La fotografia ha una forza incredibile, svela i segreti, scopre i trucchi, e vale più di mille parole.

Bo McCalebb è un giocatore fantastico, impensierisce qualunque difesa ed è su di lui che si concentrano le squadre avversarie quando devono preparare la difesa contro Siena. L’intesa play-pivot è da sempre l’asse portante delle squadre in attacco e anche quest’anno Siena ha trionfato senza grandi sussulti per merito di McCalebb e Zisis che hanno trovato sempre pronti Lavrinovic e Andersen.

Buon organizzatore di gioco, Bo crea molte occasioni per se e per i compagni…

 (Foto Savino Paolella © 2012)

Inizio del P&R tra Stonerook e McCalebb  (Foto Savino Paolella © 2012)

 

Cosa penserà il difensore di turno quando Bo cerca la via che lo porterà a canestro?

 (Foto Savino Paolella © 2012)

McCalebb cerca la via… con uno dei sui scatti si proietterà a canestro (Foto Savino Paolella © 2012)

 

Quando Bo decide di entrare e segnare, non lo ferma nessuno. Come in queste foto…

 (Foto Savino Paolella © 2012)

McCalebb da sotto contro Cantù (Foto Savino Paolella © 2012)

 (Foto Savino Paolella © 2012)

Non è il tiro da 3 il suo forte, ma quando serve Bo riesce a fare aprire la difesa (Foto Savino Paolella © 2012)

 (Foto Savino Paolella © 2012)

Bo McCalebb da fuori (Foto Savino Paolella © 2012)

 (Foto Savino Paolella © 2012)

Mc Calebb da sotto ancora contro la Bennet Cantù (Foto Savino Paolella © 2012)

 

Ma come fa Bo a essere così veloce, a destreggiarsi nell’area avversaria senza timore e a non perdere mai la palla?

Abbiamo scoperto il suo segreto: ha 3 braccia!

 (Foto Savino Paolella © 2012)

L’arbitro dà letteralmente una mano, anzi, un braccio, a Bo McCalebb! (Foto Savino Paolella © 2012)

Come la dea Calì, il buon Bo può contare su 3 braccia e 3 mani per fare i suoi numeri!!! E’ incredibile come l’effetto ottico possa per un istante dare quella sensazione, vero? Eppure, per il livello di basket che Mc Calebb riesce a esprimere, non ci sarebbe molto da meravigliarsi se avesse davvero 3 braccia! E dell’aiuto dell’arbitro, almeno lui, non ne ha certo bisogno.

Buona luce a tutti i fotografi e…stay tuned!


Testo e foto di Savino Paolella © 2012