Coach Paolini: “La pallacanestro è uno sport incredibile, dove a mio avviso la forza mentale conta più che nel tennis. Tomas Ress ne ha da vendere, sa cosa deve fare, ed ha letteralmente spaccato la partita in due, togliendoci dal campo insieme alla zona 3-2 attaccata malissimo pur sapendo cosa avremmo affrontato. Non abbiamo capito, a causa della nostra giovane età e della scarsa esperienza, che una difesa così va attaccata passandosi la palla al posto che fermarla. Lì è girata la partita, con Venezia a prendere confidenza e noi a perderla, sbattendo poi in contropiede contro la loro difesa, che ha funzionato ottimamente sia a uomo che a zona. Ma il punto fondamentale è che senza testa non si può giocare, e noi abbiamo perso perché abbiamo perso la testa, perché un parziale di 31-3 come quello che abbiamo subito noi può essere preso solo da una squadra che molla mentalmente o appartiene a due categorie inferiori. In ogni caso, sono contento dei primi 15 minuti nei quali abbiamo giocato veramente bene.”

Coach Recalcati: “Siamo bravi, perché riusciamo ad incazzarci anche quando potremmo giocare distesi, ma evidentemente non siamo capaci di fare diversamente. Mi è piaciuta la squadra per tre quarti, che non vuol dire che abbiamo giocato un bel basket, perché abbiamo sofferto ed abbiamo reagito, soprattutto con i giocatori entrati con la giusta mentalità. Ci siamo attaccati alla nostra difesa per chiudere primo tempo in vantaggio, giocando poi un grandissimo terzo quarto di disponibilità, di sacrificio e di grande difesa. Poi, 10 minuti da far venire mal di testa, per i quali sono arrabbiato, perché non riusciamo ad avere costantemente segnali di maturità, con giocatori che pensano alle proprie problematiche. So bene che ci sono alcuni giocatori sacrificati, ma dobbiamo acquisire la capacità di essere in partita indipendentemente da avversari e punteggio, sfruttando chi gioca meno ed ha meno responsabilità, e fare passe in avanti nell’organizzazione,  nella disponibilità e nella difesa. Questo oggi non lo abbiamo fatto negli ultimi 10’, che abbiamo buttato via in un campionato che sta avvicinandosi ai playoff. Per questo mi sono arrabbiato molto. Prendiamo Ress ad esempio, che ha vinto tutto, se ne potrebbe fregare ma ogni domenica mette in campo il 110%, indicando la strada, giocando senza pensare a se stesso ma all’utilità che può avere per la squadra. Mi dispiace per Phil Goss, a cui ho dato 22 minuti sperando che serva per migliorare la sua condizione, ma che ora fa davvero tanta fatica”.

Tomas Ress: Ci voleva questa vittoria, arrivata nel secondo quarto con una grandissima difesa, fingendo, mettendo e togliendo la zona, cose sulle quali, con coach De Raffaele, lavoriamo molto in settimana. Con la vittoria di oggi, che ci ridà entusiasmo, cerchiamo di risalire la china dopo un paio di partite brutte, ma sabato contro Reggio non può bastare. Non puoi lasciare tiri facili come abbiamo fatto nel primo quarto, così come bisogna chiudere le partite essendo più cinici. Non si può andare a vincere di 10 dopo quello che abbiamo costruito, non si può quando loro pressano perdere palloni ed affrettare tiri facendo proprio il loro gioco”.