eurocup, la FIAT Auxilium Torino si ripresenta davanti al pubblico del Ruffini per affrontare la VL Pesaro, reduce dalla sconfitta casalinga contro la Virtus Bologna.

È una FIAT che vince ma non convince ancora del tutto quella che batte la VL Pesaro nella 4° Giornata di Serie A. Come già accaduto contro Andorra infatti, la squadra di coach Banchi è costretta a rincorrere gli avversari fin dalle prime battute. La squadra di coach Leka arriva infatti al Ruffini con l’intenzione di rendere difficile la vita alla squadra di casa e ci riesce grazie ad una partenza sprint tutta firmata Erik Mika.

Il 22enne statunitense ex Brigham Young University segna 14 punti e raccoglie 4 rimbalzi in un primo quarto da 30 punti di Pesaro, mettendo in crisi sia Mbakwe che Iannuzzi, che si fanno sorprendere dalla fisicità e dalla mano educata che l’ex BYU dimostra dalla media distanza.

La pecca di coach Leka è però quella di tenere il centro in campo nonostante i problemi di falli, che diventano insormontabili nel momento in cui Mika commette il suo 4° personale dopo 15 minuti di gioco.

Torino è brava ad approfittare della difficoltà pesarese e grazie ad un paio di triple di Vujacic e ad una maggiore aggressività difensiva riesce a ricucire lo strappo, recuperando completamente lo svantaggio dopo 1 minuto dall’intervallo lungo sul 46 pari. Dal canto suo Pesaro ha il merito di non perdere la testa e di continuare a macinare gioco offensivamente, mettendo in mostra un Ceron particolarmente positivo, che chiuderà la sfida con 14 punti, e un sempre pericoloso Dallas Moore, autore alla fine di 12 punti e miglior marcatore dei suoi.

A lungo andare però è la profondità del roster torinese e la classe di Lamar Patterson a permettere ai padroni di casa di prendere la testa della gara sul 61-59 nella terza frazione e di non mollarla più, nonostante i continui tentativi di rimonta di Pesaro. Sugli scudi anche Deron Washington, autore di una prova convincente e solida come non la si vedeva da un po’ di tempo

Gli ospiti, che beneficiano del rientro in campo di Mika, arrivano fino al -1 nonostante la differenza di profondità di roster e la stanchezza di Moore, costretto a stare in campo i primi 3 quarti senza uscire mai, ma si devono arrendere alla classe di Vujacic, che mette tre triple fondamentali nel momento di massimo sforzo pesarese e che chiudono di fatto la sfida, permettendo così a coach Luca Banchi di conquistare la vittoria n°200 in carriera.

Coach Banchi che però non è soddisfatto della prima parte di gara “Abbiamo vinto una gara contro una squadra giovane e con giocatori molto motivati. Noi non siamo stati bravi in difesa nei primi 10 minuti, in cui abbiamo concesso troppi tiri agli avversari scommettendo sulle loro percentuali e facendoli andare in fiducia. Poi grazie alla panchina, con Mazzola, Iannuzzi e Poeta, siamo stati bravi a recuperare e ribaltare l’inerzia della partita, ma questa gara dimostra come sia difficile mentalmente giocare tante partite ravvicinate“.

Una sconfitta che fa male per Pesaro, come dichiara coach Spiro LekaFa male perché abbiamo giocato contro una grande squadra con un roster profondo, con cui ce la siamo giocata fino a 3 minuti dalla fine. Poi quando è stato il momento di fare una giocata per riprenderla, non ci siamo riusciti. Usciamo ancora una volta da una buona prestazione ma che non porta i due punti“.