Consultinvest Pesaro – Sidigas Avellino 55-60

La Consultinvest Pesaro cade per la terza volta consecutiva, dovendo cedere le armi di fronte ad  una Avellino coriacea e attenta. Una partita complicata e a basso punteggio: primo tempo sporco, complicato e difficile per entrambe le squadre, che sono più volte incappate nelle reciproche difese e in basse percentuali; una seconda parte di gara più movimentata e piacevole, almeno per i ragazzi di Sacripanti, che hanno conquistato due punti fondamentali grazie allo strapotere fisico di Fesenko e alla costante pressione sulla palla di Ragland, Obasohan e Green, capaci di togliere lucidità e trattamento di palla agli pseudo-playmakers pesaresi. A condannare i biancorossi, anche una serata deficitaria In fase realizzativa, soprattutto dall’arco dei tre punti.

Cronaca – Un inizio complicato, dicevamo. Avellino spreca, non è concentrata ed è troppo frettolosa. Pesaro non è da meno e nella foga butta via altrettanti palloni facili in contropiede e da sotto canestro. Il fattore Fesenko, condizionato da due falli appena entrato, non diventa una minaccia, ma l’ingresso delle seconde linee consegna l’inerzia nelle mani di Avellino che con i suoi esterni impedisce a Pesaro di produrre gioco: il primo periodo termina sul punteggio di 15-14. A cavallo del secondo, un lampo di talento dei padroni di casa fa pensare ad una partita più godibile: due bombe in fila, 7-0 e Pesaro vola sul 22-14. Ma è solo una illusione, perché la partita ritorna presto sui binari iniziali: Gli esterni biancoverdi recuperano palloni, sporcano i possessi, ma non capitalizzano: all’intervallo il tabellone recita il punteggio di 28-27, con 12 punti di Harrow e 10 di Ragland.Joe RAGLAND - foto Alessio Musolino 2016
Il rientro dagli spogliatoi vede una prima, decisa, fiammata di Avellino; Ragland di talento puro mette sei punti in fila, Fesenko diventa incontenibile sotto canestro quando prende posizione profonda e Pesaro si incarta nei suoi tiri da tre punti: 12-2 di parziale. Una fiammata di Jones e Fields a fine terzo mantiene i ragazzi di Bucchi a contatto: 38-45, ma per vincere una partita del genere è necessario cambiare trend. La Vuelle prova l’ultimo tentativo di aggancio negli ultimi 10 minuti di gioco, lotta ma continua a non trovare la fluidità che servirebbe, senza un minimo di continuità realizzativa. Guidati da Harrow, i ragazzi di Bucchi arrivano fino a meno 3 (44-47), salvo essere ricacciati tempestivamente indietro da un 11-4 di parziale firmato Leunen e Ragland. Ed è proprio la guardia americana a chiudere definitivamente la gara con la sua tripla ad 1 minuto e mezzo dalla fine che vale il più dieci. Il resto della gara è qualcosa che assomiglia molto ad un garbage time: finisce 55-60.

 

Fabrizio Stefanini 2016

Fabrizio Stefanini 2016

Sala stampa
È soddisfatto Coach Pino Sacripanti, che analizza lucidamente l’andamento della partita: ” Non è stata una bella gara per 20 minuti, dove le due squadre sono state attente ad un piano partita che cercava di limitare i punti di forza della squadra avversaria. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio con gli spazi e la profondità che ci ha dato Fesenko . La nostra sterilità offensiva dei primi minuti è sparita e siamo riusciti a muovere meglio la palla. Per noi è un passo importante, con l’inizio della coppa. Vincere a Pesaro non è mai facile e sono due punti importanti che ci portiamo a casa. Volevamo toglier agli esterni tutti gli arresti e tiri e i ragionamenti con la palla in mano e ci siamo riusciti.”
Meno appagato Coach Piero Bucchi, che pur apprezzando la qualità difensiva dei suoi, condanna le cattive percentuali al tiro: “Abbiamo tenuto Avellino, com il potenziale che ha, a 60 punti. La partita l’abbiamo azzeccato ma se tiri con 4/20 da tre punti diventa tutto più difficile. Dobbiamo riuscire a trovare una alternativa a Jones, ma vincere senza fare canestro è molto difficile. Dobbiamo essere fiduciosi, per la partita volitiva dei ragazzi. Le percentuali ci hanno condannato questa sera. Dobbiamo continuare a lavorare, a costruire quei buoni tiri che abbiamo creato, ma cominciare a fare canestro e ritrovare fiducia al tiro.”

 

Tabellini

Pesaro: Harrow 17, Jones 17, Thornton 8. Rimbalzi: 37 (Nnoko 9); Assist: 8 (Fields 2).
Avellino: Ragland 21, Leunen 14, Randolph 10. Rimbalzi: 34 ( Cusin 7); Assist 12: Ragland 5.