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UPS

Foto - Matteo Cogliati 25/09/2016 Assago (Italia) Pallacanestro  Finale Macron Supercoppa Italiana 2016 EA7 Olimpia Milano - Sidigas Avellino Mediolanum Forum Nella foto:

Foto – Matteo Cogliati

Emporio Armani EA7 Milano: Ovviamente non possiamo escludere dagli UPS la squadra prima in classifica, l’unica dopo tre gare ad essere ancora imbattuta. Nulla di sorprendente osservando la qualità e la profondità del roster a disposizione di Repesa; ma ciò che fa impressione è la capacità di reagire ai momenti difficili. Anche nella sfida contro Varese le ‘scarpette rosse’ hanno preso il comando sin da subito e hanno risposto ad ogni tentativo di reazione di Avramovic e compagni, annullando la temibile coppia Eyenga-Maynor. Continua anche la buona abitudine di trovare un protagonista diverso in ogni gara: questa volta è toccato ad Awudu Abass, il migliore nelle fila meneghine con 15 punti in 22 minuti. Ad oggi trovare un antidoto contro l’EA7 sembra impossibile.

Foto - Matteo Cogliati 25/09/2016 Assago (Italia) Pallacanestro  Finale Macron Supercoppa Italiana 2016 EA7 Olimpia Milano - Sidigas Avellino Mediolanum Forum Nella foto:

Foto – Matteo Cogliati

Retin Obashoan (Sidigas Avellino): Come solito, in Irpinia sanno come muoversi sul mercato. Dopo l’addio di James Nunnally si pensava ad un tracollo biancoverde, ma la sagacia di Nicola Alberani ha regalato a Sacripanti una squadra supercompetitiva nonostante l’addio dell’MVP dello scorso anno. Il coach ex Caserta ha infatti a disposizione un roster con molte più alternative, tanto è vero che nella gara con Pistoia l’assenza di Adonis Thomas non si è nemmeno sentita. Merito dell’esterno belga, che assieme a Levi Randolph (miglior realizzatore della gara con 22 punti) ha portato Avellino alla vittoria con una prestazione a tutto tondo: 19 punti, 6 rimbalzi, 5 palle recuperate (senza perse) e 3 assist. Retin si è già integrato alla perfezione e la Sidigas conferma di voler ricoprire un importante ruolo in questa stagione.

Amedeo Della Valle tira da 3 punti (Foto M. Marengo)

Amedeo Della Valle tira da 3 punti (Foto M. Marengo)

Grissin Bon Reggio Emilia: L’avvio di stagione dei due volte finalisti scudetto è stato tragico. Doppio ko nel finale con Avellino e Caserta che ha fatto mugugnare i tifosi del roster di Moretti, ripensando ai bei tempi andati (ormai solo pochi mesi fa) di quando Lavrinovic e Kaukenas impreziosivano la squadra biancorossa. Ma la prestazione vittoriosa con Sassari ha risvegliato qualcosa nella Grissin Bon, che è tornata a macinare gioco come ha fatto in passato. Così è arrivato anche il primo successo in esterna, espugnando un campo difficile come quello della Enel Brindisi. Grazie, ovviamente, al nucleo italiano: tra Della Valle, Aradori, Cervi e Gentile sono arrivati 66 degli 82 punti finali. Le cose iniziano a girare per il verso giusto a Reggio Emilia.

Fitipaldo e Drake Diener

Fitipaldo e Drake Diener

Betaland Capo d’Orlando: In molti, ad inizio ottobre, la davano già per spacciata. Poco talento, troppi rischi da correre (si legga giocatori ancora lontani dalla maturità cestistica), nessun nome di spicco se non quello di Drake Diener. Coach Gennaro Di Carlo non ha dato minimamente adito al chiacchiericcio degli addetti ai lavori e ha fatto lavorare al meglio la sua squadra, con il materiale datogli a disposizione. E i siciliani giocano bene a pallacanestro, con trame offensive degne di nota che coinvolgono tutti gli effettivi in campo. Così, dopo aver messo apprensione a Milano nella prima giornata, è arrivato il successo contro la più quotata Fiat Torino con una prestazione super di Fitipaldo (24 per lui) che suggella la buona capacità di squadra di saper offendere: otto dei nove giocatori scesi in campo per la Betaland hanno realizzato almeno cinque punti. L’infortunio di Berzins potrebbe guastare l’atmosfera, ma in Sicilia vogliono giocarsi tutte le carte possibili per strappare la salvezza.

HONORABLE MENTIONS: Raphiael Putney (Pasta Reggia Caserta), Jarrod Jones (Consultinvest Pesaro)

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DOWNS

Omar Thomas a Sassari (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Omar Thomas a Sassari (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Omar Thomas (Vanoli Cremona). Nella squadra di Pancotto l’ex Avellino dovrebbe essere l’elemento di esperienza, colui che dovrebbe avere il pallone nei momenti caldi della gara per guidare un gruppo di giovincelli alla riscossa, vogliosi di replicare il quarto posto dello scorso anno. Invece nella gara con Caserta il fu MVP del campionato è stato letteralmente impalpabile, con un solo punto in undici minuti giocati. Nelle due sconfitte della Vanoli, il 34enne ha segnato solo cinque punti  in 29 minuti con un orrendo 2/10 complessivo al tiro. E se sei, almeno in teoria, il capobranco, non puoi permetterti delle prove così inconsistenti.

Fiat Torino: Dopo le prime due uscite stagionali i piemontesi, con un img_2865successo ed un ko nel loro carnet, avevano comunque dato sfoggio di poter recitare un ruolo importante in questa stagione. Nel posticipo con Capo d’Orlando la squadra di Vitucci ha fatto uno, se non due passi indietro. A parte i primi dieci minuti, i gialloblu hanno dato una forte impressione di inconsistenza contro una squadra meno talentuosa ma più concreta come la Betaland. I due rookie Wilson ed Harvey non riescono ancora a stare al passo dei tre leader, la W-Connection (Washinghton-White-Wright) sembra dunque troppo sola. Per poter ambire alle posizioni di vertice ci vuole qualcosa di più.

Hrvoje Peric ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Hrvoje Peric ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Reyer Venezia: Flop totale dei lagunari nella sfida con Trento. Non è tanto il ko subito tra le mura amiche del Taliercio, ma per come è arrivato. Un primo quarto di rara bruttezza per gli uomini di Walter De Raffaele fatto da sette punti segnati con 3/16 al tiro e cinque palle buttate nella spazzatura; la situazione non è migliorata con il passare del tempo, con la Reyer rimasta ad un complessivo 34% dal campo (23/66 totale) e soli 59 punti segnati, con nessun giocatore arrivato in doppia cifra. Una pagina da cancellare nettamente per gli oro granata, che tanto bene avevano fatto nei primi due match.