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Abass Awudu 1(Foto R.Caruso 2015)

Abass Awudu 1(Foto R.Caruso 2015)

Awudu Abass: Meno male che dicevano fosse in crisi. La gestione Corbani ha rivitalizzato non solo Cantù, ma anche uno dei migliori italiani del campionato, che domenica ha deciso di giocare la partita della vita chiudendo con 34 punti, 10 rimbalzi e 44 di valutazione uscendo solo pochi secondi dal campo. Una prova fisica e mentale di grande sostanza, che ha dato nuova linfa all’Acqua Vitasnella nei momenti più delicati in cui Venezia ha provato a rientrare in partita. Simbolo della sua grande gara è la monster dunk piazzata in faccia a due difensori orogranata quando sembrava che la Reyer potesse girare l’inerzia della gara sul -11.

Micah Downs alla prima convincente prestazione in bianconero: 16 in 33' (Fonte Juvecaserta Basket Official, foto Buco)

Micah Downs alla prima convincente prestazione in bianconero: 16 in 33′ (Fonte Juvecaserta Basket Official, foto Buco)

Micah Downs: Qualcuno al Palamaggiò aveva iniziato a mugugnare sull’ala di Kirkland. Un infortunio lo aveva minato ad inizio stagione e ci ha messo un po’ a carburare, raggiungendo livelli discreti ma ancora insufficienti rispetto a quello che si chiedeva, l’essere il leader offensivo della Pasta Reggia Caserta. Dopo una prova incolore a Venezia Downs ha drizzato le orecchie e ha deciso di smentire gli scettici con una prova a tutto tondo: 24 punti, 10 rimbalzi e 4 assist nel successo contro Pesaro che per i colori bianconeri sa di vendetta dopo lo scorso 10 maggio. Ma soprattutto la consapevolezza che il numero 1 può prendere le redini del gioco quando vuole, cosa importante per il destino della Juve che potrebbe fare a meno di Siva ancora per un po’ con Adegboye indirizzato a sostituirlo.

Banks a canestro (Fabrizio Stefanini 2015)

Banks a canestro (Fabrizio Stefanini 2015)

Adrian Banks: In un campo difficile come quello di Capo d’Orlando, servono attributi e qualità per decidere le partite, come quelli dimostrati dall’MVP della serata che dopo i soli due punti segnati nei primi cinque minuti dell’ultimo periodo dai suoi compagni, si è caricato sulle spalle la squadra guidando Brindisi alla vittoria con i suoi canestri. Una prova magistrale che ritocca il suo massimo fatto registrare alla voce valutazione (38), e permette all’Enel di restare assieme al gruppone di squadre in quota Final Eight.

Andrea De Nicolao: Con Stefano Gentile che dà forfait contro la De Nicolao in maglia ImolaMilano del fratello Alessandro (lui invece al rientro in campionato) Reggio Emilia ha dovuto fare di necessita virtù per la sfida con le ‘scarpette rosse’. La macchina di Menetti non ha risentito minimamente nel colpo con un De Nicolao calato perfettamente nel ruolo di guida. 17 punti disseminati per tutta la gara che non spiegano da sole le giocate determinanti per arrivare in vantaggio fino al concitato finale deciso alla ‘moviola’. Ma a parte questo, la Grissin Bon funziona, come sempre.

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DOWNS

austin daye

Austin Daye: A Pesaro non si sono potuti godere di una grande settimana prima della gara con Caserta. La trepidante attesa per del figlio di Darren che tanto bene fece con la Vuelle nelle epiche sfide a cavallo degli anni ottanta e novanta è stato ‘guastato’ dall’addio susseguente di McKissic , volato in Corea martedì. L ex Spurs è arrivato in città solo venerdì facendo un solo allenamento con i compagni e nella sfida a Pezza delle Noci viene subito buttato nel vivo dell’azione. La scelta non paga: 12 punti con lampi da vero crack, ma sbagliando 16 tiri e Christon un avulso per buona parte del gioco. Le attenuanti ci sono tutte, ma per un giocatore con un carico anche affettivo verso la piazza non è certo il biglietto da visita che si sogna.

Marquez Haynes (Foto Savino Paolella)

Marquez Haynes (Foto Savino Paolella)

Banco di Sardegna Sassari: arriva la prima sconfitta dell’era Calvani ed è una caduta che fa molto male. La Dinamo si fa travolgere al PalaSerradimigni da Trento, al termine di una partita giocata senza intensità e senza voglia di lottare. I giocatori biancoblu sono usciti dal campo tra i fischi del pubblico e questo comportamento della tifoseria sassarese non è stato digerito da Sardara che su Facebook si è sfogato definendo pseudo tifosi le persone che hanno fischiato. Il presidente del Banco di Sardegna, che è al centro di polemiche dopo l’esonero di Sacchetti, ha inoltre dichiarato che a Giugno lascerà la Dinamo. Dichiarazioni molto dure, che sono destinate a far discutere e che trasformano Sassari in una polveriera. Sono passati solo sei mesi da quando il Banco di Sardegna ha vinto il suo primo storico scudetto, ma in realtà sembrano passate ere geologiche da quel momento. A Sassari è svanita la serenità e il divertimento che l’hanno contraddistinta durante la sua ascesa nell’olimpo del basket italiano.

Courtney Fells (foto www.ole.com.ar)

Courtney Fells (foto www.ole.com.ar)

Courtney Fells (Obiettivo Lavoro Bologna): fino ad oggi il nuovo americano della Virtus ha regalato solamente una grande illusione ai propri tifosi. All’esordio nel campionato italiano, a Varese, Fells mise a segno 18 punti tirando con ottime percentuali. Dal termine di quella partita è subito iniziata la sua parabola discendente. Nell’ultima gara, a Cremona, Fells ha tirato malissimo (1/11) e ha perso 6 palloni, compreso quello che ha cambiato l’inerzia della partita in favore della Vanoli al termine del terzo quarto. Il giocatore, preso per sostituire Allan Ray ed essere il faro dell’attacco in attesa del ritorno del capitano bianconero, si sta per il momento rivelando un grande bluff.

(Alessandro Aita, Marco Bogoni, Andrea Furlan)