Pino Sacripanti (Foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Sono passati quasi cinque mesi da quella terribile sera al PalaBigi che ha sancito l’esclusione della Virtus dai playoff della passata stagione. Da quel momento è iniziata una rivoluzione in casa bianconera che ha troncato il cordone ombelicale con lo staff e i giocatori che avevano trionfato in A2. Si è partito dall’alto, dai ruoli dirigenziali. Salutati Julio Trovato e Valeriano d’Orta, la Virtus ha ingaggiato due nuove menti pensanti: Alessandro Dalla Salda (amministratore delegato) e Marco Martelli (direttore sportivo). Loro, insieme al nuovo coach Pino Sacripanti, che ha sostituito Ramagli, hanno plasmato e dato forma alla nuova Virtus.

L’obiettivo è quello di consolidare la dimensione europea che il club ha ritrovato quest’anno con la partecipazione alla Basketball Champions League. Rispetto al recente passato, si è deciso di virare su una trazione principalmente americana e non più tricolore, forse anche perché quest’anno l’importo del premio per il minutaggio degli italiani è stato sensibilmente diminuito. Attorno ad Aradori, Baldi Rossi e Pajola, sono stati inseriti giocatori americani che hanno già esperienza con i campionati e con le coppe europee.

Il playmaker titolare sarà Tony Taylor, che già dalle prime uscite ha dimostrato di avere la leadership per guidare questo gruppo. La principale bocca da fuoco sarà Kevin Punter. Molti scout europei dicono che è stato il vero colpo di mercato di Martelli che ha avuto la bravura di soffiare questo giocatore a club di Eurolega ed Eurocup proponendo per primo a Punter un contratto da firmare. L’ex Cremona, Kelvin Martin, si alternerà a Pientro Aradori nello spot di ala piccola, mentre Amath M’Baye è giunto a Bologna in cerca di riscatto dopo l’opaca esperienza a Milano.

Sotto canestro non mancherà tonnellaggio per non trasgredire la filosofia cestistica di Sacripanti: ai 211 cm di Dejan Kravic vanno aggiunti i 210 cm di Brian Qvale. Completano il roster David Cournooh, giunto alla quinta stagione consecutiva in SerieA, e Alessandro Cappelletti, il giovane talento umbro che potrebbe essere una delle rivelazioni della stagione bianconera.

La squadra è intrigante e il precampionato sta lasciando buone sensazioni a staff e tifosi. A chi sostiene che le amichevoli estive non contino nulla, rispondo dicendo che alcuni difetti della Virtus della passata stagione si erano già intravisti fin da settembre in cui i finali punto a punto venivano vissuti come un incubo. Il roster odierno è composto da giocatori al culmine della loro maturità cestistica che hanno scelto di venire a Bologna per alzare ulteriormente l’asticella della loro competitività. Gli ingredienti di buona qualità ci sono, ora toccherà a Pino Sacripanti saperli mixare nel modo giusto per regalare ai tifosi bianconeri una stagione di successi.