La HappyCasa Brindisi è alla seconda partita in casa in nemmeno 72 ore, alla ricerca di due preziosi punti per suggellare o quantomeno avvicinarsi a uno dei primi obiettivi di stagione, ovvero la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia che si disputeranno a Pesaro nel mese di febbraio che dopo il momento di appannamento della seconda metà di autunno causa lieti eventi e infortuni vari si sono un po’ allontanate. Per Treviso invece più che altro la ricerca di due punti utili per una salvezza tranquilla, pur mancando di elementi validi quali Nikolic, Fotu e Cooke III per questa trasferta.

Panoramica del Palapentassuglia al canonico Canto degli Italiani (courtesy of G. Galluzzo)

Il coach ospite attua la tattica della zona ad oltranza per cercare di arginare e rendere meno pericoloso il continuo vagare di Stone, e quindi Brindisi deve essere precisa in attacco per trovare l’uomo libero da mandare a canestro. Treviso in attacco di contro vuole subito scaldare i polpastrelli dalla lunga distanza con Logan e Alviti (8-8). Dopo qualche timido +3 di Brindisi nel punteggio è Treviso a mettere fuori la testa per la prima volta sul 12-13 con Logan troppo libero di sparare e prende col passare dei minuti coraggio, schierando anche per lunghi tratti un quintetto completamente italiano, fino al raggiungimento del massimo vantaggio sul 15-20 con altri due punti di Alviti , che sarebbe rimasto tale se Brown sulla sirena non inventa su assist volante di Zanelli (17-20).

Ancora +5 di Treviso con Uglietti, prima del pareggio di Brindisi con la prima tripla di Campogrande, in formato Reggiana, e il canestro di Gaspardo (22-22). Sussulto di Severini (25-22), prima del 7-0 di Brindisi che sembra avere trovato come attaccare la zona che costringe Menetti al primo time out della giornata a circa metà tempino, utile  a riportare la De’ Longhi sul 32-30 e allora è Brindisi a chiederlo (3’15” al termine del quarto). Il quarto continua sulla linea dell’equilibrio, e si conclude con la tripla di Banks del 38-37, risultato piuttosto giusto.

Il terzo quarto scava il primo vero solco della partita, a favore dei padroni di casa: la differenza di forza e talento comincia a farsi sentire e per Treviso l’unico a trovare davvero con continuità i punti è un giocatore che non ti aspetti, ovvero il centro Tessitori, prima della striscia di 5 punti di Logan nelle battute iniziali. Per la HappyCasa invece i punti sono per la maggior parte di marca Banks e Thompson, leggermente in ombra nel primo tempo, e il terzo quarto si chiude  con due liberi di Banks  a segno per la prima doppia cifra di vantaggio: 64-53.

Banks in riscaldamento (riproduzione personale)

La partita pare finire prima sul 73-58, massimo vantaggio raggiunto dai brindisini, e poi sul 76-62 a meno di quattro minuti dal termine, ma è sul 78-65 che la partita prende una svolta improvvisa: Brindisi non trova più la via del canestro e Treviso a poco a poco recupera terreno: 78-67 di Uglietti, 78-69 di un ritrovato Chillo, 78-71 di Logan e infine il -4 sul 78-74 dopo una tripla di Chillo (fallita dapprima un’altra tripla con Alviti. A 20” dal termine, purtroppo per gli ospiti, Parks fallisce da buona posizione la tripla del -1 e ogni velleità di rimonta muore lì, per l’81-74 finale con tre punti di Stone fra liberi e azione personale.

Brava Treviso a crederci nonostante le numerose defezioni, per Brindisi buoni i punti ma , ai punti, una prestazione un passo indietro rispetto a Santo Stefano, con alcuni momenti di sufficienza in difesa, specialmente di Stone.

Le conferenze stampa

Coach Menetti

Coach Vitucci