OPENJOBMETIS VARESE-UMANA VENEZIA 62-80

Esordio facile facile per i Campioni d’Italia della Umana Venezia che battono senza faticare troppo una Openjobmetis Varese che sembra di potenziale per non faticare troppo a salvarsi, ma coach Caja avrà molto da lavorare per migliorare una squadra che al momento sembra dipendere troppo da Waller e dalla voglia di lottare di Ferrero. Venezia invece gioca da grande squadra, resiste all’attesa fiammata iniziale di Varese senza perdere lucidità e continuando a giocare la propria pallacanestro, ed alla fine produce il break decisivo che chiude il match con largo anticipo.

Buona la prima per De Raffaele e Venezia ( Foto Alessandro Montanari 2017 )

LA PARTITA – Varese ci mette molta energia nei primi 7′ toccando il 14-10 trascinata da Waller e Ferrero (12 punti in coppia), Venezia però ha molta pazienza e  grazie a Dominique Johnson (11 punti nel primo quarto) ed il buon impatto di Watt recupera e mette il naso avanti sulla prima sirena, proprio grazie ad una tripla di Johnson. Hollis si ripresenta in gran spolvero al basket italiano mettendo 14 punti in 8′ in cui fa venire il mal di testa a Peric e permette a Varese di tornare avanti. A fare la differenza è soprattutto la diversa intensità di gioco, così De Raffaele deve alzare la voce sull’ennesimo canestro semplice concesso ad Hollis. L’uscita dal time-out, però, è mortifera per Varese perchè con le triple di Haynes e Orelik l’Umana mette un break di 16-1 per chiudere il secondo quarto sul +11 con 9/16 da 3  e 14 assist su 17 canestri realizzati. Il break diventa 24-3 in avvio di terzo quarto ed il sipario di fatto scende sul Pala2A quando a tabellone ci sarebbero quasi 18′ da giocare. Anche perché l’Umana difende per davvero e dopo aver preso 32 punti in 16′ ne subisce 14 nei successivi 14′ andando all’ultima pausa sul +21 e rendendo l’ultimo quarto una meritata passerella per i Campioni d’Italia.

Tanto lavoroda fare per Attilio Caja (2016 © Foto Alessio Brandolini)

LA CHIAVE – Le statistiche a volte non mentono, anche se spesso e volentieri sono figlie del basket che una squadra ama giocare. Venezia nei primi tre quarti tira 14/24 da 3 punti ma soprattutto smazza 20 assist su 23 canestri complessivi, sinonimo di una ottima circolazione di palla e di spaziature quasi perfette, a cui Varese ha provato ad opporre molta intensità nei primi minuti di gioco, ma lentamente i lombardi hanno mollato il colpo e dopo due blocchi lontano dalla palla al secondo ribaltamento Venezia ha sempre trovato un uomo libero oltre la linea dei 3 punti, situazione ideale per una squadra che ha anche nei lunghi giocatori capaci di uscire dall’area e punire dalla grande distanza.

MVP – Non avrà forse il physique du role, ma Gediminas Orelik ha quella mano fatata che sembra un distintivo di qualità per i giocatori lituani. Dominique Johnson è un indemoniato in avvio e permette a Venezia di restare con la testa nel match nell’unico momento difficile, ma sono le triple di Orelik che spaccano in due la partita a cavallo della pausa lunga. Chiude con 5/7 dalla grande distanza, ma anche 6 rimbalzi e 2 assist.

OPENJOBMETIS VARESE-UMANA VENEZIA 62-82 (17-20; 16-24; 13-23; 16-13)

VARESE: Okoye 6 (3/5; 0/5), Cain 2 (0/5) Hollis 12 (5/8), Tambone 5 (2/2; 0/1), Waller 14 (4/5; 2/6), Wells 0 (0/5; 0/1), Pelle  5 (2/3), Ferrero 14 (5/10; 0/3), Avramovic 4 (1/2; 0/5), Natali (0/1). N.e. Bergamaschi, Ivanaj. All. Caja. Rimbalzi 38; Assist 7. Tiri da 2 pt (22/46) ;  Tiri da 3 pt (2/21)

VENEZIA: Haynes 6 (0/2; 2/3), Peric 4 (1/2; 0/2), Johnson 22 (3/4; 5/9), Bramos 6 (2/4 da 3), Watt 9 (3/8; 1/1), Biligha 9 (3/3), Jenkins 5 (1/1; 1/2), De Nicolao (0/2; 0/2), Cerella 2, Orelik 17 (0/4; 5/7). N.e. Bolpin, Ress. All. De Raffaele. Rimbalzi 32; Assist 23. Tiri da 2 pt (11/26); Tiri da 3 pt (16/30)


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