Umana Reyer Venezia – Pasta Reggia Caserta 65 – 58

Mestre (VE) – 2 punti, importanti, non convincenti fino in fondo, ma sempre 2 punti. Che dopo la coppola rimediata a Milano male di sicuro non fanno, anche se viste le condizioni in cui Caserta di presentava (senza Gaddefors e Siva), era quantomeno plausibile aspettarsi qualcosina in più dalla Reyer. Ne esce invece una partita obiettivamente molto brutta, con oltre 40 perse combinate (19 VE, 22 CE), una qualità di pallacanestro bassina, e 65 punti (uno dei punteggi casalinghi più bassi negli ultimi anni) di un’Umana che seppur non mettendo mai in partita Caserta, tiene sempre gli avversari ad una distanza di sicurezza ma non di comodità assoluta. La Pasta Reggia si aggrappa al tiro da 3 di Cinciarini per restare entro i 10 punti di scarto, non riuscendo a trovare un modo per trovare spazio in area, affidandosi al tiro da fuori per cercare di rimanere a contatto, mentre una Venezia in pantofole si accende a comando sfruttando il gioco a due Green-Owens ed un Peric da 19 punti per riprendere distanza dagli avversari. Ampio spazio nelle rotazioni per tutti, con Recalcati a provare doppio-centro e doppio-play nel quarto periodo di garage time. Finisce 65-58.

MVP Hrvoje Peric: In sordina, ed in una partita non propriamente giocata al meglio, chiude con 19 preziosi punti che saltano all’occhio solo alla sirena finale.    

Le statistiche: Come già detto sopra, colpiscono le 19 palle perse di Venezia e le 22 di Caserta, mentre il 79-49 di valutazione finale rende forse l’idea del maggior distacco tra le due compagini rispetto ai soli 7 punti sul tabellone. Degli 8 assist di Green, 5 sono per Owens, che schiaccia 3 volte. Mi spiego meglio: il pnr 10×13 ha fatto malanni in area casertana. Solo 19 i punti che arrivano dalle due panchine (12 VE, 7 CE), così come sono solo 8 i punti in area di Caserta dopo i primi 30 minuti, nei quali la squadra di Sandro Dell’Agnello ha messo a referto più triple (7/17) che tiri da 2 (5/21).

Venezia ha vinto perché obiettivamente era davvero difficile riuscire a perdere una partita contro una squadra così rimaneggiata. Onore agli ospiti, che in emergenza hanno chiuso con dignità senza mai mollare un colpo e facendo anche spaventare in avvio di ripresa un Taliercio davvero mogio, come la partita.

Chi sale:

Michele Ruzzier: Altra buona prova del giovane play, che continua a ripagare la fiducia dello staff con prove concrete su ambedue i fronti. Abile anche nel destare i 3256 presenti con un no-look da applausi per Peric.

Daniele Cinciarini: Se Caserta non sprofonda, è grazie alle sue 5 triple. Sempre pronto a punire dall’arco, sicuramente è il più pericolo nelle file della Pasta Reggia, oltre che il migliore.

Micah Downs: Con il suo atletismo ed i suoi 195 cm si fa sentire contro i piccoli esterni orogranata. Coraggio e sfrontatezza non mancano di sicuro, si fa notare anche prima che nel quarto periodo gli spazi si allarghino e concedano maggiori opportunità.

Chi scende:

Jeff Viggiano: Altra prova decisamente sottotono. Non riesce ad entrare in ritmo, e si becca tre falli (con un tecnico) in soli 4’15”. L’adattamento a 4 si sta rivelando una montagna molto impervia da scalare.

Bobby Jones: Non ingannino gli 11 punti finali, poiché la fatica e gli errori commessi sono stati visibili a tutti. Che sia un momento decisamente no lo si è potuto notare fin dal secondo tempo della partita con Pistoia, Caserta ha disperatamente bisogno di lui nell’attesa del rientro di Gaddefors e Siva.

Umana Reyer Venezia – Pasta Reggia Caserta 65 – 58 (19-12, 18-17, 14-12, 14-17)

Venezia: H. Peric 19, J. Owens 14, P. Goss 10; Rim(35): B. Ortner 11; Ast(18): M. Green 8

Caserta: D. Cinciarini 19, B. Jones 11, M. Downs 9; Rim(31): D. Hunt e M. Ruzzier 7; Ast(12): M. Downs 5

Coach Walter De Raffaele: “È stata la partita che ci aspettavamo. È difficile giocare quando alla squadra avversaria mancano giocatori importanti, poiché c’è l’inconscia tendenza a calare la tensione. Siamo stati bravi a tenere sempre un grande controllo, concedendoci grandi rotazioni, che con il doppio impegno di coppa, fisico e mentale, non è cosa da poco. Una delle cose più importanti della serata è stato tenere Caserta sotto i 60 punti, anche se nonostante ciò, voglio fare a loro i complimenti per averci sempre creduto, cosa che nelle condizioni in cui sono non è da tutti. Sono 2 punti importanti in una partita in cui il rischio di non giocare al 100% è reale. Siamo stati bravi a tenere alta l’intensità difensiva per 40 minuti”.

Coach Sandro Dell’Agnello: “Abbiamo fatto il massimo, non ci siamo mai fatti travolgere, abbiamo giocato una partita di grande energia, atteggiamento, organizzazione difensiva. L’unica pecca sono i troppi palloni persi frutto di passaggi superficiali, che contro l’ottima difesa di Venezia non ti puoi permettere di fare. Non usciamo con le ossa rotte, quindi purtroppo, nonostante  sconfitta, siamo contenti. Il nostro primo obiettivo è quello di recuperare gli infortunati, adesso andiamo avanti sperando di recuperare il roster completo. Ai miei ragazzi nello spogliatoio ho fatto solo i complimenti.


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