La Leonessa esce dal letargo a cinque minuti dalla sirena e vince una partita che ormai pareva già nelle mani di Trieste. Mea culpa dei ragazzi di coach Dalmasson che non sono stati capaci di chiudere la sfida quando Brescia era in forte difficoltà, lenta in difesa e poco lucida in attacco. Il tatticismo paga sempre, bisogna saper leggere le difese e la zona di Esposito che in un primo momento ha subito due triple in transizione, quando l’ha riproposta nel momento topico della gara ecco che l’esito è stato ben diverso. Hickman è andato in confusione, il rifornimento ai lunghi è venuto a mancare e avanti di 10 lunghezze ha subito il rientro di Abass che con le sue triple ha riaperto la gara. Onore all’Allianz che ha giocato una partita splendida, ma la Germani ci ha messo il cuore ed è per questo motivo che la vittoria vale doppio.

Foto V.V.2020

Esposito sceglie di mettere Moss su Fernandez, una marcatura speciale per l’ex Lobito, play che ha portato la Leonessa in serie A. Con il rientro di Vitali in cabina di regia si rivede il pick&roll con Cain che mette il 5 ex Varese in condizione di giocare vicino al ferro. Trieste con Justice che mette 7 dei primi 9 punti trova gioco facile sulla poco attenta difesa bresciana. Brescia pasticcia anche in attacco e sbaglia tanto dalla lunga distanza, Jones e Abass sono molto attivi e spettacolari con buone iniziative personali, 16-17 al 10′. Le triple di Lansdowne portano la Germani in vantaggio, Dalmasson registra la difesa e Cavaliero scalda la mano dall’arco, Jones e Hickman spingono i giuliani al massimo vantaggio, +6. Cain si esalta nel pitturato con la “torre” Cervi, ma Hickman prende in mano la squadra e l’Allianz va al riposo avanti di tre lunghezze, 37-34. Brescia resta negli spogliatoi e non segna per 5 lunghi minuti, Trieste piazza un break di 14-3, la zona comandata da Esposito fa acqua e in attacco sale il numero delle palle perse, c’è qualcosa che non funziona nella manovra offensiva bresciana e si intravede lo spettro della quinta sconfitta consecutiva. La Leonessa cerca di reagire, la difesa mani sempre addosso di Trieste scalda la sfida e con gli ospiti avanti di 16 punti il pubblico del Pala Leonessa chiede che si metta il cuore oltre l’ostacolo. E’ Sacchetti l’uomo della riscossa, Brian difende forte e si prende buoni tiri, ma al momento non basta e all’ingresso nell’ultimo quarto la Germani è sotto di 14, 48-62. Animi sempre più accesi quando Hickman ferma Laquintana senza palla a metà campo, i giuliani hanno l’inerzia della gara a loro favore, ma sono questi gli episodi che possono cambiare la sfida. Non la pensa allo stesso modo Cavaliero che esce dalla panchina onfire e tiene avanti Trieste con margine di sicurezza. Sull’asse Horton-Cain la Germani produce il massimo sforzo, i 4225 spettatori rendono una bolgia il catino bresciano. Esposito continua a cambiare difesa per confondere i registi ospiti, ma Fernandez applica la dura legge dell’ex e sono sempre 10 punti di vantaggio di Trieste. Tre triple di Abass e la Leonessa è ad un possesso. Dalmasson prende un tecnico, Vitali innesca Cain e con 1’04 il tabellone scrive 72-72. Hickman perde il pallone della vittoria e la schiacciata di Abass in contropiede fa esplodere il palazzetto. La preghiera dell’ex Lobito non ha lo stesso esito che ha avuto con Sassari. Brescia ringrazia e si porta a casa i due punti.

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Tabellino

Germani Leonessa – Allianz Trieste 76-74
Germani: 26/65 dal campo (40%), 9/26 da 3 (34%), 15/20 t.l. (75%). Abass 2, Cain 18, Lansdowne 12. Rim. 36 (Cain 13). Assist 16 (Vitali L. 7).

Allianz Trieste: 27/58 dal campo (47%), 8/19 da 3 (42%), 12/18 t.l. (67%). Justice e  Jones 14, Hickman 11. Rim. 34 (Cooke 7). Assist 13 (Hickman 5).

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