Adrian Banks (©2019 Foto Alessio Brandolini)

Importante test di maturità per la Happy Casa Brindisi che è tenuta a confermare quanto di buono dimostrato nella roboante vittoria contro la Virtus Roma di sei giorni fa sfidando un avversario in un ottimo stato di forma che risponde al nome di Germani Brescia, ringalluzzita dalla vittoria infrasettimanale in Europa contro Kazan ma soprattutto per la anche più prestigiosa contro Milano di qualche giorno prima. Ad aiutare Brindisi nell’impresa il ritorno tra i disponibili di Stone che manda fuori dal referto Milosavljevic.

Il primo tempo è scoppiettante, con diversi capovolgimenti di fronte ma la prima spallata del +4 prova a darla Brindisi con una azione di rara potenza di Martin in mezzo al traffico (9-5) che però è prontamente ricucito da una tripla di Laquintana (13-13). Bisogna sottolineare fino ad ora la prova dell’ex-Capo d’Orlando perché entrato col piglio giusto anche in fase di marcatura a causa di una insolita (quasi come chiedere 4 carte al mazziere in campo durante una mano di 5 Card Draw, volgarmente detto “poker a cinque carte”) quadrupla sostituzione ordinata da coach Esposito, che ha risparmiato solo Lansdowne del quintetto iniziale poiché probabilmente l’atteggiamento non lo aveva soddisfatto.  Risponde al play di Brescia un rinato Thompson (16-13), protagonista anche poco dopo di uno spettacolare alley oop finalizzato da Brown (20-17). Il 50% ai liberi di Abass fa segnare il 20-18 alla prima pausa.

Per quanto riguarda il secondo quarto si potrebbero usare tanti giri di parole, fingere che sia stato decisivo qualcos’altro ma la realtà dei fatti è una ed è semplicissima: il capitano Banks riesce ad arrivare a 24 punti segnati  in due quarti, dei quali 15 persino consecutivi, spaccando forse irrimediabilmente la partita ma di sicuro inesorabilmente la difesa lombarda. +10 Brindisi all’intervallo lungo (49-39).

La pausa serve a Brescia a risvegliarsi dallo shock del quarto precedente, quantomeno nell’atteggiamento. Se con l’ennesima tripla di Banks Brindisi raggiunge dapprima il massimo vantaggio sul +13 (61-48), una netta spallata di 8-0 bresciano firmato da Abass, Zerini e Horton che costringe sul 61-56 il coach Vitucci a richiedere time out a circa metà del tempino , il quale però serve ancora di più a ricompattare Brescia che con il fischiato Sacchetti persino arriva al -3 sul 65-62, peccato che un ulteriore parziale di 5-0 stavolta di Brindisi con Zanelli e Stone fissi il risultato sul 70-62 prima degli ultimi dieci minuti.

Qualsiasi velleità di Brescia di rimettersi definitivamente in partita, nonostante il nuovo -3 sul 70-67 con Cain , viene spenta del tutto da ben 8 punti in fila di Stone, che si scopre essere un centro con la mano piuttosto educata, e sul 78-69 non c’è più molto che Brescia possa chiedere all’incontro che quindi è solo ordinaria amministrazione per Brindisi: 88-78 è il risultato finale.

A Brindisi, oltre all’ovvio apporto di punti di Banks, è stato determinante avere ritrovato punti dal play Thompson (spettatore non pagante nella disfatta contro Cantù), e dal centro Stone al debutto in campionato e tanto rimpianto nelle prime uscite senza di lui, oltre a una difesa a tratti molto buona che tante fortune aveva regalato nella passata stagione. Per Brescia invece un po’ di sicumera nell’affrontare l’avversario pensando di avere vita più semplice, unita al fiato non ancora rotto del mancato recupero dal doppio impegno italiano-europeo.

LE CONFERENZE STAMPA

Coach Esposito

Coach Vitucci