Lo starting five di Brindisi è composto da Suggs,Barber, Tepic, Cardillo e Lalanne. Per Torino Garrett, Vujacic, Okeke, Mazzola e Mbakwe. Le sorprese sono la presenza di capitan Cardillo sin dall’inizio e la non presenza dell’esperto Washington per gli ospiti.

L’inizio è vibrante da ambo i fronti, la prima emozione è per la prima tripla della stagione dei padroni di casa firmata Barber ( chi aveva detto che non aveva tiro da fuori? Si faccia avanti!…) che porta la Happy Casa per  la prima volta col naso in avanti al 9-8. Immediatamente segue il buon esempio Vujacic, 9-11 e Lalanne per il 12-11. Poco dopo il debutto in stagione del figliol prodigo Giuri, c’è il fallo ultroneo di Patterson che manda Barber in lunetta che fa un ½, per quello che sarà il massimo vantaggio brindisino dell’intera partita, 13-11. Questa azione è solo il preludio della prima fiammata torinese, che piazza un bruciante parziale di 11-10, interrotto solo da un volitivo Giuri che riesce, sul finire del tempo, con due triple intervallate da un 2/2 di Randle e susseguite dalla realizzazione di Suggs, a mettere un punto fra le due compagini, che però diventano 4 per la tripla sullo scadere  di Patterson.

Torino esce meglio dalla prima pausa lunga perché di nuovo ritorna al massimo vantaggio di +9 con Peppe Poeta, Brindisi cerca di risvegliarsi dal torpore che la sta pervadendo specie nella freddezza negli ultimi metri e con protervia risale con Randle fino al 28-34, costringendo coach Banchi a fermare l’abbrivio dopo quattro minuti di gioco e ottenendo l’effetto sperato di fare perdere la bussola appena ritrovata a Brindisi, che quasi senza accorgersene, causa l’attenta difesa impostata dagli ospiti, sdrucciola al -13 (32-45, punti di Mbakwe) per poi recuperare qualcosina nel finale. Finisce la prima metà del match sul 37-46, con canestro quasi alla fine da 3 di Suggs.

Il terzo quarto è stato lo spartiacque della partita della Happycasa, o quantomeno della sua sconfitta. La difesa di Torino continua a girare a mille, Brindisi fatica ad attaccare il ferro e se proprio ci arriva comunque non ha quella stessa fortuna della Fiat, che più volte si vede amico quel ferro che invece più e più volte sputa i tiri dei padroni di casa. Lo sconforto maggiore degli ospiti di Brindisi raggiunge l’apice al -17 siglato da un Mazzola che in quei pochi minuti in cui è stato schierato ricorda come lui stesso, l’anno scorso, riuscì inaspettatamente a portare alla vittoria una Torino orfana di DJ White proprio contro Brindisi! I canestri sullo scadere di Lalanne e Barber sanno solo rendere meno pesante il passivo prima della sirena. (49-61)

Non si sa quali corde coach Dell’Agnello abbia saputo pizzicare nell’inframezzo tra terzo e quarto quarto, ma sarà l’orgoglio di non volere perdere al debutto in casa, sarà una Torino che tirerà un po’ il fiato dopo avere corso come una forsennata per trenta minuti, fatto sta che Brindisi riesce a rosicchiare punti su punti, fino a ritrovarsi a 50 secondi dalla fine con il tiro del pareggio, che però è solo una tentata tripla di Giuri sul 67-70. A spegnere qualsiasi velleità di rimonta di Brindisi è stato Vujacic, autore di cinque decisivi punti nel rush finale (la tripla del 60-70, con inerzia del match tutta Happycasa, e il finale 67-72).

 Marco Giuri, qui ancora in  maglia Juve, bagna il debutto con 16 punti e 7 assist (foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

L’Auxilium Cus Torino, tutto sommato, ha meritato di vincere, non rubando assolutamente nulla e confermando la sensazione di essere fra le otto papabili per una posizione da post season anche da protagonista. Brindisi a due facce, anzi tre: ha giocato a viso aperto il primo quarto, smorta, a tratti rassegnata nella pancia del match e incredibilmente solida dietro nell’ultimo quarto, atteggiamento però non concretizzato da un attacco altrettanto preciso.

COACH BANCHI

Vittoria che da’ soddisfazione, su un campo sempre arduo e caldo come il Palapentassuglia. Buone indicazioni dalla squadra, nonostante sia ancora da rodare e con un Vujacic arruolato solo da tre settimane, di cui una da acciaccato. Buonissima partita per trenta minuti, poi nel nostro momento di calo siamo comunque riusciti a tenere botta, ritrovando poi la lucidità nei minuti finali.

COACH DELL’AGNELLO

Dell’Agnello  per la quarta volta su quattro sconfitto da Banchi (Foto R.Caruso 2016)

Partita dai due volti, ma se nella prima parte del match eravamo impacciati, sono molto soddisfatto dell’atteggiamento finale, è questo quello che si vuole dai giocatori, dando segnali di fiducia per il futuro.

Se non si è partiti subito bene non è stato nell’approccio sbagliato, ma un forte impatto emotivo, poiché molti dei nostri sono ancora non avvezzi a questi palcoscenici.

I solo 18 punti in 18 minuti concessi agli avversari dimostrano come la difesa sarà il punto forte della n ostra stagione.

HAPPY CASA BRINDISI- FIAT TORINO 67-72 (23-27/37-46/ 49-61)

HAPPY CASA BRINDISI: Suggs 11, Barber 19, Tepic 3, Oleka 2, Mesicek, Cardillo, Giuri 16, Lalanne 9, Randle 7

TIRI DA DUE: 17/38 (45%), TIRI DA TRE: 9/32 (28%), TIRI LIBERI: 6/11 (55%)

RIMBALZI TOTALI: 35 (8 offensivi). IL MIGLIORE: Lalanne 12 (3 offensivi)

ASSIST:13. IL MIGLIORE: Giuri 7

PALLE RECUPERATE/PERSE: 8/13

FIAT TORINO: Garrett 10, Vujacic 12, Poeta 4, Stephens 4, Patterson 5, Washington 7, Okeke 2, Jones 5, Mazzola 5, Mbakwe 14, Iannuzzi 4.

TIRI DA DUE: 24/47 (51%), TIRI DA TRE: 7/22 (32%), TIRI LIBERI: 3/7 (43%)

RIMBALZI TOTALI: 45 (12 offensivi). IL MIGLIORE: Washington 9 (3 offensivi)

ASSIST: 17. IL MIGLIORE: Garrett 7

PALLE RECUPERATE/PERSE: 7/17