UPS

Aleksa Avramovic (foto Stefano Gandini 2018)

Aleksa Avramovic (Openjobmetis Varese): Il cestista serbo riprende da dove aveva lasciato: con una prestazione da urlo. Il playmaker di Attilio Caja si è imposto lo scorso anno all’attenzione degli addetti ai lavori con degli score offensivi di gran livello, imponendosi piano piano come uno dei leader biancorossi. Nella rivincita dei quarti di finale dello scorso anno Avramovic si conferma una bomba ad orologeria in campo, ritoccando i suoi score personali: 30 punti, ed è il suo career high in Italia, e 5 triple che aiutano Varese a battere la Germani Brescia al fotofinish.

Caleb Green e Norris Cole (Sidigas Avellino): Abbiamo espresso qualche dubbio sulla Scandone, che rispetto agli ultimi anni potrebbe avere delle difficoltà in più a rimanere ai piani più alti della classifica. Ma coach Vucinic ha già trovato la coppia su cui fondare le fortune della sua squadra. Nella vittoria con Cantù sono loro due a infiammare la scena, con l’ex Sassari che dà una lezione a chi lo ha etichettato come ‘vecchio’ con 32 punti (5/8 da tre) e 15 rimbalzi per un roboante 42 di valutazione e le tre triple che danno il primo strappo; il vincitore di due campionati NBA nelle file dei Miami Heat, e con un ruolo nemmeno così marginale, si presenta sul suolo con 21 punti e 13 assist, per un rotondo 30 in valutazione. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Pietro Aradori (Foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Segafredo Virtus Bologna: era un debutto ostico per le Vu Nere targate Sacripanti. Aradori e compagni scendevano in campo nel posticipo serale contro una squadra e una piazza affamata di massima serie come Trieste e che ci teneva a fare subito bella figura. I padroni di casa se la sono giocata fino alla fine, facendo sudare fino all’ultimo i più esperti ed ambiziosi avversari, ma nel finale la tripla di Kelvin Punter (29 punti) ha permesso a Bologna di spiccare il volo. Non era per nulla facile uscire dal PalaRubini con due punti, ma la Virtus è riuscita nell’intento, iniziando bene un campionato in cui vuole tornare assoluta protagonista.

(Fabrizio Stefanini 2017)

Vanoli Cremona: L’altro blitz esterno di giornata è quello della Vanoli, che per la prima volta nella sua esperienza decennale in massima serie vince la prima di campionato lontano dalle mura amiche. Noi avevamo puntato nei nostri resoconti su Peyton Aldridge, a prendersi invece il palcoscenico è Wesley Saunders con 29 punti e 8 rimbalzi (40 di valutazione). Trento non sarà ancora nella sua versione migliore, ma andare a vincere sul campo della Dolomiti non è uno schiocco di dita.

DOWNS

timeout in campo Mia Cantu (Foto R.Caruso 2017)

Red October Cantù: Un debutto non proprio da sogno per i brianzoli. La squadra di Pashutin combatte per i primi minuti, per rimanere annichilita dal break di 12-0 segnato dalle triple di Caleb Green e Demetris Nichols. I tentativi di riorganizzazione non hanno mai dato impressione di poter essere concreti, a parte la buona prova di Ike Udanoh, con Norris Cole che ne ha approfittato per fare il bello e cattivo tempo. La giornata al tiro da fuori non aiuta (5/23 totale), come il giocare con otto soli effettivi, ma il tempo può aiutare.

Eric Mika (foto Stefano Gandini 2018)

Eric Mika (Germani Basket Brescia): Era alla prima con la maglia della Germani, ma dopo quello che ci ha messo sul piatto lo scorso anno a Pesaro, ci saremmo aspettati qualcosa in più al debutto. Il pivottone, che ci ha abituato a prove maiuscole e concrete in maglia Vuelle, fa la parte del figurante nella sfida persa all’ultimo contro Varese: solo 4 punti e 6 rimbalzi in 20 minuti. Non il massimo per poter sostituire un centro come Dario Hunt, che lo scorso anno ha regalato soddisfazioni in Lombardia: si rifarà.

Alessandro Aita