La sfida al Palapentassuglia è delicatissima in ottica playoff ma vede anche di fronte due squadre che contro ogni pronostico stanno disputando un girone di ritorno veramente di livello, con Brindisi che ha perso solo quattro partite, con la quarta proprio domenica scorsa e soltanto nell’ultimo convulso quarto al Palaradi di Cremona, e Trieste che ha fatto ancora meglio perdendone soltanto tre e venendo da cinque vittorie di fila con il grosso merito di essersi compattata ancora di più dopo le vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto il presidente Scavone. Da questo punto di vista non si può non citare che i giocatori dell’Alma indossavano nel riscaldamento magliette con la scritta “siAMO Trieste”, slogan che è servito nel turno precedente contro Venezia a raccogliere oltre 100k € a mo’ di azionariato popolare per aiutare la società a terminare la stagione regolare e affrontare la post-season.

Nei primissimi minuti il primo sangue versato è brindisino: la Happycasa forza troppo dalla lunga distanza mentre l’Alma è più fluida in attacco. 5 punti in fila di Da Ros coach Vitucci non può digerirli ed è subito time out per tirare le orecchie ai suoi (4-11, 4’49” termine quarto). La strigliata ha l’effetto sperato e Browncomn quattro punti dall’area, tripla del neo entrato Rush e azione da 2+1 di Moraschini fanno 8 punti di parziale per Brindisi che si riporta molto velocemente sul 14-11. Da segnalare in questa frazione l’azione spettacolare di Brindisi del 16-13 con Chappell che con assist in no look rovescio serve per la schiacciatona di Rush. ½ di Mosley, pareggio di Da Ros, perfezione in lunetta di Banks e fine dei primi dieci minuti sul 18-16.

La partita si conferma bellissima ed equilibrata-come era facile prevedere alla vigilia-nel quarto successivo. Brindisi prova due volte a scappare raggiungendo due volte il +6 (24-18 e 29-23) ma Trieste regge mentalmente e non si fa sfuggire la gara rispondendo colpo su colpo ed anzi se non era per la tripla finale di Rush del 37 pari avrebbe terminato la prima metà avanti nel punteggio ma alla fine è giusto così, per due squadre che sostanzialmente si sono equivalse.

Niente sembra volere spezzare questo equilibrio neppure in incipit di terzo quarto: le due squadre non disdegnano di sbucciarsi le ginocchia in difesa. Per Trieste si intravedere un buon momento di Knox autore di 6 punti ma non è lui l’uomo destinato a spezzare l’incantesimo…L’uomo cercato viene dal centro Emilia e risponde al nome di Riccardo Moraschini! Con 7 punti di fila, fra cui la schiacciata imperiosa tagliando centralmente la difesa avversaria come una lama nel burro è l’emblema di un momento di onnipotenza cestistica (59-51). Dalmasson chiama un time out ma non servirà a molto e anzi un 2/2 di Clark dopo antisportivo fischiato a Fernandez e 2/2 stavolta di Banks sono il primo vantaggio in doppia cifra brindisino. (63-53).

Coach Sacchetti, lo convochiamo per i Mondiali??(foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno)

Ultimo quarto. Trieste prova l’ultima reazione, riesce anche a portarsi sul -2 con Mosley (67-65) ma il jumper di Zanelli del 69-65 è solo il preludio alla sfuriata finale di Moraschini che con altri 5 punti consecutivi riporta l’Happycasa sul 74-65 e lì Trieste alza bandiera bianca. I minuti finali non regalano nulla di significativo, a parte il raggiungimento per Moraschini di 30 punti personali, e Brindisi conquista una fondamentale vittoria per 85-77.

LE CONFERENZE STAMPA

(Coach Dalmasson)

(Coach Vitucci)