Foto V.V.2017

Mai sottovalutare una squadra che non ha più nulla da chiedere in stagione. Esegue la Enel Brindisi, che pensava di trovarsi davanti una Pasta Reggia Caserta svagata dopo aver conquistato la salvezza la scorsa settimana e con le rotazioni mozzate per gli infortuni. I bianconeri invece hanno tirato fuori cuore ed orgoglio, conducendo una partita gagliarda e prendendosi l’undicesimo successo della loro stagione per 86-82. Un rush di Dardan Berisha nell’ultimo parziale, dove segna tredici dei suoi ventiquattro punti con 6/7 da tre, indirizzano la gara; i bianconeri si fanno trascinare anche dall’ennesima doppia doppia di Mitchell Watt da 23 punti e 14 rimbalzi e dal 5/5 dall’arco negli ultimi dieci minuti, ma ognuno in maglia Juve ha messo il suo mattoncino. La Enel per lungo tempo tira con il 50% e vede un Nic Moore protagonista con 21 punti e 5 assist, in altri quattro vanno in doppia cifra ma alla fine manca quella grinta e rabbia che una squadra in lotta per i playoff dovrebbe avere.

Gli attacchi prevalgono sin da subito sulle difese, ma sin dalla palla a due è Caserta ad interpretare in maniera aggressiva la gara, con la Enel che invece si adegua ai ritmi avversari. I primi protagonisti sono Giuri e Moore, che si sfidano con due triple consecutive per il 7-8 pugliese dopo tre minuti. Ma a fare il leader per Caserta è inizialmente Mitchell Watt, cercato costantemente in pitturato; sulle sue spalle la Juve trova ottime percentuali da due punti che mette in ritmo l’attacco. Dall’altra parte è Nic Moore a fare pentole e coperchi, inventandosi dei tiri da tre punti che annullano il lavoro difensivo di Caserta. Gli attacchi dominano ed il 28-26 dei primi 10’ lo dimostrano. La Juve inizia a punire la difesa avversaria ribaltando costantemente sul lato debole e riesce a scrivere il massimo vantaggio sul 35-29, merito anche di una tripla di Cefarelli; ma Brindisi non demorde ed aspetta il momento in cui gli avversari devono dar fondo alla panchina, inserendo anche il giovane Ventrone in cabina di regia, per schierare un’asfissiante zone press che manda in bambola l’attacco casertano. Il break in favore dell’Enel è di 13-4 in tre minuti, ma la Juve resiste: con il primo squillo di Berisha i bianconeri chiudono al 20’ ad un possesso di distanza sul 43-46.

Ad uscire meglio dagli spogliatoi è la Enel, che inizia a sfruttare in maniera più costante il pick and roll centrale; un paio di giocate di Samuels valgono il massimo vantaggio ospite, di cinque lunghezze,  sul 45-50. Caserta riesce a non farsi travolgere e anzi caccia fuori il coraggio degli sfavoriti, dopo aver rallentato il ritmo offensivo della gara per lungo tempo. Watt e Gaddefors fanno subito capire chi comanda, mentre Berisha inizia a sparare un altro paio di cartucce dall’arco, per il 56-54 che rimette avanti la Juve. Putney ne mette un’altra per il +3, ma Brindisi sfrutta l’onda Robert Carter che con cinque punti in fila da situazione di bloccante rimette l’Enel avanti per il 61-63 del 30’. Ma la Juve non ha più nulla da perdere e continua a giocarsela con gli occhi della tigre. Dopo la tripla di Giuri Goss e Carter mettono avanti gli ospiti sul 64-68, ma inizia lo show personale di Dardan Berisha. Il kosovaro ha la mano arroventata e segna da solo un break di 8-2 fa mettere la freccia alla Juve; la schiacciata di Gaddefors e la tripla di Giuri consegnano il nuovo +5 al 35’. Mesicek risponde a tono, ma è ancora Berisha con cinque punti in fila, con una tripla in cui partiva girato di spalle al canestro, a rispedire inditro Brindisi. Un 2+1 di M’Baye tiene viva la squadra di Sacchetti, ma è Mitchell Watt con quattro punti consecutivi a metter fine alla gara.

Pasta Reggia Caserta – Enel Brindisi 86-82 (28-26, 43-46, 61-63)

Caserta: 21/42 da due, 13/30 da tre, 5/12 ai liberi. Berisha 24, Watt 23, Giuri 13. Rimbalzi 38 (Watt 14), assist 16 (Giuri 8)

Brndisi: 20/43 da due, 9/20 da tre, 15/20 ai liberi. Moore 21, Carter 15, Goss e M’Baye 13. Rimbalzi 39 (Samuels 8), assist 11 (Moore 5)