Eagles Cantù-foto-r-caruso-2016

Partita importantissima per entrambe le compagini: Brindisi vuole continuare positivamente questo incipit di 2018 e staccarsi di dosso le dirette contendenti per la salvezza a quota 8 punti in classifica, mentre Cantù cercherebbe una vittoria fondamentale per qualificars , anche in una buona posizione, alle Final Eight di Coppa Italia di febbraio.
Brindisi incomincia con Suggs, Tepic, Smith, Moore e Lalanne mentre Cantù schiera dall’inizio Smith,Culpepper, Crosariol, Chappell e Burns.
Se l’inizio di Cantù manda a referto ben 4 giocatori (Culpepper, Crosariol, Chappell e Burns) Brindisi invece trova come al solito in Lalanne un terminale offensivo sicuro (6-10), però se parrebbe qualcosa di positivo per Cantù non lo è nella realtà dei fatti, perché Brindisi ha aumentato i numeri dei giri della difesa costringendo coach Sodini al primo time out sull’8-10 dopo solo cinque minuti di match. Il time out non dà immediatamente i frutti sperati per la franchigia canturina, che deve subire lo schiaffo del 18-12 e un paio di azioni spettacolari di Brindisi per ridestarsi e ritrovare la bussola del match con un contro-parziale di 0-6 firmato Thomas e Chappell. Il quarto finisce poi punto a punto col punteggio di 22-20, grazie anche a un 1 vs 0 di Tepic, che mette le pezze al precedente strano 0/2 di Smith ai liberi.
Il secondo quarto parte contratto per Brindisi e Cantù, con una girandola di tiri liberi, ma è Cantù, migliorando la precisione dall’arco, a portarsi al massimo vantaggio di +7 (28-35, tripla di Burns, giocatore migliore di Cantù della serata), per poi vedersi rimontare passo passo fino ad impattare al 39-39 di Tepic, ma riuscendo comunque a finire con il naso avanti per il 2/2 di Thomas a causa di un fallo dubbio di Suggs comunque sanzionato, visto anche che la “preghiera” da lontanissimo di Tepic non trova il bersaglio grossissimo. (39-41)
Il terzo quarto è quasi sulla falsariga del secondo, se non che Cantù, con uno strepitoso Burns (concluderà questo quarto con 19 punti) , si porta su un confortante 56-61 prima degli ultimi dieci minuti.
Il vantaggio di cinque punti è parso incolmabile per l’Happy Casa quasi per tutto l’ultimo quarto: a qualsiasi spasimo per ricucire la Red October rispondeva con un altro piccolo parziale. Il finale della partita non è adatto ai deboli di cuore! Sebbene un 3/3 ai liberi dell’ex di turno Cournooh sembrava un punto esclamativo per la vittoria (77-83), Brindisi trova una delle poche triple di giornata con Moore (80-83). Un redivivo Culpepper penetra in aria per l’80-85. 82-85 di Lalanne e alla palla persa in attacco da Cantù Vitucci chiedi l’ultimo time out a 23 secondi dalla fine, nella speranza di costruire un tiro da 3 che non si concretizza, arriva solo l’84-85 di Lalanne. Time out stavolta per Cantù per rimettere nell’area avversaria, ma la persa di Cournooh è sanguinosa e sul capovolgimento di fronte Moore realizza il 2/2 per l’incredibile 86-85. Sodini utilizza l’ultimo disperato time out per un ultimo tiro, Brindisi difende anche bene ma nulla può con la incredibile tripla di Thomas che è decisiva per l’86-88. Per ciò che è successo dopo la tripla, si rimanda alle dichiarazioni in sala stampa.

COACH SODINI
Parlando obbiettivamente, brava Brindisi a farci giocare male. Non bravi noi a non chiuderla quando avevamo dei buoni margini,e meno male che si è svegliato Culpepper nel quarto quarto! Qualche mese fa [per le vicissitudini societarie] neanche eravamo sicuri di venire a giocare questa partita, ed adesso ci troviamo al giro di boa del campionato sesti quando prima della stagione tutti i ranking ci davano 16esimi fissi! Quale è stato il segreto per farci rinascere? La mia stolta inconsapevolezza nel fare l’head coach e la persona dell’amministratore unico Andrea Mauri, che ci ha fatti pensare al campo, non a quello che avveniva fuori. Non mi è piaciuto l’atteggiamento di Culpepper contro il pubblico, sono ragazzi di una certa età, uomini, che dovrebbero sapersi comportare.

(Prende parola il patron brindisino Fernando Marino, che prima rinnova le condoglianze a Andrea Cardillo, assente oggi per il lutto della perdita del suocero)

Trovo inammissibile che i tre arbitri abbiano soprasseduto sul comportamento provocatorio di Culpepper nei confronti della nostra tifoseria, che è stata anche fin troppo educata a non fare scoppiare una rissa, perché era da sanzionare con un tecnico che forse avrebbe mutato il destino della partita. A parte ciò, delle cinque partite con Vitucci, due sono state vinte e due delle tre sconfitte arrivate agli ultimi istanti, forse il peggio è passato, anche se il calendario futuro è terribile ( in sei partite si affronteranno le prime cinque della classifica, più la delicata partita casalinga con la diretta concorrente per la salvezza Pistoia n.d.r.)

COACH VITUCCI
Bravi i ragazzi, ci hanno creduto fino all’ultimo, ma perdere così è davvero amaro. Abbiamo subito il loro ritmo, ce lo hanno imposto, facendoci giocare specularmente a loro. Si tiri una riga sul girone di andata, ci sono ancora cose migliorabili.
Abbiamo avuto delle defezioni, si cerca di tirare il massimo da chi è possibile schierare.

 

HAPPY CASA BRINDISI- RED OCTOBER CANTU’ 86-88 ( 22-20/ 39-41/ 56-61)

BRINDISI: Suggs 8, Tepic 12, Oleka, Smith 17, Mesicek 10, Moore 17, Donzelli, Giuri, Lalanne 22

TIRI DA DUE: 29/46 (63%) TIRI DA TRE: 3/14 (21%) TIRI LIBERI: 19/25 (76%)
RIMBALZI: 37 ( Lalanne 12) ASSIST: 16 (Smith 4) PALLE PERSE:15 (Smith 3)

CANTU’: Smith 2, Culpepper 18, Cournooh 11, Parrillo, Crosariol 10, Chappell 6, Burns 24, Thomas 17

TIRI DA DUE: 25/42 (60%), TIRI DA TRE: 9/22 (41%), TIRI LIBERI: 11/18 (61%)
RIMBALZI: 27 (Burns 12) ASSIST: 13 ( 3 giocatori a 3) PALLE PERSE:11 (Smith 3)