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Il rendimento di Pistoia in casa: La The Flexx Pistoia è stata una delle delusioni del girone di andata del nostro campionato. La squadra di coach Enzo Esposito ha navigato per lunghi tratti nei bassifondi della classifica senza trovare quella continuità di gioco che l’ha contraddistinta nelle ultime due stagioni. In particolare, ciò che pareva mancare era il fattore PalaCarrara: dopo due anni in cui il parquet biancorosso era diventato sinonimo di fortino inespugnabile, con 23 vittorie in 30 gare, Ron Moore e compagni avevano smarrito la strada chiudendo il girone di andata in passivo con lo spettro retrocessione dietro l’angolo. Ma qualcosa è cambiato, la The Flexx ha ripreso a volare fra le mura amiche con tre successi consecutivi, l’ultimo contro Varese, la squadra più in forma dell’ultimo periodo, con Ron Moore uomo copertina (9 e 13 assist) assieme a McGee. Con il proprio fortino tornato tale, la salvezza è possibile.

Aleksander Vujacic e Aleksa Avramovic (Foto Stefano Gandini 2017)

Sasha Vujacic (Fiat Torino): In tanti lo etichettavano come bollito, oramai senza possibilità di poter essere incisivo nel nostro campionato, dove era arrivato semplicemente per chiudere la carriera. ‘The Machine’ continua invece ad essere veramente decisivo. Aveva deciso la finale di Coppa Italia con Brescia, ora Vujacic riesce a risolvere anche la sfida con Capo d’Orlando, diventata più complicata del previsto a causa anche della bella prova di Luca Campani (25 punti e 7 rimbalzi, honorable mention per lui in questa rubrica). Vujacic si rivela l’MVP di giornata con 28 punti e va a tanto così da aggiornare il suo career high nel Bel Paese, quando nel lontano 2003/2004 ne mise 29 contro Napoli. A distanza di quasi 15 anni, è ancora qui a crivellare retine. Perchè si sa, quando sai segnare, segni ad ogni età. Eterno.

A. Daye in maglia Pesaro, proprio contro Venezia ( Foto Alessandro Montanari 2016 )

Austin Daye (Reyer Venezia): Aveva rappresentato un po’ una delusione appena tornato in Italia. In molti avevano in mente ancora le sue gesta con la maglia di Pesaro, in un’annata in cui salvò quasi da solo l’allora Consultinvest. Nelle prime uscite in maglia Reyer non è apparso al meglio, ma è bastato aspettare qualche settimana per far sì che la luce del figlio di Darren tornasse a risplendere in maniera accecante. L’ex San Antonio e Detroit mette la sua griffe sul successo con Bologna, con 20 punti e l’incredibile tripla della vittoria in condizioni di equilibrio precario con soli 36 centesimi sul cronometro. La Virtus pensava che concedere un tiro del genere significasse vittoria in tasca, ma non aveva fatto i conti con i polpastrelli di Daye. E ora che la Reyer vuole aggiungere altro talento con Edgar Sosa in cabina di regia, i lagunari vogliono fare sul serio.

Simone Pianigiani (foto Stefano Gandini 2018)

Emporio Armani Milano: C’è da dirlo, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. La sconfitta in Coppa Italia nel derby dei quarti di finale con Cantù sembra aver restituito agli uomini di coach Pianigiani la voglia di lottare e di dimostrare al proprio pubblico di essere una squadra. Dopo la prima risposta regalata ai tifosi meneghini con un bel successo in EuroLeague sull’Efes, è arrivata una conferma importante contro Sassari, in una gara davvero notevole sul piano offensivo. Le scarpette rose non segnavano così tanto dal 2014/2015, quando diedero 117 punti a Bologna; la prestazione di Goudelock è compagni è naturalmente la migliore stagionale ma anche dell’intero campionato, con il 62.1% complessivo dal campo e 142 di valutazione. Milano necessitava di una svolta, forse è presto per darla come avvenuta ma i segnali sono incoraggianti.

DOWNS

Frank Vitucci (foto Alessia Bruchi 2014)

Happy Casa Brindisi: Le quattro vittorie in cinque gare a cavallo fra la tredicesima e la diciassettesima giornata avevano rasserenato l’ambiente in Puglia, i tre ko consecutivi al cospetto di tre delle prime quattro squadre del campionato hanno nuovamentedisseminato il tarlo del dubbio nel gruppo di coach Vitucci. Il ko con Brescia, 30’ equilibrati per poi crollare nell’ultimo parziale, hanno evidenziato un grande difetto del roster pugliese, la mancanza di un vero go-to-guy. Un ruolo coperto da Cady Lalanne nella prima parte di stagione, ma dal suo addio Brindisi ha dovuto capire in quale modo doversi riciclare, con una coppia di lunghi (Iannuzzi-Lydeka) completamente diversa da come costruita inizialmente. Nic Moore ha le caratteristiche per prendersi la squadra sulle spalle, se basterà per salvarsi bisognerà capirlo solo andando avanti.

Rich Jason (foto R.Caruso 2018)

Rich Jason (foto R.Caruso 2018)

Le rimesse di Avellino – La Sidigas Avellino incassa la terza sconfitta del girone di ritorno, la sesta nelle ultime nove uscite complessive in stagione. La squadra di Pino Sacripanti recupera un match contro Cantù che in precedenza pareva deciso, ma dopo aver messo la testa avanti a 6’’ dal termine butta praticamente i due punti con due rimesse scellerate. Se la seconda, con poco tempo a disposizione e l’ansia di voler costruire un tiro ad alta percentuale, è quantomeno comprensibile, la prima rimessa fa fatica ad essere compresa. Doveva essere compito di Sacripanti tranquillizzare i gio catori, ma non è riuscito in quest’intento, con Leunen e compagni quasi impauriti dalla vittoria. Le tre sconfitte incassate al ritorno arrivano tutte con un solo possesso di margine; che in casa biancoverde inizi ad esserci un piccolo problema di tensione?

Federico Mussini (Grissin Bon Reggio Emilia): è un peccato non riuscire a vedere in mezzo al campo tutto il talento di cui dispone il numero 4 di Reggio Emilia. Dall’ultima volta che lo abbiamo bacchettato la situazione della squadra è certamente migliorata (l’ultimo posto è ormai un vecchio ricordo) ma le prestazioni dell’ex St.John’s non hanno avuto l’impennata verso l’alto che ci si aspettava. Nella sfida contro Trento, malamente persa dai suoi, viene impiegato per soli quattro minuti come fosse un Under qualunque e non un giocatore che fino a due anni fa era considerata una futura stella del nostro basket. Nel girone di ritorno ha progressivamente perso spazio nelle rotazioni di Menetti, nella gara di sabato è la terza volta nelle ultime cinque in cui Mussini viene impiegato meno di 10’. Il talento non manca, ma ci chiediamo dove sia finito: ci risulta che i Monstars siano solo una invenzione cinematografica.

(Alessandro Aita)