OPENJOBMETIS VARESE – FIAT TORINO  77-60 (22-14, 17-15, 21-19, 17-12)

VARESE In quel di Masnago si affrontano una Openjobmetis Varese, con l’euforia delle ultime vittorie in campionato a Venezia ed in coppa contro Larnaca, e la Fiat Torino ritornata alla vittoria lo scorso turno in casa contro Trento. Una partita da cui coach Caja si attende la solita risposta solida e grintosa da parte dei suoi ragazzi che non potranno contare sul loro capitano Ferrero fermo ai box per un infortunio. In tribuna il nuovo acquisto Salumu che dovrà ancora attendere per il suo debutto tra le file biancorosse. Torino dovrà dimostrare anche in trasferta la crescita che finalmente sembra avviata dopo l’ultima vittoria in campionato e il roster finalmente completo e più competitivo messo a disposizione di coach Brown, dopo innumerevoli vicissitudini di cambi di giocatori ed infortuni vari.

foto di Alberto Ossola – Pallacanestro Varese

Partita godibile e vinta meritatamente dalla Openjobmetis che ha dimostrato di essere più squadra nell’arco dell’intera partita, superando brillantemente il momento di thrilling a 6’ dalla sirena finale, quando Torino si è fatta sotto fino al -3. Da quel momento un parziale di 17-3 finale ha rimesso a posto le cose per Varese, che rischiava di vanificare una prestazione maiuscola da parte di tutta la squadra. Torino dalla sua non ha mai mollato, ma è evidente la sua difficoltà di costruzione del gioco offensivo, e la poca intensità in molti spezzoni di partita. Varese, guidata dal suo condottiero in panchina, coach Caja, tiene sempre l’intensità alta cercando di fronteggiare fisicamente gli avversari, con l’aiuto di un pubblico euforico e trascinante, mantiene sempre saldamente il controllo della partita fin dalle prime battute. Il 1° quarto termina 22-14, con un inizio di partita che ci mostra mani freddine da parte di entrambe le squadre, con Varese che si fa preferire per le azioni ragionate e costruite con le assistenze di Avramovic. La circolazione di palla ed il gioco inizia a salire di tono nel 2° quarto vinto da Varese di 2 punti, con Torino che si fa sorprendere più volte dal pressing dei padroni di casa che intercettano diversi palloni lanciandosi in comodi contropiedi. Scrubb è l’uomo ovunque, mentre Archie con le sue triple porta il vantaggio dei suoi sul 39-29 all’intervallo.

Nella seconda metà dell’incontro sale in cattedra Avramovic che cresce sia come score personale che come assist man, per lui 11 alla fine. Hobson, diventa il giocatore più intraprendente di Torino, che insieme a Carlos Delfino rialzano la testa degli uomini di coach Brown fino a sfiorare il riaggancio a 6’ dal termine. Tutto poi viene vanificato da un finale travolgente da parte di Varese, con Ronald Moore ad orchestrare i suoi, con Cain dominatore ancora una volta sotto i tabelloni, Scrubb e Archie pedine fondamentali a tutto campo.

foto di Alberto Ossola – Pallacanestro Varese

Notiamo in fase statistica come inaspettatamente Torino abbia tirato molto da 3 con pessime percentuali (9/28), per questo va dato merito a Varese di una grande difesa del perimetro che non ha permesso ai piemontesi di finalizzare il proprio gioco. Anche in attacco gli uomini di Caja hanno offerto una prestazione balistica di estrema caratura con una percentuale nel tiro da 2 punti del 73% (19/26), a dimostrare l’effettivo gioco di squadra che ha portato a cercare sempre la migliore soluzione possibile in ogni fase offensiva.

Consolidando il terzo posto in classifica, Varese andrà a giocarsela a Milano convinta dei propri mezzi per cercare il miracolo sportivo di fine anno, una vittoria in casa dell’imbattuta capolista e dominatrice del campionato.

Top scorer: Archie 17 pt, Scrubb 16, Hobson e Delfino 15, Avramovic 13, R.Moore 12.

Rimbalzi:  VA 38 – TO 26  (Cain 11, Archie 7, Scrubb 6).

Assist: VA 21 – TO 17 (Avramovic 11, R.Moore e Cusin 4)

 

Sala stampa (Fonte interviste: varesesport.com)

foto di Alberto Ossola – Pallacanestro Varese

A fine partita coach Caja fa i complimenti ai suoi: «Avevo detto che temevamo questa partita, dopo le due vittorie in trasferta su campi difficili. Anche oggi i ragazzi sono stati eccellenti per abnegazione e ritmo. Qualche volta facciamo errori, ma è perché diamo un ritmo molto alto alla nostra partita. La soddisfazione più grande è vincere nonostante il trenta per cento da tre punti. Non voglio che i giocatori rifiutino tiri, ma questo ci dice che abbiamo ancora tanti margini di miglioramento. Avere solo nove palle perse, contro ventuno assist, è un altro motivo di orgoglio. Dobbiamo lavorare ancora a testa bassa e guardare avanti. Pensiamo a Milano, ma soprattutto a Cantù il giorno di Natale: vogliamo farci un bel regalo. Sono realista, farei la firma e le capriole per una vittoria nel derby. A Sassari in Coppa ci sarà Salumu, farà tanti minuti e sarà importante per affinare la squadra, questo è anche lo scopo della Coppa».

foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno

Amareggiato coach Brown: «Sono molto deluso della sconfitta; abbiamo iniziato male e non abbiamo avuto l’energia che ha messo in campo Varese. Nel primo tempo siamo stati fortunati a stare solo sui dieci punti di margine. Varese ha dominato sotto i tabelloni. Siamo tornati sotto muovendo bene la palla e prendendo tiri aperti. Nel finale siamo stati disorganizzati come ci succede spesso e Varese ha chiuso la gara. La cosa più importante è che non mettiamo in campo la stessa energia degli avversari; questo è solo colpa mia e di nessun altro».

 


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