UPS

Jason Rich con la maglia del Paris-Levallois (Fonte youtube.com)

Jason Rich (Sidigas Avellino): E pensare che teoricamente non doveva nemmeno giocare. L’esterno americano non avrebbe dovuto partecipare alla sfida di sabato contro Venezia per via di un lutto familiare che lo ha colpito, invece ha deciso di posticipare il rientro negli States per esserci; non poteva esserci scelta migliore per  Sacripanti, che ha acciuffato la seconda vittoria consecutiva all’extratime grazie anche all’intuizione di Rich, bravo a farsi trovare pronto per l’appoggio che ha mandato la sfida al supplementare. La partita dell’ex Cremona non si ferma qui: con i suoi 29 punti di sabato si erge al primo posto della classifica dei realizzatori della massima serie ed aggiorna il suo career high in massima serie. Mica male per uno che, appunto, non doveva nemmeno esserci.

Wojciechowski ai tempi di Cantù (Foto di Matteo Cogliati)

Jakub Wojciechowski (Betaland Capo d’Orlando): il centro italiano di origine polacca ha vissuto a Trento una serata difficile da dimenticare. Con 27 punti, 8 rimbalzi e 33 di valutazione, Wojciechowski ha fatto registrare il suo career high in Serie A guidando Capo d’Orlando al successo contro Trento. Il lungo dell’Orlandina ha messo in grandi difficoltà il reparto più debole della squadra di Buscaglia che, dopo aver ceduto Baldi Rossi alla Virtus Bologna, sta valutando un eventuale taglio per Behanan. Grazie a questi due punti la Betaland si è portata a ridosso della zona playoff e la voglia di stupire non si è ancora esaurita ora che ha un Eric Maynor, già positivissimo nella prima uscita in maglia Betaland, in più nel motore.

The Flexx Pistoia/Vuelle Pesaro: Terza vittoria in campionato per le due formazioni allenate da Esposito e Leka in situazione pericolante di classifica ed a soli due punti dall’ultima piazza divisa tra Brindisi e Reggio Emilia. Pistoia interrompe la striscia di sei sconfitte consecutive con la vittoria che mancava dalla seconda giornata contro la Happy Casa. Contro una Fiat Torino che tira poco e male da tre punti sono Moore (17 pt e 7 rb) e Mian (15pt e 4/7 da 3) a scavare il solco nel terzo quarto chiuso a proprio favore col parziale di 26-15. Anche Pesaro sfrutta ancora il fattore Adriatic Arena soffrendo le proverbiali sette camicie contro una Varese che rientra in partita dopo il meno 17 di meta’  terzo quarto, a quel punto ci pensa una magia del freddissimo Dallas Moore (22pt con 6/12 da tre punti) che da lontanissimo porta in saccoccia due punti importantissimi quasi allo scadere in vista di un altro scontro diretto, proprio contro quella Pistoia di cui si scrive in queste righe…

DOWNS

Nic Moore (Foto R.Caruso 2017)

Happy Casa Brindisi: Serata da dimenticare a Sassari per la Happy Casa di Sandro Dell’Agnello, così brutta rispetto alle ultime uscite da non essere vera. L’approccio sbagliato ha fatto da preludio ad una serata da incubo, in cui lo stesso Dell’Agnello non è riuscito a dare la scossa ad una squadra completamente in bambola ed a cui l’innesto di Donta Smith non ha portato alcun beneficio, anzi alla fine la serata si è rivelata anche inutile per testarne la condizione. Brindisi parte a zona, prende un 13-3 in 5′ che diventa 30-9 dopo 10′, segna 15 punti in 18′ con percentuali da mani nei capelli ed un Nic Moore messo completamente fuori dal match dalla difesa di Pasquini. La cosa peggiore è che, nonostante Dell’Agnello tenga la squadra negli spogliatoi per oltre 15′, nella seconda parte di gara la squadra pugliese non ha mai dato segni di reazione, neanche nervosa, continuando a subire difensivamente le giocate di una Dinamo che non si aspettava di certo un allenamento settimanale fuori programma. Con Reggio Emilia che sembra in ripresa, Brindisi dovrà iniziare a mettere a posto diverse cose se non vorrà vedere complicarsi il cammino per la salvezza

Torino – Capo d’Orlando (Foto Uff. Stampa Fiat Auxilium Torino)

Fiat Torino: Le cose iniziano a non girare per il meglio per la squadra di Luca Banchi. Si era vista qualche crepa già nella fase centrale della gara contro Cantù, ma nel pesante ko con Pistoia Washington e compagni si sono lasciati sopraffare dalla fame del roster di Enzo Esposito. Al rientro dagli spogliatoi la Fiat ha avuto un approccio estremamente morbido al PalaCarrara, lasciando che Ron Moore e compagni facessero a fette la difesa e uscendo così dal tunnel di sei sconfitte in fila. Il blackout con Cantù non è stato dunque frutto di una perdita di energie dopo una prima parte di campionato ad altissimo voltaggio; le percentuali hanno abbandonato Torino nel secondo tempo della gara e sta venendo a mancare anche quella fiducia che aveva caratterizzato l’ambiente nel primo scorcio di stagione, probabilmente complici le tre sconfitte consecutive in Eurocup. Ora la Fiat dovrà riorganizzarsi per non buttar via il buon lavoro fatto in questi primi due mesi di campionato.

(Alesandro Aita, Marco Bogoni, Fabrizio Quattrini, Alessandro Salvini)